L'accoglienza dell'Emiro del Qatar a Mar-a-Lago da parte dell'ex presidente Trump il 22 settembre 2024 e il suo elogio diplomatico fuorviante per il Qatar che cerca la pace in Medio Oriente e nel mondo, sottolineano la mancanza di speranza di qualsiasi cambiamento nel pantano del Medio Oriente in una potenziale amministrazione Trump. Come presidente, Trump potrebbe agire contro l'Iran, ma allo stesso tempo, abbraccerà altri nemici dell'America - principalmente Qatar e Turchia, che vanno di pari passo - invece dell'Iran e dei suoi delegati, che sono stati abbracciati dalle amministrazioni democratiche. È una tragedia che ciò che è di dominio comune per qualsiasi venditore di verdure o tassista nel mondo arabo e musulmano sfugga ai leader dell'intelligence americana (come a quella israeliana), cioè il ruolo anti-USA e di sostegno al terrorismo del Qatar nel mondo arabo e musulmano così come in Occidente… di Yigal Carmon*
Negli equilibri, a volte precari (considerando che la stessa Unione europea è caratterizzata da meccanismi complicati ripartiti tra Parlamento, Commissione e Consiglio d’Europa) un’ombra incombe sull’Europa stessa: lo spettro di una prospettiva che si prefigura poco rassicurante nello scacchiere internazionale: diventare più povera, sottomessa e meno libera nelle sue scelte. Insomma meno libera del proprio destino. La nomina della nuova Commissione, il Rapporto Draghi, il voto americano del 5 novembre, la partita asiatica… Di tutte queste questioni discutono Francesco Sisci, giornalista, sinologo, analista politico e Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale.
- Commissione e rapporto Draghi: Europa tra marginalità e nuova prospettiva. Conversazione Sisci-Rippa (Agenzia Radicale Video)
In risposta all'omicidio di sei ostaggi israeliani da parte di Hamas il 29 agosto 2024 nei tunnel di Gaza, il giornalista palestinese Abd Al-Bari Fayyad ha duramente attaccato Hamas e l'ha accusata di comportamento barbaro e disumano che contravviene al diritto internazionale, alla shari'a islamica e alla tradizione del profeta Maometto. Scrivendo sul sito web di notizie saudite Elaph, Fayyad ha sottolineato che la shari'a islamica e la tradizione del profeta proibiscono l'omicidio e impongono di trattare i prigionieri di guerra in modo umano. Hamas, tuttavia, ignora crudelmente queste direttive e preferisce promuovere i propri interessi e mantenere il suo potere a Gaza a spese degli interessi dei palestinesi, ha affermato. Fayyad ha aggiunto che questo atto potrebbe segnare la fine del ruolo di Hamas nella politica palestinese, perché le fiamme che ha acceso con questo omicidio probabilmente lo consumeranno prima di bruciare Israele… (da Memri)
Il 7 ottobre 2023 sembra essere stato espulso dalla lettura dei tragici avvenimenti in Medio Oriente… Tutto sembra circoscritto nella cronaca dell’intervento (su cui è ovviamente legittimo avere un’opinione diversa) dell’esercito israeliano a Gaza per colpire i militanti e i gruppi dirigenti dei terroristi di Hamas che ricorrono, senza scrupoli, a utilizzare come scudi umani la popolazione palestinese nella striscia da sempre vittima della oppressione dei leader dei terroristi, veri e propri massacratori dei diritti del popolo palestinese… Lo stato d’animo dei cittadini israeliani, nelle tensioni tra dolore per gli ostaggi sequestrati e bisogno di sopravvivenza, viene analizzato dal prof. Andrea Yaakov Lattes, docente presso il Yaad Academic College di Terl Aviv, nella conversazione per Agenzia Radicale Video con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale…
- Israele tra dolore per gli ostaggi e sopravvivenza. Conversazione con Andrea Lattes di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Le elezioni nelle regioni tedesche della Sassonia e della Turingia di domenica 1 settembre 2024 hanno segnato un momento acuto della crisi che attraversa la nazione economicamente più forte dell’Europa. Si tratta di due lander, entrambi dell’ex Germania dell’Est, che sono parte di quegli Stati federati della Germania (entità politiche e amministrative la cui unione forma la Repubblica Federale di Germania) e che complessivamente sono 16. Delle conseguenze del voto in Sassonia e in Turingia, del successo dell’ultra destra neonazista dell’AFC e delle ripercussioni sul governo federale di Olaf Scholz e quindi dell’intera Europa discutono il prof. Francesco Sisci, giornalista, analista politico e sinologo e Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale nell’audiovideo che segue…
- Sassonia, Turingia: alla Germania-Est piace Putin! Conversazione con Francesco Scisci di Geppi Rippa (Agenzia Radicale Video)
