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23/10/24 ore

ESTERI

Nigeria, terrore in nome di Allah

“L’educazione occidentale è peccato”. Nel significato letterale del suo nome, l’organizzazione fondamentalista islamica, Boko Haram, esprime almeno in parte gli obiettivi che mira a realizzare nello Stato della Nigeria, senza esclusione di colpi. Il rapimento di più di 240 giovani, dal collegio di Chibok, avvenuto a metà aprile, si rivela l’atto più folle ed emblematico che i terroristi si siano spinti a compiere, oltre l’islamismo, la violenza, il loro stesso nome. di Francesca Pisano

Schröder-Putin, la Festa di compleanno

La stampa tedesca dà rumorosamente la notizia, che arriva anche al Corriere della Sera, della festa dei Settanta anni dell’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder a San Pietroburgo. Sulle scale del palazzo Jusupov, (quello dove avvenne l’omicidio di Rasputin) sono state scattate le foto del caloroso abbraccio tra il “festeggiato” e un suo ospite, oggi non amatissimo dalla stampa (forse anche dall’opinione pubblica) tedesca: Vladimir Putin. di Roberto Granese

Ucraina, gli accordi che non reggono

A Ginevra la scorsa settimana Stati Uniti, Russia, Unione Europea e Ucraina avevano raggiunto un accordo, anche se molto modesto, inteso ad allentare la tensione dei giorni precedenti: cessazione delle violenze, sgombero degli edifici pubblici occupati dalle cosiddette milizie federaliste delle regioni orientali, che debbono deporre le armi (con la promessa di un’amnistia) e rimozione delle tende dei nazionalisti ucraini da piazza Maidan a Kiev. di Silvio Pergameno

La Politica estera come banco di prova per l'Unione Europea

“Se si vuole prendere voti oggi, gli Stati uniti d’Europa sono impresentabili”. Le parole di Franco Frattini - intervenuto con Massimo D’Alema ed Emma Bonino alla presentazione del Rapporto sulla politica estera italiana, curato dall’Istituto affari internazionali – fotografano lo stato dell’arte a poco più di un mese dalle elezioni europee. di Antonio Marulo

Siria, la crisi rediviva

Siamo ancora qui, in Siria. Proprio ieri nel villaggio di Kfar Zeita, situato nella provincia di Hama, al centro del Paese, c’è stato un nuovo attacco chimico. Le accuse si susseguono, vicendevoli e univoche, come sempre, fra il governo siriano e la Coalizione nazionale siriana (Cns) – sostenuta dall’Occidente - sulla responsabilità per questo ennesimo atto di guerra, compiuto ai danni della popolazione. di Francesca Pisano

Ucraina, Kiev contro Mosca: "Fomenta la secessione"

Pugno duro del governo di Kiev: a due giorni dai disordini nelle regioni russofone dell’Est del paese, le autorità ucraine hanno ripreso il controllo degli edifici governativi occupati nei giorni scorsi dai separatisti fedeli a Mosca.

L’Ucraina, né di qua né di là

Visto che l’Occidente era in qualche modo deciso a reagire alla mossa unilaterale russa in Crimea, Putin ha telefonato ad Obama per cercare una soluzione di comune accordo. Non ha cioè telefonato alle autorità europee, benché la questione riguardasse proprio ‘Europa, in quanto all’origine della vicenda c’era la questione dell’accordo economico che l’Ucraina voleva stabilire con l’Unione Europea e che Mosca ha impedito. di Silvio Pergameno

Turchia, Erdogan trionfa alle urne: "I rivali della nazione la pagheranno"

“Il popolo ha parlato, la politica dei complotti ha perso. Lo status quo ha perso. I rapporti oscuri hanno perso. Ringrazio chiunque abbia pregato per noi e per la nostra vittoria”. Così Erdogan il giorno dopo le elezioni amministrative che lo hanno visto trionfare con un ampio margine di vantaggio, confermando il Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) alla guida delle più importanti città della Turchia.

L'Egitto condanna a morte i Fratelli Musulmani: in 529 mandati al patibolo

Un processo durato 3 giorni, due sole udienze, nessuna possibilità per gli avvocati della difesa di presentare le proprie motivazioni. Il verdetto è morte. Nell'Egitto post-primavera araba 529 sostenitori dei Fratelli Musulmani e dell'ex presidente Mohamed Morsi – deposto lo scorso luglio - sono stati condannati in primo grado alla pena capitale.

Crimea, sì alla secessione dall'Ucraina: il popolo sceglie la Russia

“Russia ti amo”, “Siamo tornati a casa” gridano centinaia di persone in piazza Nahimov, a Sebastopoli, mentre le bandiere russe sventolano nell’aria al ritmo dell’inno di Mosca. All’indomani del referendum che con il 96,6% delle preferenze ha detto sì alla secessione dall’Ucraina, il Parlamento di Crimea ha votato formalmente per l’indipendenza e ha chiesto al Cremlino di far diventare la penisola un nuovo soggetto della Federazione Russa con lo status di Repubblica.

Nigeria, Boko Haram e il massacro degli studenti

59 corpi che bruciano, il futuro di un Paese tra le fiamme dell'odio. E' un'immagine raccapricciante quella degli studenti uccisi in una scuola secondaria di Buni Yadi, nello stato di Yobe, nord della Nigeria. Boko Haram, il gruppo islamista estremista che agisce seminando morte e terrore nel Paese africano, ha colpito ancora: bambini, ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, arsi vivi nel sonno, sgozzati nei propri letti, rincorsi fin nella boscaglia che circonda il collegio e uccisi a colpi d'arma da fuoco.