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16/03/25 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Prime note sulla crisi di governo ...

Alla fine, a giovarsi dei consigli del napoletano Chitarrella è stato il milanese Salvini e non il campano Di Maio: il leader della Lega ha deciso di “sparigliare”, come nello scopone, e pare ormai convinto che l’esperienza di governo con i 5Stelle non possa continuare. Sul n. 115 di «Quaderni Radicali» (febbraio 2019), sin dall’inizio di quest’anno, avevamo rilevato il “falso cambiamento” del governo Conte, evidenziando come fosse stato “maieuticamente plasmato o subito” dal Quirinale all’insegna della “strategia di sempre dell’establishment italiano, contrassegnata dal consueto gattopardismo”. di Luigi O. Rintallo

“Spazzacorrotti”, carcere e retroattività: e la Costituzione?

In questo articolo, l’avvocato Fabio Viglione affronta le riforme introdotte dall’attuale governo nell’ordinamento penale: dall’abolizione della prescrizione alla soppressione delle riduzioni di pena, per concludere con una riflessione sulla “verità” parziale di una cronaca giudiziaria troppe volte caratterizzata dalla parzialità deformante. I tre ambiti, descritti con spirito laico e liberale, badando alle dinamiche concrete cui danno luogo, hanno in comune il fatto che prescindono dai due principi fondamentali fissati dalla nostra Costituzione: la presunzione di non colpevolezza e la finalità rieducativa della pena comminata dallo Stato... 

 

- Radicali, una separazione sbagliata intervista a Emanuele Macaluso

- Dal metodo laico e riformatore una prospettiva per la sinistra in Europa

   conversazione con Claudio Martellli

- Smontare la gabbia del conformismo rimanendo nell'alveo liberale intervista a Stefano Folli

- Un mondo radicale di Silvio Pergameno

- Maledetta Politica, il mondo radicale dopo Pannella di Giuseppe Rippa con Antonio Marulo

- Quaderni Radicali 116, conferenza stampa di presentazione

Un mondo radicale

La storia del “partito radicale” - “p.r.” con la minuscola - ha rappresentato una seconda fase della vita del partito sorto con quel nome nel 1955 dalla scissione dal Partito Liberale del gruppo della sinistra, ed è sì la storia di un mondo, un mondo “altro”, come è stata definito da Giuseppe Rippa nel saggio L’altro radicale (Guida editore), una lunga intervista condotta da Luigi O.Rintallo, dove “altro” è il sostantivo, proprio per definirne l’ “alterità.” di Silvio Pergameno

 

- Maledetta Politica, il mondo radicale dopo Pannella

   di Giuseppe Rippa con Antonio Marulo

- Quaderni Radicali 116, conferenza stampa di presentazione

- La validità del metodo radicale

Meno parlamentari senza governabilità e rappresentanza

Nella seduta di giovedì 11 luglio, con 180 voti favorevoli, il Senato ha approvato in seconda lettura la modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione, portando i parlamentari da 945 a 600. Per renderla definitiva manca solo l’ultimo pronunciamento della Camera dei Deputati, previsto per la fine del mese: la legge di riforma costituzionale è stata voluta dall’attuale maggioranza di governo tra 5Stelle e Lega, ma ha avuto il consenso anche del partito di Giorgia Meloni. Contrarie le opposizioni di sinistra, mentre Forza Italia non ha partecipato al voto. di Luigi O. Rintallo

La Democrazia Illiberale

 Al di là degli aspetti più immediati, sui quali si è già scritto qualcosa su A.R., la visita a Roma ha fornito al Presidente russo Vladimir Putin un’occasione per sottolineare il fatto che il liberalismo deve ormai ritenersi superato, una posizione che non sembra aver formato oggetto di particolare attenzione (forse perché per tanti italiani è proprio così).  di Silvio Pergameno

Putin a Roma

Per un professore di matematica la visita di Vladimir Putin a Roma sarebbe un “c.v.d”, un “come volevasi dimostrare”, magari anche senza bisogno di alcuna dimostrazione: a Matteo Salvini ha portato un TIR di fazzoletti per asciugarsi le lacrime a causa dell’esito complessivo delle europee (andate bene per lui solo in Italia), e comunque oggi un po' in ritardo, dopo che Tria e Conte hanno superato lo scoglio di Bruxelles con il famoso (e vituperato) spread che scende e la borsa che sale. L’udienza di papa Francesco a Putin comunque, gli è andata proprio bene. di Silvio Pergameno