Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

27/07/24 ore

RASSEGNA WEB

C’era una volta il Diritto

È una sentenza che lascia perplessi. Dico meglio: lascia un po’ sbigottiti. Per cinque ragioni.

La prima è che non ci sono prove contro gliimputati. Soprattutto contro gli imputati dimaggiore valore mediatico: il generale Mori (e i suoi collaboratori) e l’ex senatore Dell’Utri. di Piero Sansonetti (da Il Dubbio)

Pd, l'alleanza suicida

«Credo che un’alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 stelle sia del tutto impraticabile. E per quanto Mattarella stia cercando di evitare in ogni modo lo scioglimento delle Camere, non è da escludere che la soluzione finale sia quella di tornare al voto». Biagio de Giovanni, filosofo, eurodeputato e docente di Dottrine Politiche all’Orientale di Napoli, non ritiene percorribile la via di un accordo tra M5s e Pd, partiti distanti non solo politicamente ma anche nel modo di intendere la democrazia... intervista di Simona Musco (da Il Dubbio)

M5S: la “democrazia diretta” e il programma votato per finta

Restava solo da sistemare le cose nero su bianco, evitando imbarazzanti incoerenze tra il parlato e lo scritto e votato dai cosiddetti "cittadini" della piattaforma Rousseau. Il Foglio, particolarmente attento alle finzioni grilline, ne dà conto, dopo aver verificato che "la versione del programma elettorale attualmente disponibile sul sito del Movimento è completamente diversa da quella che c'era a febbraio".

Le parole a vanvera di Alessandro Di Battista

In una stagione di parole a vanvera, inaugurata dai nostri politici ben prima del 4 marzo, non ci sarebbe neppure da meravigliarsi. Tuttavia l’ultima sortita di Alessandro Di Battista (non ce ne voglia per la qualifica di «politico» mentre starà facendo lo zaino per inseguire in Guatemala il Guevara che freme in lui) riesce ancora a colpire.... di Goffredo Buccini (da corriere.it)

de Magistris, la rivoluzione a due piazze

Sembra il capolavoro alla rovescia di un sindaco. Spaccare la comunità che governa. È quel che succederà il 14 aprile, quando si confronteranno idealmente due piazze di napoletani. di Paolo Macry (da ilmattino.it)

Democrazie liberali, la grande crisi

Siamo giustamente preoccupati per i fatti di casa nostra, incertezze sul governo, confusione nel dibattito pubblico con vincitori delle elezioni che non hanno vinto, ma che dichiarano di aver vinto, con le conseguenze che si possono immaginare. Tra le quali vedo la possibilità, assai concreta, di aprire un pericoloso vaso di Pandora da cui può fuoriuscire l’incomprensione e la delusione di tanti elettori i quali, se il loro capo non diventa premier, si convinceranno che è stato commesso un’attentato alla democrazia, giacché si lascia immaginare che il 4 marzo si sia eletto un governo e che non riconoscerlo sarebbe un vero atto eversivo. di Biagio de Giovanni (da Il Mattino)

Contraccezione di emergenza, più pillole meno aborti

Nel quarantennale della legge sull'aborto, in vigore dal 22 maggio del 1978, in Italia i dati raccontano di un grande cambiamento in corso. (da repubblica.it)

Postelezioni. Urge “lotta di idee”. Parla il filosofo Biagio de Giovanni

I giorni di incertezza pre-consultazioni, la nomina dei capigruppo, i populismi a confronto, le cosiddette “aperture di credito” di Matteo Salvini al M5s e i non-populismi attoniti che non sanno da che parte andare. C’è una mappa possibile? Il filosofo Biagio de Giovanni, professore emerito di Filosofia politica all’Orientale di Napoli, ex europarlamentare ed esponente del Pci-Pds-Ds (poi Pd), dice che, “al di là delle dichiarazioni d’intenti”, l’unione dei due populismi Lega-M5s non gli pare “cosa effettiva”: “L’orizzonte è indecifrabile. Intanto c’è la questione Berlusconi: non  è così scontato che si approfondisca la guerra interna al centrodestra e si è visto che la presenza di Berlusconi è un problema in sé per i Cinque stelle. di Marianna Rizzini (da Il Foglio)

I due mezzi vincitori e il peso degli sconfitti

Il gioco politico corre veloce e confuso, nella Terza Repubblica. Con il rischio che l'opinione pubblica venga investita da una gragnuola di retroscena e previsioni che assomigliano piuttosto a malcelati desideri. Venerdì sera, dopo lo «scherzetto» di Salvini, s'è detto e giurato che il centrodestra era morto, che l'alleanza M5S-Lega era cosa fatta, che un governo Di Maio-Salvini diventava pressoché inevitabile. di Paolo Macry (da Il Mattino)

Dell’Utri, il carcere e il papà di Silone

Un gruppo di parlamentari di Forza Italia ha costituito un comitato per la liberazione di Marcello Dell’Utri, condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Dell’Utri, dicono, è allo stremo per un cancro e altre malattie. di Mattia Feltri (da lastampa.it)

M5S: silenzio, il nemico-giornalista ci ascolta!

Sono tanti, buona parte alle prime armi e per lo più sconosciuti anche a chi ha consentito loro di vincere la lotteria dell'anti-politica ai tempi di Rousseau. Ora, però, viene il difficile per lo staff: bisogna gestire e controllare al meglio i rapporti con l'esterno, per scongiurare che accada, moltiplicato per mille, quanto già visto in parte nella precedente legislatura.