Un primo commento ai risultati, sembra non ancora proprio definitivi alle elezioni tedesche alle sei di questa mattina, e sui quali questa Agenzia si propone di ritornare appena possibile per un approfondimento. Trionfo di Angela Merkel che avendo conquistato 311 seggi sfiora la maggioranza assoluta alla Camera (316) con il 41,5% dei voti ottenuti, un risultato che sembra non dovrebbe cambiare, se non forse di variazioni irrilevanti, mentre il Partito socialista, che pure ha migliorato l’esito delle precedenti elezioni del 2,5%, resta molto indietro, con un modesto 25,5%. di Silvio Pergameno
Il “giovane” democratico ha da tempo deciso di cavalcare l’onda del malcontento degli elettori di centrosinistra e in questo modo è riuscito, grazie a costanti critiche rivolte alla dirigenza del proprio partito, a costruirsi il ruolo di outsider, molto apprezzato dal cosiddetto “popolo della Rete”. di Ermes Antonucci
Le dichiarazioni del Papa, in questi giorni, su omosessuali, divorziati e aborto - che trovano anticipazione e fondamento nelle risposte alle domande dei giornalisti nell’aerea conferenza stampa del recente viaggio di ritorno da Rio - rappresentano una prosecuzione del quadro della svolta che Bergoglio intende imprimere alla Chiesa cattolica, richiamandosi a San Francesco, che nell’amore per le creature celebrava la Chiesa più profonda e, se si vuole, più fuori dal mondo, semplice, povera, umile e ultima fra gli ultimi (ostacolato dal papa del suo tempo, quell’Innocenzo III sostenitore della teocrazia papale, della forma più coerente del potere temporale della Chiesa). di Silvio Pergameno
La lettura dell’appassionata recensione di Angiolo Bandinelli dell’ultimo numero di Quaderni Radicali mi ha suscitato alcune riflessioni. È vero, ognuno aveva e ha in mente un’idea utopica di Partito democratico. La suggestione più frequente era quella, forse, dell’arcipelago, come ha scritto Giuliano Ferrara: una formazione in grado di esprimere linguaggi, culture, istanze diverse. Una forza “meticcia”, all’americana, ricca di fermenti. L’opposto della sterile convivenza fra fazioni. di Danilo Di Matteo
Fra i tanti ostacoli alla riforma della giustizia, di un certo rilievo è stato sicuramente Berlusconi. La ventennale contesa con alcune procure che lo ha riguardato, infatti, ha reso impraticabile un approccio scevro da pregiudizi e ha impedito perfino i più timidi interventi per cambiare uno dei sistemi giudiziari più contro-produttivi e malfunzionanti che esistano. di Luigi O. Rintallo
Un lettore ha scritto al Corriere rimarcando che il presidente dell’ANM ha dichiarato che la sentenza di condanna per il caso Mediaset ha individuato in Berlusconi non solo l’ideatore del reato ma anche il coautore, il che significa che ci sono stati altri autori (o coautori); il lettore vorrebbe poi sapere i nomi coautori e le pene loro inflitte. Il Corriere risponde che la Procura ha scelto di processare Berlusconi separatamente e suppone che gli altri processi verranno in un secondo momento e aggiunge che forse sarebbe stato preferibile un solo processo. di Silvio Pergameno
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