Al di là degli aspetti più immediati, sui quali si è già scritto qualcosa su A.R., la visita a Roma ha fornito al Presidente russo Vladimir Putin un’occasione per sottolineare il fatto che il liberalismo deve ormai ritenersi superato, una posizione che non sembra aver formato oggetto di particolare attenzione (forse perché per tanti italiani è proprio così). di Silvio Pergameno
Per un professore di matematica la visita di Vladimir Putin a Roma sarebbe un “c.v.d”, un “come volevasi dimostrare”, magari anche senza bisogno di alcuna dimostrazione: a Matteo Salvini ha portato un TIR di fazzoletti per asciugarsi le lacrime a causa dell’esito complessivo delle europee (andate bene per lui solo in Italia), e comunque oggi un po' in ritardo, dopo che Tria e Conte hanno superato lo scoglio di Bruxelles con il famoso (e vituperato) spread che scende e la borsa che sale. L’udienza di papa Francesco a Putin comunque, gli è andata proprio bene. di Silvio Pergameno
Chi scrive ha voluto attendere le nomine ai massimi livelli delle istituzioni europee, l’ultimo atto legato alle elezioni dello scorso 26 maggio, per tentare qualche valutazione complessiva dell’accaduto, in attesa di qualche segnale degno di rilievo… che, comune, non c’è stato. La comparsa aperta in Europa del sovranismo aveva potuto far pensare, o, meglio, supporre, che la campagna elettorale si sarebbe svolta sulla contrapposizione tra europeismo e sovranismo. Ma questa ipotesi non si è verificata, ed in effetti non poteva verificarsi, perché la premessa di una tale contrapposizione sta nell’idea che le classi politiche europee non hanno compreso la necessità di superare proprio la loro ispirazione di fondo, cioè il cosiddetto “europeismo”, per decidersi finalmente ad avviare il più ambizioso processo verso la “federazione europea”. di Silvio Pergameno
I fatti emersi in questi giorni nell’ambito della magistratura rivelano una situazione preoccupante nella realtà del terzo potere, in particolare quando si rivelano comportamenti che testimoniano prossimità con ambienti esterni al corpo giudiziario. È chiaro che nell’ambito di “A.R.” e di “Q.R.” e degli “Amici di Quaderni Radicali” gli sviluppi giudiziari o disciplinari della vicenda rivestono un interesse relativo, laddove indispensabile sarebbe di riuscire ad aprire nel paese un dibattito sul senso e la portata dell’accaduto. di Silvio Pergameno
I “minibot” – titoli pubblici di modesto importo - sono sicuramente una minaccia, anche se l’emissione ne sarebbe promessa (o meglio… minacciata), per l’effettuazione di un ambito limitato di pagamenti da parte dello Stato (almeno inizialmente..)… Anzi forse proprio per questo. Certo, la storia non si ripete, come diceva Benedetto Croce, perché ogni episodio ha premesse, svolgimento e conseguenze sue proprie, ma ciò non toglie che vicende che si possono definire simili o analoghe abbiano in pratica svolgimenti comuni o molto simili. di Silvio Pergameno
La maggioranza di governo formatasi dopo le elezioni politiche dello scorso anno dimostra visibilmente che non ce la fa ad andare avanti, mentre, comunque, anche la prospettiva del “tornare alle urne” non sembra in grado di offrire un panorama politico nuovo, che possa assicurare governabilità. Ma le ragioni per le quali questa conclusione può essere considerata esatta non sembra siano state in qualche modo individuate. di Silvio Pergameno
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