Lo studioso Peter Neumann del King’s College di Londra ricordava al panel Jihadi Terrorism dell’Oxford Analytica Conference 2015 che, se anche il fenomeno del sedicente Stato islamico (Isis) e la sua utopia jihadista fosse stato sconfitto a brevissimo termine, il circolo vitale dei radicalizzati e dei foreign fighters a livello individuale si potrebbe esprimere ancora nell’arco di 10/20 anni. di Diego Bolchini (da Affari Internazionali)
Amnistia o sistema criminogeno: Quaderni Radicali s’interroga sul tema «che dev’essere inteso – spiega Giuseppe Rippa, direttore del bimestrale politico – non come un mero atto di clemenza ma, al contrario, necessario per preparare le condizioni di un’azione riformatrice, cui far seguire interventi legislativi per una giustizia giusta e, quindi, efficiente. Solo il popolo – aggiunge Rippa – è depositario della sovranità̀: per questo Palmiro Togliatti avrebbe addirittura voluto che i magistrati fossero eletti dal popolo. Inoltre solo da noi i pubblici ministeri sono equiparati in tutto ai giudici».
In occasione dei 50 anni dalla morte di Ernesto Rossi, il Partito radicale ha organizzato un dibattito (guarda il VIDEO da radioradicale.it) per ricordarne la figura e sottolineare la stringente attualità del suo pensiero e delle sue battaglie.
Qui di seguito riproponiamo invece un ricordo che ne fece Marco Pannella nel corso di una manifestazione organizzata dai radicali nel ventennale della scomparsa nel 1987. Il testo trascrititto fu pubblicato per la prima volta su Quaderni Radicali 56/57 e poi riprosto in Quaderni Radicali 112, Pannella "un canestro pieno di parole)
Gli americani devono ancora scoprire che cosa significa una cerimonia d’insediamento “a sensualità soft”, come l’ha sibillinamente promessa Tom Barrack, il responsabile dell’organizzazione dell’evento. Ma hanno già scoperto che cos’è una transizione “accidentata”, che ti mette a disagio come un viaggio aereo quando ci sono turbolenze, senz’altro la meno liscia del dopoguerra. E anche se il presidente uscente Barack Obama ritrova la calma e lo stile nelle ultime battute, una settimana di proteste precede l’Inauguration Day, venerdì 20 gennaio, sul Campidoglio di Washington. di Giampiero Gramaglia da Affari Internazionali)
Una volta pronunciate le frasi di rito («I paralleli storici sono sempre rischiosi», «Le vicendesono tutte diverse», eccetera), è il caso di domandarsi se l’Europa, a fronte della Russia di Putin, non sia alla vigilia di una congiuntura che ne ricorda altre: per esempio, quella in cui si trovò Atene nel IV secolo avanti Cristo quando subì la politica espansionistica del re macedone Filippo II (il padre di Alessandro Magno). di Angelo Panebianco (dal Corriere della Sera del 13 gennaio 2017)
Abbiamo ricevuto la richiesta di aiuto da parte di persone vicine alla comunità Ahmadiyya, che lamentavano la totale mancanza di informazioni sulla persecuzione in atto da tempo contro la comunità. Oltre a darne notizia, abbiamo allertato anche due ONG europee, che hanno ripreso il nostro appello. Il 21 dicembre 2016, finalmente, l’Intergruppo del Parlamento Europeo sulla Libertà di Religione o Credo (FoRB ) ha condannato il raid e la persecuzione della comunità e ha chiesto all’EEAS di intervenire, per proteggere Ahmadiyya, facendo pressione sul governo pakistano. Ci siamo quindi rivolti all'Imam Ataul Wasih Tariq per un'analisi della situazione. di Camillo Maffia (da Voci su Libertà di Religione e Credo)