Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

23/10/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

La conciliazione nazionale del Partito Unico renziano simil-democristiano

Forte della spinta di più 11 milioni di elettori, il Partito Unico renziano ha spiegato le vele e muove verso Bruxelles. Accolto in maniera trionfale da Angela Merkel e da un establishment europeo preoccupato dall’avanzata dei partiti euroscettici, ora "il Matador" Renzi – come l’ha definito la cancelliera tedesca – vorrebbe prendere parte all’assegnazione delle presidenze delle istituzioni Ue, sognando la Commissione europea. di Ermes Antonucci

Il fil rouge della cultura europea

“Il principale compito della cultura − dice Freud − la sua vera ragione d’essere, è di difenderci contro la natura”. La cultura plasma il primitivo, insegna agli istinti i passi di una danza, coreografie complesse che ogni popolo ha imparato (e impara) a riconoscere e riproporre, millennio dopo millennio, in forme sempre differenti, ma fondamentalmente tutte uguali. Perché lo scopo di quelle coreografie è di esorcizzare i demoni della diversità, le nature polimorfe dell’uomo, il suo essere profondamente animale. di Florence Ursino 

La misura della vittoria di Renzi

Renzi non è riuscito a prendere i voti ottenuti dal PD al suo esordio elettorale nel 2008 (14.099,747 in apparentamento con l'Idv di Di Pietro), ma ne ha comunque ricuperati un bel po’ (11.172.861): rispetto all’anno (8.646.034) scorso si sono infatti aggiunti più di 2,5 milioni di elettori . Quasi tre sono, invece, i milioni di voti persi da un anno all’altro dal Movimento 5 stelle. di Luigi O. Rintallo

Tsunami Renzi e l’Orrore statistico: l’ennesima Caporetto dei sondaggi elettorali

"Come lui nessuno mai", o quasi. Solo la Dc di Fanfani nel 1958 raggiunse quota 40. Renzi ci arriva contro ogni pronostico della vigilia. Si attendeva infatti  lo tsunami Grillo, è arrivata l’onda anomala ed enorme del Pd; con buona pace dei sondaggisti, ancora una volta gabbati dall’italiano medio. di Antonio Marulo

Lo Ior e la Chiesa dei poveri di Papa Francesco

A cadenze ricorrenti anche lo IOR torna agli onori della cronaca, questa volta implicato in un giro di affari partito da un acquisto di fiction da parte della RAI, che presentava interesse anche per gli ambienti vaticani, i quali a loro volta entravano nella vicenda; seguiva poi un complesso giro con emissione di obbligazioni, emesse e cedute e di altre partite finanziarie alla fine delle quali si configurerebbero responsabilità da parte del cardinale Taricisio Bertone, già segretario di stato, con indagini svolte parallelamente sia dal Vaticano che dalle autorità italiane. di Silvio Pergameno

Quel grillino all'Onu per conto del Partito radicale

“Per come vanno le cose non si può che votare M5S”. L’ex senatore e rappresentante radicale all’Onu Marco Perduca torna a dispensare illuminanti consigli. Dopo aver sostenuto, in maniera abbastanza confusa, il partito-azienda di Beppe Grillo già in occasione delle elezioni politiche del febbraio 2013, Perduca ha deciso di lanciare l’ennesimo endorsement in favore dell’ex comico genovese, in vista delle elezioni europee. di Ermes Antonucci