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27/07/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Conte 1 - Conte 2 e i rischi dei nazionalismi

Certo un precedente del Consiglio che succede a se stesso e con una maggioranza diversa, anzi opposta a quella precedente è un fatto singolare; ma, a ben vedere, meno sconvolgente di quanto può apparire a prima vista; è infatti assai più sconvolgente l’esito delle recentissime elezioni in Umbria, dove a una cinquantennale maggioranza di sinistra è succeduta una maggioranza di centro destra nell’ambito della quale la componente salviniana si è ormai decisamente affermata. di Silvio Pergameno

I totalitarismi del XXI secolo

La storia non si ripete, ma fa rima, diceva Mark Twain. Oggi, infatti, stiamo assistendo alla stessa assenza di ordine mondiale, che i nostri nonni avevano vissuto all'indomani della fine della Grande Guerra. La prima guerra mondiale è stata uno dei più grandi disastri geopolitici del XX secolo. A causa della guerra, quattro imperi, che rappresentavano parte dell'ordine mondiale di quegli anni, sono stati eliminati: l'impero russo, ottomano, austro-ungarico e quello tedesco. Molte nazioni sono state divise, hanno perso i loro territori, e numerose popolazioni sono state spostate in altre regioni. Il dramma della prima guerra mondiale è stato inoltre quello di generare l'affermarsi di due ideologie totalitarie del XX secolo: il nazismo e il comunismo. di Anna Mahjar-Barducci

Il caso Ilva, fotografia di un’Italia senza classe dirigente responsabile

La dimostrazione dell’assoluta inaffidabilità come governanti dei 5stelle proviene dal “retroscena” che loro stessi hanno diffuso sui media  circa il ritiro di Acelor Mittal dall’ILVA. Il gruppo franco-indiano, dicono, voleva già ritirarsi dall’investimento italiano, perché accortosi della sua onerosità e ha usato la questione dello scudo penale come un pretesto. Se la ricostruzione fosse vera vorrebbe dire che proprio dentro il M5S vi era chi ha fatto da sponda al “machiavellico” proposito, in quanto l’emendamento che ha modificato le clausole contrattuali è stato imposto dai pentastellati agli altri partiti del governo che pure l’hanno approvato. di Luigi O. Rintallo

Umbria e Turingia

Domenica scorsa si sono svolte in Europa due elezioni regionali con caratteri certamente diversi, su questo non c’è dubbio (guai a generalizzare!), ma anche mostrando una tendenza comune, che ha un senso evidenziare e cercare di capire. In Umbria ha vinto Salvini, che con il supporto di Meloni e Berlusconi si fa una maggioranza (populista di destra) del 53%, che sorreggerà la nuova Presidente Donatella Serrai, della quale si è subito sottolineata una qualifica (politicamente correttissima) di appartenenza a famiglia missina – un modo di ragionare (o meglio di… sragionare) che in effetti denota un peggioramento… di Silvio Pergameno

Pergameno: a proposito del confronto tra Levy e Dugin su ‘Liberalismo sì, liberalismo no'

 “Liberalismo sì, liberalismo no”, cioè il faccia a faccia tra Bernard Henri Lévy e Alexander Dugin (anche se Bernard sia proprio liberale si dubita…) è partito come un dibattito su “La montagna incantata”, cioè sul famoso “duello” tra Settembrini, il pensatore illuminista e razionalista, e Naphta il gesuita, che avviene in un sanatorio  a Davos, nelle Alpi Svizzere, ed è nella sostanza una riflessione sulla decadenza della borghesia, non a caso impersonata da un giovane affetto da tbc…. E quando Thomas Mann scrisse questo capolavoro gli antibiotici non erano ancora stati scoperti… di Silvio Pergameno

Debiti e spesa pubblica l’enorme problema italiano

Agenzia Radicale ha avuto modo di ricordare più volte, soprattutto di recente, il problema dell’enorme mole del nostro debito pubblico, problema sul quale è sempre opportuno tornare, per valutarne in modo approfondito la natura, i rischi che vi sono connessi, i motivi che rendono indispensabile provvedere a ridurlo sensibilmente e insieme le difficoltà che si frappongono anche solo per dare l’avvio a quest’opera. Non è solo un problema di regolarità del bilancio, cioè della finanza pubblica: è senza dubbio uno dei maggiori, se non il maggiore e più complicato problema politico del paese. di Silvio Pergameno