La Cina è stata lasciata sola a esercitare la sua forza economica e militare sulle nazioni più deboli per anni. Ha fatto pressione sugli altri per farli piegare alla sua volontà. Le sue ambizioni egemoniche sull'Indo-Pacifico non sono un segreto. Taiwan è parte integrante delle ambizioni della Cina. Non solo un'unificazione con la nazione insulare romperà la linea di difesa degli Stati Uniti nella prima catena insulare ed estenderà la portata militare della Cina, ma accelererà anche le capacità della Cina nella produzione anticipata di semiconduttori. La sottosumazione di Taiwan renderà la Cina una potenza economica e militare ancora più forte mentre spazza via l'ultima vestigia del suo "Secolo di Umiliazione”… di Andrew J. Masigan*
É terribile il disastro economico che il socialismo chavista del 21° secolo del Venezuela ha causato. Come spiega José Guerra, economista dell'Osservatorio venezuelano delle finanze, nel suo brillante libro "25 anni di governi chavisti", nell'ultimo quarto di secolo, il prodotto interno lordo del Venezuela è crollato di oltre il 55%, mentre il PIL della regione è cresciuto del 25%, il reddito pro capite è sceso a meno della metà, la povertà è aumentata di 2,8 volte, la povertà estrema si è moltiplicata per cinque e il salario minimo reale è crollato del 99%… di Daniel Lacalle (economista e commentatore politico)
Il Terzo Plenum del Partito Comunista Cinese, che si è tenuto dal 15 al 18 luglio, era immaginato prevalentemente come un momento di chiarimento sui i temi della crescita deludente, della disoccupazione giovanile, della denatalità, della crisi di fiducia, della crisi del settore immobiliare, dei debiti governativi locali… Il lungo comunicato al termine di questo “conclave” (un testo che non va ritenuto conclusivo) segnerebbe per molti una prospettiva senza illusioni di rilancio. Il sinologo Francesco Sisci legge viceversa in profondità un progetto in divenire da parte dei vertici del Partito Comunista Cinese e del suo leader assolutoXi Jinping, qualcosa che segnala viceversa un profondo mutamento da quella che è stata la strategia degli ultimi decenni… un recupero di una burocratizzazione che interrompa la penetrazione del libero mercato nella struttura sociale della Cina… Di tutto questo e dei possibili sviluppi che per ora non sono chiari discute lo stesso Francesco Sisci con il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale Giuseppe Rippa nella conversazione che segue su Agenzia Radicale Video…
- Cina. Terzo Plenum Partito Comunista: Xi dice addio al libero mercato. Conversazione Sisci - Rippa (Agenzia Radicale Video)
L’attentato contro Donald Trump, ex presidente Usa nonché candidato per il partito Repubblicano (la ratificata è stata fatta nella convention repubblicana a Milwaukee) alle prossime elezioni per la Casa Bianca, è stato un evento di grande intensità mediatica… Francesco Sisci, giornalista e analista politico e Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, mettono a fuoco, in un primo parziale approfondimento, gli aspetti di questa vicenda inquietante in vista del voto di novembre, attraversando anche gli effetti collegati di ordine pubblico, di criminalità, di immigrazione, di aspetti economici (rischi di inflazione), delle difficoltà di processi decisionali lenti, che restano i temi di fondo che muovono le tensioni della società americana…
- Dove va l’America? Conversazione di Francesco Sisci con Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Il secondo turno delle elezioni legislative francesi ha dato risultati che taluni hanno definito shock. O forse no… L’alleanza tra il Nouveau Front Populaire (Nfp) - che comprendeva La France Insoumise di Mélenchon, con alleati il Partito socialista (e i loro vari segmenti), il Partito Comunista, in tutte le sue vari branche, Gli Ecologisti, divisi in molti gruppi e sottogruppi, è risultato vincitore con 182 seggi, superando anche Ensemble di Macron che non è riuscito a essere primo con 168 seggi e mettendo in un angolo Rassemblement National della La Pen che dopo il primo turno puntava a una maggioranza assoluta… Francesco Sisci, sinologo e analista politico, discute nell’immediato dopo voto con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, nella conversazione per Agenzia Radicale Video che segue,di questa complicata situazione che ha anche ripercussioni determinanti in Europa…
- Elezioni in Francia. Destra e sinistra, tra fascismo e antisemitismo. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di inviare armi a paesi che potrebbero attaccare gli alleati dell'Ucraina (cioè l'Occidente). Parlando in una conferenza stampa con organizzazioni giornalistiche straniere al forum economico annuale della Russia a San Pietroburgo il 5 giugno, Putin ha detto: "Crediamo che se qualcuno sta pensando che sia possibile fornire tali armi [cioè armi avanzate ad alta tecnologia, alta precisione e a lungo raggio] a una zona di guerra al fine di effettuare attacchi sul nostro territorio e creare problemi per noi, perché non possiamo fornire le nostre armi della stessa classe a quelle regioni del mondo in cui prenderanno di mira le strutture sensibili dei paesi che lo stanno facendo alla Russia? La risposta potrebbe essere simmetrica. Ci penseremo”… di Anna Mahjar-Barducci (da Memri)
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |