Il testo che segue - pubblicato nel numero 103 di Quaderni Radicali Speciale luglio 2009 - sfoglia l’esistenza artistica di Pasolini, dalla sua passione per l’arte (alimentata dall’incontro con il Maestro Roberto Longhi), all’amore per l’immagine in movimento sfociato nel cinema, speranza ultima di catturare il Vero laddove le parole non arrivano. Verrà approfondita la poco conosciuta passione di Pasolini per la storia dell’arte, pretesto e continua fonte di spunti e citazioni nella sua carriera di cineasta. di Anna Concetta Consarino
Pier Paolo Pasolini pochi giorni prima di essere assassinato (il 2 novembre 1975), scrisse un intervento per il Congresso del Partito Radicale del 1975. In occasione del quarantennale della morte, riproponiamo il testo (noto anche come discorso sull'alterità radicale) che fu letto, davanti ad una platea sconvolta e muta, due giorni dopo il brutale delitto.
Il 25 ottobre, dagli schermi della Cnn, Tony Blair ha chiesto scusa per gli errori commessi in Iraq e ha riconosciuto una parte di responsabilità per l’avvento dell’Isis. Le scuse giungono probabilmente in vista della consegna del rapporto Chilcot al Primo Ministro David Cameron. Consegna, non ancora pubblicazione, per la quale dovremo attendere ancora mesi. di Matteo Angioli, Claudio Radaelli (* da Partito Radicale Nonviolento trasparito transnazionale / pagina Facebook)
Il nome di Armando Schiavo è per noi legato ad un libro molto amato, “Monumenti della Costa d'Amalfi”, pubblicato da Rizzoli nel 1941. Questa vasta monografia è tuttora un viàtico per coloro che vogliano avere in un unico testo le basi di studio sui centri e le emergenze monumentali del versante amalfitano. di Alessio De Dominicis (da La Città di Salerno)
La prima foto scioccante mostra un bambino piccolo. Addosso ha una maglietta rossa e pantaloncini sotto al ginocchio. La maglietta è tirata su e scopre l’ombelico. Ha delle scarpette nere senza calzini. Ed è morto, a faccia in giù sul bagnasciuga. di Justin Wm Moyer (da Washington Post)
di Angelo Panebianco (da Corriere della Sera)
Che rapporto c’è fra il marxismo esibito da certi ministri ed ex ministri del governo Tsipras e il Crocifisso con falce e martello regalato dal presidente boliviano Morales a papa Bergoglio? Sono entrambi figli di una grande rimozione, sono la testimonianza del fatto che tante persone, forse i più, preferiscono non ascoltare le lezioni della storia se ciò può mettere a rischio le loro più radicate convinzioni. È la ragione per cui, secondo un detto attribuito ad Albert Einstein, è più facile disintegrare un atomo che un pregiudizio.