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27/07/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Carceri, i Giovani Democratici si sono materializzati con tanta ipocrisia

All’improvviso, si sono materializzati a Milano, una decina di Giovani Democratici, l’organizzazione giovanile del PD: li credevamo persi nello spazio siderale dell’universo gruppettaro anni 70, invece sbagliavamo. Lo hanno fatto in occasione di un convegno su carceri e giustizia al quale partecipava il ministro Annamaria Cancellieri, per inscenare una contestazione con distribuzione di carte dei Monopoli dove era scritto: “Telefonata della Cancellieri. Esci di prigione”. di Luigi O. Rintallo

Il caso Cancellieri e lo stato confusionale del Partito democratico

Da liberale e democratico quale sono, permettetemi di dire…”: è un passo del discorso pronunciato da Guglielmo Epifani, segretario del Pd, in occasione del voto sulla mozione di sfiducia al ministro di Giustizia, Annamaria Cancellieri. Ecco, se c’è stata un’occasione in cui è risultato evidente come per il PD la questione liberale resti irrisolta, è invece proprio questa. di Luigi O. Rintallo

 

- Il Partito democratico e il caso Cancellieri - videoeditoriale di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Le avanguardie "culturali" del ribellismo all'Italiana

Una consistente parte di questo Paese ancora una volta consegna ottusamente le sue speranze di cambiamento a quella prospettiva di finta alternativa che il regime nutre nella approssimativa rappresentazione del gioco democratico e molto abbiamo ragionato sulla effettiva antropologia di questi soggetti e sul perché, con una cadenza storica quasi regolare, il "ribelle molliccio", come lo definisce il direttore di questa agenzia, torna sulla ribalta, con il suo abito nuovo e la sua storia vecchia a caricarsi farsescamente il peso della immoralità per rigettarlo veementemente addosso al potere con un gesto liberatorio e conclusivo…tristemente fine a se stesso. di Roberto Granese

De Benedetti-Renzi, l'amore a seconda vista

L’estratto dell’intervista rilasciata da Carlo De Benedetti ad Alan Friedman, uscito sul «Corriere della sera» il 13 novembre, fornisce lo spunto per considerazioni che riguardano più aspetti dell’attualità politica. di Luigi O. Rintallo

Referendum bistrattato, quelli che c’hanno messo un Di Pietro sopra

L’istituto del referendum è stato concepito nella nostra Costituzione come uno degli strumenti istituzionali per correggere il sistema parlamentare puro, esposto, come è noto, ai rischi della degenerazione assemblearistica e partitocratica, rischi che si sono puntualmente verificati nella quarta repubblica francese e nella nostra prima repubblica italiana (dalla quale non siamo ancora usciti, a modesto parere di chi scrive). di Silvio Pergameno

Tempi cupi per il Medio Oriente

L’Iran ha messo Rohani, il sorridente, al posto di Ahmadinejad, l’ingrintato, mentre Israele, Arabia Saudita, emirati del golfo Persico sono in allarme perché un accordo con gli ayatollah in sede di Nazioni unite rimetterebbe in gioco Teheran, lo stato più grande della zona e ricco di petrolio e che potrebbe assumere il ruolo della potenza regionale preminente, con estensione anche della sua influenza sulla Siria, della quale tra l’altro (chissà perché), ormai nessuno parla più (dimenticate le stragi, le armi chimiche, i diritti umani). di Silvio Pergameno