Un altro sacerdote bolognese al centro delle polemiche per un commento choc su Facebook. Dopo il caso di don Guidottti, che di una ragazza vittima di stupro scrisse sulla sua bacheca che se l'era cercata, adesso è il turno di don Francesco Pieri che dal suo pulpito digitale ha postato una provocazione piuttosto forte sulla sua pagina (già ristretta nella serata di sabato ai soli amici, viste le prime reazioni): «Ha più morti innocenti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?». di Emilio Marrese (repubblica.it)
Chissà, presto o tardi, vedremo il Movimento 5 Stelle portare avanti la campagna per il diritto all'oblio in rete con la stessa pervicacia che gli abbiamo conosciuto in questi anni per altre battaglie. Questo perché ne ha ben donde di estendere alla propria attività quel “diritto di una persona ad essere dimenticata in relazione a fatti pregiudizievoli dell'onore”. In questo modo potrà chiedere ai motori di ricerca la deindicizzazione di contenuti "inadeguati, irrilevanti o non più pertinenti" che li riguarda...
L’Economist si domanda pensoso se i social media siano un rischio per la democrazia. E siccome si tratta dell’Economist, uno dei bastioni del pensiero strutturato al quale siamo soliti dare ascolto, quella domanda diventa nostra. Ci interroghiamo e ne discutiamo: la democrazia è in pericolo per colpa di Facebook? (dal BLOG di Massimo Mantellini)
Le commemorazioni per il centenario della Rivoluzione d’Ottobre, avvenute lo scorso 7 novembre sulla Piazza Rossa di Mosca, al di là del loro inequivocabile valore storico, hanno rappresentato una valida occasione per misurare lo spettro dell’attuale situazione politica russa. di Marco Di Liddo (da Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali)
Dalla riforma fiscale allo scandalo Russiagate: sono molti i fronti su cui Donald Trump sta combattendo, a un anno quasi esatto dalla sua elezione, l’8 novembre 2016. Il presidente, appena partito per una lunga missione asiatica, si ritrova assediato all’interno del suo stesso partito. E per questo, almeno su alcune questioni, sembra sempre più pronto ad intraprendere timide aperture verso l’opposizione democratica. di Stefano Graziosi (da Affari Internazionali)
Lo scorso 4 novembre, il Primo Ministro libanese Saad Hariri ha rassegnato a sorpresa le sue dimissioni, scuotendo profondamente i già fragili equilibri del Paese. Il suo passo indietro porta verso una nuova paralisi l’Esecutivo, formato appena un anno fa, e il Parlamento, che negli ultimi mesi era riuscito a riprendere le sue attività e ad approvare, dopo difficili contrattazioni, una nuova legge elettorale attesa da anni, che ha di fatto spianato la strada verso nuove elezioni politiche, previste per maggio 2018. di Lorenzo Marinone (da Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali)
Il 24 ottobre il Supremo tribunale federale (Stf), Corte Suprema brasiliana, deciderà sull’estradizione di Cesare Battisti. L’ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac), condannato all’ergastolo in Italia per quattro omicidi, latitante prima in Francia e poi in Brasile, e che la stampa verde-oro si ostina a definire, vergognosamente, come un “ex attivista italiano”. di Carlo Cauti (da Affari Internazionali)
Finalmente ora, a cose fatte, si avverte quale significato politico può avere l’esito del voto di ieri in Lombardia e in Veneto, e come sia stato sottovalutato negli ambienti anche più avvertiti della politica italiana, a cominciare dal Pd. di Biagio de Giovanni (da ilmattino.it)
Nel 1989 i radicali avevano già scoperto internet, con Agorà telematica, e nel 2000 avevano usato la Rete per eleggere il Comitato nazionale. Era troppo presto, imperdonabilmente presto; così, quando la stazione fu pronta, a prendere a bordo i passeggeri furono un comico cialtrone che fino a pochi anni prima andava spaccando i computer sul palco e un imprenditore mitomane capace al massimo di organizzare plebisciti elettronici truffaldini...Verso la fine degli anni Ottanta, Pannella ha un’altra prodigiosa intuizione: lo Stato-nazione ottocentesco, pensa, non è più il contenitore delle scelte politiche cruciali; per governare il mondo che verrà servono partiti transnazionali... di Guido Vitiello (da 24ilmagazine)
A tre settimane dal referendum consultivo per l'indipendenza del Kurdistan iracheno del 25 settembre, fortemente voluto dal Presidente curdo Masoud Barzani nonostante l'opposizione delle autorità centrali e gli appelli di larga parte della Comunità Internazionale, il dialogo tra Governo regionale del Kurdistan (KRG) e Baghdad si è bruscamente interrotto per lasciare spazio al confronto militare. di Lorenzo Marinone (da Centro Studi Internazionale)
Il sistema canadese non solo prevede che i pazienti possano coltivare un numero limitato di piante, ma anche che, nel caso siano impossibilitati a farlo a causa della loro patologia, possano designare una persona che le coltivi al posto loro.