Non si comprende la situazione storico-politica dell’Italia se non si tiene conto della natura «duale» all’origine della nostra Repubblica. Alla fine della 2^ Guerra mondiale l’Italia si trova nella doppia condizione di Paese sconfitto, che nella fase finale si batte tuttavia al fianco degli Alleati usciti vincitori. Tale condizione comporta un esito bifronte anche per la situazione interna del Paese. Da un lato, l’Italia non subisce le sorti della Germania occupata militarmente e costretta alla divisione in due nazioni (Repubblica federale – RFT – a Ovest; Repubblica “comunista” – RDT – a Est). Dall’altro, all’Italia è sottratta autonomia decisionale in importanti settori come la difesa e la stessa gestione dei servizi di sicurezza, di fatto obbligati a rispondere alle direttive USA prima ancora che a quelle dei politici eletti dagli Italiani… di Luigi O. Rintallo
Qualche tempo fa, il matrimonio di Jeff Bezos, uno degli uomini più ricchi al mondo, ha scatenato un acceso dibattito mediatico e sociale. Tra commenti denigratori, articoli critici, post velenosi sui social e meme irriverenti, l'ostilità ha raggiunto persino gesti estremi: pupazzi con il volto dello stesso Bezos sono stati gettati nei canali di Venezia, contribuendo all'inquinamento in nome della "difesa" della laguna. Sarebbe stato meglio se si fosse sposato nella sua Albuquerque nel Nuovo Messico e magari povero in canna, non avrebbe scomodato nessuno, invece secondo i critici, il vero peccato di Bezos sarebbe l'accumulo spropositato di ricchezza… di Giovanni Lauricella
Negli ultimi mesi si è assistito a un crescente movimento intorno allo slogan "Gaza libera", divenuto simbolo di protesta globale e alimentato da tragici eventi definiti, a seconda delle interpretazioni, come genocidi o massacri. Oltre le cronache, ormai pervasive e amplificate dalle narrazioni mediatiche e politiche spesso paragonabili per insistenza ai bombardamenti che devastano Gaza, risulta fondamentale focalizzarsi sulla questione centrale: la creazione di uno Stato palestinese… di Giovanni Lauricella
Ultimamente, anche se non capisco perché solo ultimamente, si sente parlare della giusta rivendicazione del salario minimo che le opposizioni a gran voce chiedono nei confronti di un governo sfruttatore e lontano dalle classi più disagiate, che sono sempre più in crescita. È bello saperlo, è bello che tutti abbiano un minimo da poter vivere in maniera dignitosa, è bello che si pensi che possa esistere una società del genere, dove il benessere inizia dal basso e non dall'alto, dalla ricchezza del grande capitale… di Giovanni Lauricella
Trascorso da oltre un mese l'8 marzo, ricorrenza della festa delle donne, i fatti di cronaca ci dicono quanto sono diverse alcune donne dalla narrazione generale che si fa della femminilità. Alla mostra “Caravaggio” in corso a Roma, Palazzo Barberini, Giuditta e Oloferne del 1599, la patriota ebrea Giuditta per liberare la sua città Betulia dall'assedio dell'esercito babilonese uccide il temibile condottiero Oloferne, atto eroico biblico entrato nel mito delle donne in lotta contro l'oppressione del maschio violento, quadro simbolo della rivalsa femminile… di Giovanni Lauricella
Quale profilo dovrebbe avere il Papa che succederà a Jorge Bergoglio? Molto si è detto sulla sua figura, che si è proposta come un riferimento per le donne e gli uomini di tutto il mondo, candidandosi a essere una voce dell’umanità intera a prescindere dalla loro fede. Il tempo dirà se il suo approccio è riuscito ad essere efficace. Resta il fatto che per il suo successore non potrà, in un modo o nell’altro, sottrarsi ad una scelta: seguire quella strada o cambiare rotta. Oppure trovare un modo di far convivere queste due anime che attraversano la Chiesa Cattolica. Quello che segue è un intervento di Francesco Sisci, sinologo, giornalista, analista politico…