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27/07/24 ore

MOSTRE

Sensibili Intese

C'è uno straordinario fermento culturale a Napoli? Taluni osservatori dicono di si. È come se un qualcosa custodito nel corpo flegreo di un vulcano addormentato si fosse risvegliato. Ora ribolle. Ed ecco un'abbondanza di arte, storie, musica, canti, cori, poesie, invenzioni, sogni che vengono fuori dai pori di questa città. Città porosa – ma non perché assorbe ma perché dà come ha sempre dato. di Adriana Dragoni

Disegni smisurati del ‘900 italiano e tante altre schizofrenie varie

Nella spettacolare cornice del Casino dei Principi a Villa Torlonia c’è una strana mostra che è fatta non con le opere vere e proprie ma con quello che  serviva a prepararle:  Disegni smisurati del ‘900 italiano come evento artistico mi ha stimolato diverse riflessioni su uno schizofrenico anno appena trascorso. di Giovanni Lauricella

Sostrato (so-strà-to) di Franco Rà, Antonio Ceriello, Piro

A Napoli, al corso Vittorio Emanuele numero 423, c'è “FRAME Ars et Artes”, la piccola galleria d'arte contemporanea dell'architetto Paola Pozzi. Mette in mostra opere di artisti generalmente poco noti, soprattutto giovani, e così scopre, a volte, opere sicuramente valide. Come, in questi giorni di fine anno, una serie di fotografie. Di medio formato (30 x 20 cm. circa) ciascuna di queste rappresenta, preso di prospetto e da vicino, un pezzo di muro. di Adriana Dragoni

Il museo della follia. Da Goya a Maradona, a cura di Vittorio Sgarbi

Nel centro antico di Napoli c'è la chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta, una chiesa antica. Costruita nel VI secolo, fu ammodernata, più di mille anni dopo, da Cosimo Fanzago (1591/ 1679), grande architetto il quale, nato in Lombardia, si napoletanizzò a tal punto da esprimere un suo spirito tutto napoletano. La Pietrasanta si presenta all'esterno con una grande cupola che lascia presentire l'ampio, libero spazio del suo interno. di Adriana Dragoni

Dal Simbolismo all’Astrazione. Il primo Novecento a Roma nella Collezione Jacorossi al Musia

Con una mostra di importanti opere pittoriche e scultoree che narra il primo Novecento apre un nuovo spazio espositivo nel cuore della vecchia Roma. Una galleria enorme in un luogo dove le cubature edilizie sono molto avare per l’antica tipologia dei fabbricati. Una zona, quella intorno a Campo de’ Fiori, famosa perché dedicata al divertimentificio cittadino,  dove pizzerie, gelaterie e cineserie la fanno da padrone. di Giovanni Lauricella

Femminicidio di Paola Volpato. Donne uccise dal 2015 a oggi

Alla Camera dei deputati per la ricorrenza della giornata del femminicidio si è svolta a Vicolo Valdina alla presenza di Cesare Biasini Selvaggi e Giorgia Calò, che hanno curato l’esposizione, e la deputata Delia Murer (articolo 1-Mpd) che da anni si batte sui temi a difesa delle donne, la mostra “Femminicidio” di Paola Volpato, donne uccise dal 2015 a oggi. di Giovanni Lauricella

La visione di Monet. Capolavori dal Musee Marmottan Monet di Parigi

Che cosa accomuna una pagina di Proust, un brano di Debussy, una riflessione sul tempo di Bergson a una tela di Claude Monet? di Giovanni Lauricella

I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica

Dagli anni Venti del Novecento fino a oggi, oltre 350 stampe d’epoca originali di celebri fotografi, esposizione per tutti quelli che hanno la fotografia nel sangue, i patiti della tecnica, i perfezionisti dell’immagine, in questi giorni potranno godere di una mostra che soddisfa le esigenze dei più maniaci praticanti della più comune tecnica di riproduzione. di Giovanni Lauricella

