Ballon d’essai: come i palloncini lanciati per saggiare la direzione del vento, così le posizioni espresse dai partiti all’avvio di questa crisi di governo servono più che altro a fare “sondaggi”, a vedere se proseguendo il piede poggia sul sicuro o su una botola che cede. Capita così che, proprio come palloncini, si dissolvano nell’aria in un battibaleno per cui sulla scacchiera la disposizione delle pedine è continuamente cangiante. di Luigi O. Rintallo
Va bene, il giornale unico come linea politica, Corriere-Repubblica, cerca di dare massima evidenza alla cosa, ma puntare sull’asse Renzi-Grillo per scongiurare il successo possibile (tutto è sempre da verificare), più che un modo per evitare nuove elezioni (che è il sogno dei parlamentari che temono di perdere la pensione per un solo anno di mandato) sembra un regalo a Salvini e rischia di compromettere ancora di più i rapporti con l’Europa. di G.R.
Mentre bizantinismi e liturgie della “costituzione più bella del mondo”, come incrostazioni decennali nei tubi, intasano lo sbocco della crisi politica in atto in un malsano gorgoglio di velleità e furbizie da magliari, si ha il tempo di fare qualche considerazione sia sulle scelte che distinguono i vari orientamenti, sia sulle prospettive strategiche presenti sullo scenario non solo nazionale. Bisogna partire da queste ultime per cercare di definire meglio il contesto nel quale ci troviamo. Il 2016 è ormai considerata la data che fa da discrimine: è l’anno del referendum sulla Brexit e dell’elezione di Trump alla Casa Bianca. di Luigi O. Rintallo
Alla fine, a giovarsi dei consigli del napoletano Chitarrella è stato il milanese Salvini e non il campano Di Maio: il leader della Lega ha deciso di “sparigliare”, come nello scopone, e pare ormai convinto che l’esperienza di governo con i 5Stelle non possa continuare. Sul n. 115 di «Quaderni Radicali» (febbraio 2019), sin dall’inizio di quest’anno, avevamo rilevato il “falso cambiamento” del governo Conte, evidenziando come fosse stato “maieuticamente plasmato o subito” dal Quirinale all’insegna della “strategia di sempre dell’establishment italiano, contrassegnata dal consueto gattopardismo”. di Luigi O. Rintallo
In questo articolo, l’avvocato Fabio Viglione affronta le riforme introdotte dall’attuale governo nell’ordinamento penale: dall’abolizione della prescrizione alla soppressione delle riduzioni di pena, per concludere con una riflessione sulla “verità” parziale di una cronaca giudiziaria troppe volte caratterizzata dalla parzialità deformante. I tre ambiti, descritti con spirito laico e liberale, badando alle dinamiche concrete cui danno luogo, hanno in comune il fatto che prescindono dai due principi fondamentali fissati dalla nostra Costituzione: la presunzione di non colpevolezza e la finalità rieducativa della pena comminata dallo Stato...
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conversazione con Claudio Martellli
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La storia del “partito radicale” - “p.r.” con la minuscola - ha rappresentato una seconda fase della vita del partito sorto con quel nome nel 1955 dalla scissione dal Partito Liberale del gruppo della sinistra, ed è sì la storia di un mondo, un mondo “altro”, come è stata definito da Giuseppe Rippa nel saggio L’altro radicale (Guida editore), una lunga intervista condotta da Luigi O.Rintallo, dove “altro” è il sostantivo, proprio per definirne l’ “alterità.” di Silvio Pergameno
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di Giuseppe Rippa con Antonio Marulo
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |