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03/10/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Tempi cupi per il Medio Oriente

L’Iran ha messo Rohani, il sorridente, al posto di Ahmadinejad, l’ingrintato, mentre Israele, Arabia Saudita, emirati del golfo Persico sono in allarme perché un accordo con gli ayatollah in sede di Nazioni unite rimetterebbe in gioco Teheran, lo stato più grande della zona e ricco di petrolio e che potrebbe assumere il ruolo della potenza regionale preminente, con estensione anche della sua influenza sulla Siria, della quale tra l’altro (chissà perché), ormai nessuno parla più (dimenticate le stragi, le armi chimiche, i diritti umani). di Silvio Pergameno

L'Euro libero della destra tecnocrate tedesca

Mancano ancora sette mesi alle elezioni europee che si terranno la prossima primavera, eppure di esse già si parla, e se ne parla con interesse. È sicuramente un fatto nuovo, come è un fatto nuovo che il discorso non verta sulle solite più o meno attendibili previsioni di esiti per i maggiori partiti, ma con riferimenti più ampi. di Silvio Pergameno

L'affaire Cancellieri

“Tanto rumore per nulla” vien fatto di pensare - shakespearianamente - davanti allo svolgersi della vicenda che da tanti giorni coinvolge su stampa e media, e soprattutto in sede istituzionale, il Ministro della giustizia Annamaria Cancellieri. di Silvio Pergameno

Voto palese

La decisione della Giunta per il Regolamento del Senato che ha stabilito il voto palese per la pronunzia sulla decadenza del Cavaliere dalla carica di senatore è la prova più lampante dell’insensibilità del nostro paese per la questione liberale: una convinzione profonda che abbiamo già espresso su questa Agenzia, nella palese evidenza del fatto che tale decisione rappresenta soltanto l’ennesima prova del predominio che i partiti esprimono sulle istituzioni. di Silvio Pergameno

Il libro dei sogni di Renzi e Cuperlo

Renzi si è pronunziato contro le larghe intese e Cuperlo pure, sia pure partendo da posizioni divergenti, ma che scaturiscono da premesse remote comuni: Renzi pensa a un sistema elettorale come quello per il sindaco (cioè in buona sostanza una qualche forma di semipresidenzialismo), che invece non piace affatto a Cuperlo, che prospetta elezioni a collegio a doppio turno. di Silvio Pergameno

Grillo, la controfigura del fallimento di regime

La carica di Grillo si spiega più che con la critica – del tutto legittima in democrazia – al capo dello Stato, con la necessità di alzare il tiro per nascondere un vuoto: quello dell’iniziativa del suo movimento. di Luigi O. Rintallo