Nicole Voltan, piano CIELO/piano TERRA

Se tanti anni di lotte politiche hanno avuto un seguito e sono sfociate in una diffusa sensibilizzazione sui problemi ambientali, una conferma la si può avere in Piano cielo/piano terra, personale di Nicole Voltan, molto ricca e complessa con la cura di Gianluca Marziani nella nuova galleria Muciaccia Contemporary. di Giovanni Lauricella

Areoviste in Liguria anni ’30, di Uberto Bonetti

Nel 1931 Uberto Bonetti - figura già nota nell’ambito artistico viareggino, poiché fu l’ideatore della famosa maschera carnevalesca il Burlamacco - conobbe Filippo Marinetti che incontrerà poi molte altre volte a Viareggio. Entusiasta del Futurismo, aderì immediatamente alla poetica molto in voga tra i giovani arditi del momento: l’Areofuturismo.

Rebirth by fire di Moreno Bondi

A pochi metri sotto il Castel Sant’Angelo, nella galleria Triphè, che segue un genere di pittura prevalentemente figurativo, non poteva mancare la personale di Moreno Bondi, che insegna tecniche pittoriche all’Accademia di Roma ed offre una presenza che è anche scultorea, perché i suoi quadri hanno inserti di marmo di Carrara lavorati nello stesso stile: sculture che non sono di ornamento ma che rivestono il ruolo della centralità dell’opera. “Rebirth by fire”, questo il titolo della mostra, è una serie di quadri di natura complessa e difficili da realizzare, che si trovano a difendere un ruolo artistico che solo una gallerista di grande impegno culturale come Maria Laura Perilli poteva ospitare. di Giovanni Lauricella

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: Il Che Vive! Ernesto Guevara e l’America Latina

Ricorre l’anniversario della morte del “più grande rivoluzionario di tutti i tempi” che l’iconografia artistica abbia mai conosciuto.  Un’icona che ha accompagnato l’immaginario collettivo di un popolo rivoluzionario come non mai ma, é qui il suo aspetto più curioso, decontestualizzata e proposta con fini diversi da quelli di quando fu eseguita. Parlo di quell’immagine riprodotta in maniera seriale con gli stencil o in serigrafia di Che Guevara. di Giovanni Lauricella

È solo un inizio. 1968

È solo un inizio.1968“, a cura di Ester Coen, titolo che traduce “Ce n'est qu'un début” lo slogan insurrezionale del maggio francese, diventa il tema di una collettiva degli artisti di quel tempo. di Giovanni Lauricella

Picasso. Tra Cubismo e Classicismo: 1915 – 1925

L’artista che ha fatto più quadri al mondo è stato senza dubbio Paolo Picasso che, dalle stime statistiche, pare ne facesse tre al giorno, compresi sabato e domenica, senza parlare dell’enorme produzione di terrecotte e design vario. Fino a pochi decenni fa era culturalmente onnipresente per le tante mostre che aveva nel mondo; poiché inoltre comunemente si associava il suo nome con la modernità immaginate che cosa potesse rappresentare negli anni ’60, al tempo della sbornia del grande boom economico e dell’abbaglio del progresso tecnologico. di Giovanni Lauricella

Un uomo, una mostra d'arte, un mondo. Wade Guitton commentato da Andrea Viliani

Calamitare l'attenzione del pubblico parlando per due ore e poco più non è da tutti. Vi è riuscito Andrea Viliani, commentando i quadri dell'artista Wade Guitton esposti al Madre di Napoli. Questi quadri sono non solo site specific, come si dice, cioè  eseguiti proprio per questo museo. Sono anche stati addirittura realizzati nelle sue sale. Che lui stesso, Andrea Viliani, che del Madre è il direttore, aveva fatto trasformare in una sorta di atelier di questo artista “digitale”, modernissimo e provocatorio… di Adriana Dragoni