C’è, in Europa, un gioco delle parti, paradossale solo in apparenza. Gli antiamericani tifano, compatti, per Donald Trump. I filoamericani sperano nell’impeachment o anche, eventualmente, in qualunque altra gabola o miracolo che possa servire a cacciarlo dalla Casa Bianca. Le ragioni per le quali gli antiamericani sono con lui e i filoamericani contro sono le stesse. di Angelo Panebianco (dal corriere.it)
È stata l’economia la vera protagonista della campagna elettorale per le elezioni presidenziali iraniane di venerdì 19 maggio, indicando con chiarezza quali siano le priorità degli elettori di qualsiasi età e credo politico. di Nicola Pedde (da Affari Internazionali)
Ai tempi della post-verità, delle verità alternative e, volendo, delle pre-verità il mondo del giornalismo può paradossalmente avere una grande occasione per rilanciarsi, riconquistando la credibilità perduta elevandosi nel marasma di notizie faidate del “giardino digitale”. Lo può fare magari cominciando dalle piccole e semplici cose, come la trascrizione corretta, scevra da interpretazioni, di file audio-video. Non è stato così, per esempio...
Qual è la risposta della comunità, in termini di consumo, in quegli Stati Usa in cui la cannabis è stata legalizzata anche per fini non medici e scientifici? Nuove ricerche, finalmente libere da pregiudizi, ci aiutano a capirlo.
L’atteggiamento dell’Unione Europea verso la Turchia è un buon riassunto di tutto quello che non funziona nelle relazioni esterne dell’UE. di Lorenzo Ferrari (da il.post.it)
Premessa: queste non sono righe in difesa di Maria Elena Boschi, che avrebbe dovuto andare a casa la sera del 4 dicembre, perché lo aveva promesso, e anche se non lo avesse promesso, visto che era ministro delle Riforme bocciate dal referendum. E' che mi è parso di scorgere una novità nella comunicazione di questi ultimi tempi: la pre-verità. di Mattia Feltri (dalla pagina di Facebook)
Le banche sono la preoccupazione della BCE, nelle nostre banche ci sono 349 mld di crediti malati: crediti concessi a 10ml di italiani. Ma una maggior parte riguarda poche specifiche figure: Caltagirone, Sorgenia, Mezzaroma … (da http://unoenessuno.blogspot.it)
«Sono talassemica, una malattia genetica che costringe a trasfusioni di sangue mensili. A Cagliari, dove vivo, non è possibile fare diagnosi preimpianto, per me che sono malata, e ho un marito portatore sano: i laboratori non vengono attivati. Se avessi un bimbo, il rischio di trasmettergli la talassemia sarebbe del 50 per cento». Così mi aveva scritto Claudia Frau, di Cagliari, nel 2011. Mi aveva cercato dopo aver letto che l’Associazione Luca Coscioni aveva ottenuto che alcuni Tribunali aiutassero le coppie a superare i divieti della Legge 40 sulla fecondazione assistita. di Filomena Gallo
In questi giorni di accesa polemica sul presunto rapporto ambiguo tra Ong e trafficanti di uomini nel Mediterraneo, emerso da sedicenti informative di imprecisati “spioni” che diventano verità rivelate per atto di fede, un articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera – riproposto nella nostra rassegna - ci racconta qualche storia che suggerisce un prudente scetticismo di fronte a certe notizie di reato non suffragate da prove fattuali.
Mettiamola giù nuda e cruda: cosa c'è di più stupido della strumentalizzazione della religiosità negli anni del terrorismo internazionale? Apparentemente, niente. Eppure sta diventando una specie di moda che contagia l'intero pianeta. Con Agenzia Radicale ci eravamo occupati della vicenda Unesco: la risoluzione sulla “Palestina occupata” che negando di fatto le radici ebraiche e cristiane del Monte del Tempio di Gerusalemme metteva in discussione la sacralità del luogo per due su tre delle grandi religioni monoteiste. di Camillo Maffia (da Voci su Libertà di Religione e Credo)
A me Beppe Grillo piace. Mi ha sempre fatto ridere, è spiritoso, gli vengono delle battute brillanti, ho anche visto questa sua ultima cosa su Netflix e ogni tanto ridevo, senza riuscire a scandalizzarmi più di tanto per le balle, perché io Beppe Grillo l’ho conosciuto che faceva il comico, e per fare il comico un po’ inventi, un po’ imbrogli, e nessuno si scandalizza, siamo qui per divertirci e tu sei bravo. (da wittgenstein.it)