Queste elezioni per il rinnovo del Parlamento sono contrassegnate da una campagna informativa quanto mai simile a quella della primavera scorsa per i referendum sulla giustizia: come allora giornali e tv hanno fatto di tutto per occultare la valenza politica della consultazione, impedendo di evidenziare la centralità della questione giustizia per dirottare il confronto sui tecnicismi giuridici, altrettanto avviene in questa estate dove si evocano paure o si dà spazio a sterili polemiche senza che nessuno dei nodi veri dei problemi presenti sia oggetto di un reale confronto.
- Al voto dopo una disastrosa campagna elettorale. Conversazione Rippa/Rintallo (Agenzia Radicale Video)
Alle scorse elezioni politiche del 2018, dei primi dieci partiti – ad eccezione del Movimento 5 Stelle con l’allora leader Luigi Di Maio, giunto allora ad oltre 10 milioni di suffragi – nessuno ha ottenuto più di 6 milioni e mezzo di voti: il PD, secondo in classifica, si fermò a 6.134.727. Perché ci riferiamo a questo numero? Perché corrisponde agli elettori (7 milioni) pronunciatisi con 5 SI nei referendum sulla giustizia del 12 giugno 2022. A voler leggere il voto referendario favorevole in termini politici, si ravvisa in esso una componente di tutto rispetto che corrisponderebbe a un quinto dei votanti… di Luigi O. Rintallo
La tecnica comunicativa è collaudata e rivela come le nomenklature politiche considerino i cittadini elettori alla stregua di consumatori, ai quali rivolgersi nel modo dei “persuasori occulti” che creano bisogni indotti o, peggio, dando centralità all’effimero promuovono una distrazione di massa per cui nemmeno ci si accorge del vuoto in cui si vive… di Luigi O. Rintallo
Dopo il mancato voto di fiducia al “Decreto aiuti” da parte del Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio Mario Draghi si è presentato in Parlamento e, sebbene il governo disponesse ugualmente di un’ampia maggioranza senza i parlamentari contiani, ha deciso di rimettere il mandato nelle mani del Capo dello Stato che ha poi firmato il decreto di scioglimento delle Camere anticipando il voto politico al prossimo 25 settembre…
- 25 settembre: un voto che non prefigura nessuna novità. Conversazione Rippa/Rintallo (Agenzia Radicale Video)
Nella classica, scontata e insopportabile ricostruzione che l’informazione fa (ovviamente in primo luogo la TV che resta l’unico veicolo delle notizie se si pensa alla marginalità della carta stampata e al ruolo indotto del web), delle dimissioni del presidente de Consiglio Mario Draghi, queste vengono interpretate nei tradizionali canoni di approfondimento che svolgono la funzione di depuratori di conoscenza e che funzionano nella direzione di non far comprendere assolutamente nulla di quello che accade.
- Radiografia di una crisi: l’ombra lunga di un disfacimento di regime. Conversazione Rippa/Rintallo (Agenzia Radicale Video)
Il presidente del Consiglio Mario Draghi spinto a rientrare anticipatamente dal vertice della nato di Madrid, i talk politici in fibrillazione per una eventuale crisi di governo a causa del risentimento di Giuseppe Conte, cosiddetto leader del Movimento 5 Stelle, tempeste più virtuali che reali di una politica sempre meno sul pezzo della situazione effettiva del Paese… Da questi spunti muove la riflessione del direttore Giuseppe Rippa, nella conversazione con Luigi O. Rintallo
(Agenzia Radicale Video)
![]() |
é uscito il N° 119 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
![]() |
è uscito il libro Edizioni Quaderni Radicali ‘La giustizia nello Stato Città del Vaticano e il caso Becciu - Atti del Forum di Quaderni Radicali’ |
![]() |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
![]() |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |