Nel M5S la famiglia è molto importante. Famiglia naturale e famiglia politica, s’intende. Perché è ormai una costante quella di ritrovare nelle liste dei candidati parenti o amici di attivismo diventati nel frattempo assistenti o portaborse. (da lastampa.it)
Ci sono evidenti somiglianze tra la Polonia del governo guidato da Beata Szydło e l’Ungheria di Viktor Orbán. Gli esecutivi di entrambi i Paesi hanno dato luogo ad una politica che per molti versi ignora lo stato di diritto. di Massimo Congiu (da Affari Internazionali)
Torino? Manca “di una chiara visione sul futuro della città”. Di questo se ne stanno convincendo “i leader delle categorie più importanti del mondo produttivo, professionale, commerciale, culturale torinese...”. L'azzardo di una scelta a 5 Stelle non sta dando i frutti sperati. Anzi, sembra il viatico più rapido verso un “declino silenzioso” di cui scrive Luigi La Spina su 'La Stampa', in un articolo che proponiamo nella nostra rassegna.
Nella notte tra il 6 e il 7 settembre Israele ha condotto un nuovo strike aereo in Siria. L’attacco ha colpito un complesso vicino a Masyaf, città a metà strada fra Hama e Tartus, non lontana dal confine con il Libano. La struttura ospitava il Centro per la ricerca scientifica di al-Tala’i, organismo legato allo sviluppo di tecnologie missilistiche avanzate e alla produzione di componenti chimici. Inoltre, il raid israeliano ha distrutto una vicina base militare adibita allo stoccaggio di diversi sistemi d’arma, tra cui missili terra-terra a corto raggio. di Lorenzo Marinone (da Centro Studi Internazionali)
Ieri pomeriggio è cominciata a girare la notizia che Pier Ferdinando Casini (appena eletto alla presidenza della commissione Banche) si fosse così espresso, mesi fa, sulla commissione stessa: "Un impasto di demagogia e pressappochismo che, al di là delle migliori intenzioni, non produrrà nulla di buono per le istituzioni". di Mattia Feltri (dal profilo Facebook)
Da noi l’avversione per la società libera, per l’ordine liberale, è sempre stata potentemente diffusa, ...una costante storica. Ma a essa si sono aggiunti, in epoca più recente, altri fattori che, anch’essi, alimentano le propensioni illiberali di una parte cospicua di nostri concittadini...C’è poi una più generale «sindrome da sottosviluppo» che ha colpito le menti di tanti, non solo al Sud. Per sindrome da sottosviluppo intendo un insieme di atteggiamenti che indicano la volontà di prendere congedo dalla modernità. È una sindrome incompatibile con le esigenze di una società libera (e quindi anche prospera e dinamica). di Angelo Panebianco (dal corriere.it)
Pare che Urbano Cairo abbia dichiarato che il suo modello di Corriere della Sera sia “La Notte” di Nino Nutrizio. Non so se questa affermazione sia vera - ho solo raccolto una voce fra le tante – ma purtroppo bisogna ammettere che è verosimile… di Alessandro Litta Modignani (da Litta Continua blogspot)
Dice il Presidente Mattarella che la politica dovrebbe riflettere su come difendere il territorio dagli effetti dei cambiamenti climatici. Giusto. Parole sante. E misurate. Infatti, cambiamenti climatici sono certamente in corso, (comunque la si pensi sulle loro cause e intensità) ed è certo che la politica non si sia ancora occupata seriamente di difendere il territorio dai loro effetti disastrosi. di Rosa Filippini (da l’Astrolabio – Amici della Terra)
In seguito al sesto test nucleare effettuato dalla Corea del Nord lo scorso 3 settembre, analisi e commenti si sono concentrati sulle reazioni degli attori coinvolti: anzitutto Stati Uniti, Cina e Russia. In questo clima di tensione, la Corea del Sud dimostra di prendere le distanze dagli allarmismi che tengono banco nella comunità internazionale. di Gaia Rizzi (da Affari Internazionali)
Sorpresa, la Corea del Nord non è solo armata fino ai denti, ma è anche ricca. Ricchissima. Una ricchezza che va a dispetto delle immagini che dal quel posto lontano e fuori dal mondo arrivano e che la raccontano come un Paese estremamente povero, la cui popolazione è mortificata di continuo da privazioni di ogni tipo. Immagini e privazioni che sono e restano vere, ma che nulla hanno a che fare con la reale ricchezza del Paese. di Luciana Grosso (da Business Insider Italia)
All’inizio del terzo ciclo negoziale sulla Brexit tra l’Unione europea e il Regno Unito (28-31 agosto 2017), la distanza tra le parti non accenna a diminuire [1]. Come noto, nell’incontro iniziale del 19 giugno è stata convenuta la struttura dei negoziati e sono state individuate le tematiche prioritarie oggetto della prima fase delle trattative. di Carlo Curti Gialdino (da Affari Internazionali)