“Prima di firmare il memorandum con la Cina l’Italia doveva trovare un grande accordo con Stati Uniti e Unione europea, ma questo governo non conosce l’abc della politica”. Francesco Sisci, professore all’Università del Popolo di Pechino, osserva la Cina dall’interno. Nelle ultime settimane ha difeso con forza l’accordo tra il Vaticano e Pechino sulla nomina dei vescovi, criticato da molte parti nel mondo cattolico. Sull’intesa lungo la Via della seta che l’Italia firmerà sabato ha però un’opinione del tutto opposta: “Ingenuità, o peggio”. di Filippo Santelli (da La Repubblica)
«La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso». A una ragazza di 16 anni si può certamente perdonare l’ingenua pretesa di spiegare il cambiamento climatico con «molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso», specialmente quando le sue intenzioni sono così evidentemente buone e preziose, ma Greta Thunberg giustamente chiede e merita di essere presa sul serio, e quindi facciamolo. di Francesco Costa (Il Post)
Il Csm ha deciso di perdonare il Pm napoletano Henry John Woodcock ( che era accusato di avere svolto in modo irregolare e intimidatorio un interrogatorio) e si è limitato ad una censura per una intervista inopportuna a Repubblica, rilasciata da Woodcock, che è stata considerata dannosa nei confronti di un suo collega napoletano.di Piero Sansonetti (Il Dubbio)
Vorrei fare una domanda ai miei colleghi giornalisti che si occupano di giudiziaria e di mafia. Non a tutti. Diciamo a quelli che considerano la cosiddetta antimafia professionale come il vangelo. (E sono la maggioranza stragrande). di Piero Sansonetti (Il Dubbio)
Questa volta stiamo arrivando davvero al collasso. Dopo anni di false prospettive, con le quali si è fatto credere ai cittadini che i rifiuti potessero scomparire solo con la raccolta differenziata e senza fare impianti, oggi i nodi vengono al pettine. di Monica Tommasi (da l’Astrolabio newsletter di Amici della Terra)
Non credo che ci siano altri Paesi in Europa dove un autorevole perché popolarissimo rappresentante del partito di maggioranza e di governo (sto parlando di Alessandro Di Battista) possa tranquillamente sostenere che «Trump in politica estera è il miglior presidente degli Usa incluso quel golpista di Obama», o che in Venezuela l’Italia non debba schierarsi con l’opposizione a un caudillo sciagurato il quale ha costretto all’esilio più di tre milioni di persone, ne ha arrestate migliaia, uccise a centinaia e sta portando la sua nazione alla rovina economica. di Ernesto Galli della Loggia (corriere.it)
Nel giro di pochi anni abbiamo registrato un massiccio mutamento di opinione a proposito di liberalizzazioni ed intervento statale, si è passati dal plauso incondizionato e confuso, che non rilevava neppure la differenza tra privatizzazione e liberalizzazione, all’invocazione dell’intervento statale in ampi settori. di Vincenzo Olita (da Società Libera)
L’Unione Europea ha imposto delle sanzioni contro due cittadini iraniani e un’unità dei servizi di intelligence dell’Iran per la prima volta da quando fu raggiunto l’accordo sul nucleare iraniano, nel 2015. Le sanzioni sono state approvate martedì dai 28 paesi dell’Unione Europea, come ritorsione per due attentati sventati lo scorso anno in Francia e in Danimarca, che erano diretti contro alcuni oppositori del regime iraniano. Le persone colpite dalle sanzioni saranno inserite nella lista dei terroristi dell’UE e i loro beni in Europa saranno confiscati. (da il POST)
Il torpore delle vacanze d’inverno è stato interrotto giorni fa da un annuncio di Vladimir Putin. Il presidente russo l’ha definito «un bellissimo regalo al Paese per l’anno nuovo»: un missile che può trasportare testate nucleari, viaggia a venti volte la velocità del suono, è in grado di eseguire manovre in volo e in un test ha centrato un bersaglio a 6.400 chilometri. di Federico Fubini (da Corriere.it)
Da oltre un decennio non si contano le proteste e le critiche rivolte dall’opinione pubblica italiana al governo degli Stati Uniti per la prigione di Guantanamo. Cioè per la detenzione in quella base americana nell’isola di Cuba di qualche centinaio (attualmente credo solo qualche decina) di persone di varie nazionalità gravemente sospettate di appartenere a formazioni terroristiche islamiche: detenzione tuttavia senza processo, e quindi a tutti gli effetti illegale secondo le buone regole dello Stato di diritto. di Ernesto Galli della Loggia (da corriere.it)
Vialibera, peraltro, che viene confermato dalla scelta della federazione gioco calcio di non accogliere le richieste di sospendere il campionato almeno per un giorno, dopo la serata da cani di Milano, con un morto e vari feriti provocati dagli agguati degli Ultras.Sulla scelta di non sospendere il campionato si possono avere molti pareri diversi. Anche se a me sembra che sia semplicemente una scelta opportunistica. Fondata sulla necessità di far prevalere gli interessi del mercato sull’affermazione di alcuni valori culturali. di Piero Sansonetti (da Il Dubbio)