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27/07/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Perché Il 7 Ottobre è un attacco contro l’Occidente collettivo. 7 ottobre seconda parte dell’11 settembre

Il massacro del 7 ottobre è stato un attacco non solo contro Israele ma contro l'Occidente collettivo. Israele, il cuore delle radici e dei valori giudaico-cristiani del Wes, è l'ultimo avamposto in piedi dell'Occidente liberale al collasso, tanto uno stato d'animo quanto una vera e propria posizione fisica. Per essere chiari, quando parlo dell'"Occidente liberale", mi riferisco al concetto di "democrazia liberale" come inteso da Winston Churchill, Franklin D. Roosevelt, John F. Kennedy e Ronald Reagan e non il "liberalismo progressista" che non ha nulla a che fare con il liberalismo classico e ha più a che fare con una nuova ideologia totalitaria ispirata al marxismo… di Anna Mahjar-Barducci* (da Memri)

Premierato: nessuna critica costruttiva solo prediche di chi ignora i danni dello status quo

A otto mesi dalla sua presentazione, martedì 18 giugno il Senato ha approvato in prima lettura la legge costituzionale sul cosiddetto “premierato” con 109 voti favorevoli della maggioranza governativa contro i 77 delle opposizioni, comprensive oltre che del Campolargo (PD, 5Stelle e AVS) anche di Azione e Italia Viva, la quale ha accantonato il suo iniziale favore. Evidentemente le modifiche apportate al testo originale, che pure hanno di molto attenuato le limitazioni di intervento del Capo dello Stato, non sono bastate a dissipare le motivazioni di dissenso impedendo un allargamento dell’area di consenso per la riforma… di Luigi O. Rintallo

Dal voto per il parlamento europeo affiora un’Italia frenata da politiche ambigue e settarie

Dalla capacità distraente dell’illusionista dipende la riuscita del gioco di prestigio: qualcosa di simile avviene dopo un’elezione, allorquando l’interpretazione dei risultati è condizionata da dove viene indirizzato lo sguardo. Come nella prestidigitazione, si può essere tratti in inganno e trascurare gli spostamenti reali delle carte sul tavolo… e ci si sottrae alla lettura, per l’appunto “distraente”, proposta da gran parte dei media (stampa, tv, web) tesa a descrivere un duello fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, … è possibile svolgere un ragionamento forse un po’ meno consolante circa i caratteri della società italiana tratteggiati dal voto espresso nelle urne… di Luigi O. Rintallo

Vigilia elettorale di contorsioni logiche, più che politiche

A meno di una settimana dal voto per il Parlamento europeo, assistiamo a un singolare paradosso: più la campagna elettorale procede verso la scadenza e più crescono i dubbi dei cittadini, quasi dai messaggi inviati si ricavi il contrario degli scopi che dovrebbero prefiggersi. Se non altro presso quella porzione di elettorato che qui su «Agenzia Radicale» abbiamo giudicato più avvertita e consapevole politicamente e che – al pari di un fiume carsico – ha la caratteristica ora di affiorare allo scoperto ed ora di ritrarsi, coperta dal clamore di una narrazione mediatica scientemente preposta a conculcarla… di Luigi O. Rintallo

Mario Mori, da vent’anni bersaglio

Per il 23 maggio, giorno dell’anniversario della morte di Giovanni Falcone, del quale fu prezioso collaboratore nell’indagine che condusse al maxi processo contro Cosa Nostra, il generale dei CC Mario Mori è stato convocato dalla Procura di Firenze che gli ha inviato un avviso di garanzia con l’accusa di non aver “impedito… gli eventi stragisti [del 1993] di cui aveva avuto anticipazioni”… Mori è appena uscito assolto dalla lunga odissea giudiziaria sulla presunta trattativa Stato-Mafia, dopo aver trascorso gli ultimi ventidue anni nei tribunali per difendersi da accuse per lo più mosse in base a teoremi giudiziari, scaturiti non tanto da fatti concreti quanto da ostilità pregiudiziali… di Luigi O. Rintallo

Sul ‘Campolargo’ un’analisi parziale di Antonio Polito

Nel suo articolo dell’8 aprile sul «Corriere della Sera», Antonio Polito svolge un’analisi sui motivi per cui non si concretizza un’alleanza alternativa al Centrodestra. Il sogno del Campolargo tra Movimento 5 Stelle e PD è andato a infrangersi con la dura realtà delle inchieste giudiziarie di Bari e Torino, che hanno dato modo a Giuseppe Conte di giocare per l’ennesima volta la carta di una esclusiva titolarità anti-corruzione rispetto al PD, allo scopo evidente di rivendicare una preminenza nella guida dell’odierna opposizione… di Luigi O. Rintallo