Vorrei fare una domanda ai miei colleghi giornalisti che si occupano di giudiziaria e di mafia. Non a tutti. Diciamo a quelli che considerano la cosiddetta antimafia professionale come il vangelo. (E sono la maggioranza stragrande). di Piero Sansonetti (Il Dubbio)
Questa volta stiamo arrivando davvero al collasso. Dopo anni di false prospettive, con le quali si è fatto credere ai cittadini che i rifiuti potessero scomparire solo con la raccolta differenziata e senza fare impianti, oggi i nodi vengono al pettine. di Monica Tommasi (da l’Astrolabio newsletter di Amici della Terra)
Non credo che ci siano altri Paesi in Europa dove un autorevole perché popolarissimo rappresentante del partito di maggioranza e di governo (sto parlando di Alessandro Di Battista) possa tranquillamente sostenere che «Trump in politica estera è il miglior presidente degli Usa incluso quel golpista di Obama», o che in Venezuela l’Italia non debba schierarsi con l’opposizione a un caudillo sciagurato il quale ha costretto all’esilio più di tre milioni di persone, ne ha arrestate migliaia, uccise a centinaia e sta portando la sua nazione alla rovina economica. di Ernesto Galli della Loggia (corriere.it)
Nel giro di pochi anni abbiamo registrato un massiccio mutamento di opinione a proposito di liberalizzazioni ed intervento statale, si è passati dal plauso incondizionato e confuso, che non rilevava neppure la differenza tra privatizzazione e liberalizzazione, all’invocazione dell’intervento statale in ampi settori. di Vincenzo Olita (da Società Libera)
L’Unione Europea ha imposto delle sanzioni contro due cittadini iraniani e un’unità dei servizi di intelligence dell’Iran per la prima volta da quando fu raggiunto l’accordo sul nucleare iraniano, nel 2015. Le sanzioni sono state approvate martedì dai 28 paesi dell’Unione Europea, come ritorsione per due attentati sventati lo scorso anno in Francia e in Danimarca, che erano diretti contro alcuni oppositori del regime iraniano. Le persone colpite dalle sanzioni saranno inserite nella lista dei terroristi dell’UE e i loro beni in Europa saranno confiscati. (da il POST)
Il torpore delle vacanze d’inverno è stato interrotto giorni fa da un annuncio di Vladimir Putin. Il presidente russo l’ha definito «un bellissimo regalo al Paese per l’anno nuovo»: un missile che può trasportare testate nucleari, viaggia a venti volte la velocità del suono, è in grado di eseguire manovre in volo e in un test ha centrato un bersaglio a 6.400 chilometri. di Federico Fubini (da Corriere.it)
Da oltre un decennio non si contano le proteste e le critiche rivolte dall’opinione pubblica italiana al governo degli Stati Uniti per la prigione di Guantanamo. Cioè per la detenzione in quella base americana nell’isola di Cuba di qualche centinaio (attualmente credo solo qualche decina) di persone di varie nazionalità gravemente sospettate di appartenere a formazioni terroristiche islamiche: detenzione tuttavia senza processo, e quindi a tutti gli effetti illegale secondo le buone regole dello Stato di diritto. di Ernesto Galli della Loggia (da corriere.it)
Vialibera, peraltro, che viene confermato dalla scelta della federazione gioco calcio di non accogliere le richieste di sospendere il campionato almeno per un giorno, dopo la serata da cani di Milano, con un morto e vari feriti provocati dagli agguati degli Ultras.Sulla scelta di non sospendere il campionato si possono avere molti pareri diversi. Anche se a me sembra che sia semplicemente una scelta opportunistica. Fondata sulla necessità di far prevalere gli interessi del mercato sull’affermazione di alcuni valori culturali. di Piero Sansonetti (da Il Dubbio)
Quello della menzogna nel rapporto tra politica e opinione pubblica è un problema annoso e di non facile soluzione poiché ha profonde radici nellacultura del potere, del nostro Paese in particolare.Anzi, ne rappresenta un vero e proprio carattere distintivo e deriva dallo spirito feudale tipico della nostra classe dirigente che continua a considerare come sudditi i cittadini, ai quali vanno trasferiti ordini e disposizioni piuttosto che spiegazioni. di Gian Maria Fara* (da Il Dubbio)
La proposta è questa: chi non vuole i migranti in cambio può pagare una specie di sanzione economica e così si mette l’anima in pace. «Sono esseri umani, non tappeti», ha tuonato il primo ministro lussemburghese Xavier Bettel rispetto all’ipotesi ventilata nella cena di lavoro di mercoledì: «Sono disgustato, è una vergogna». di Carlo Fusi (da Il Dubbio)