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23/10/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Terrorismo: deformità indotte e anti-politica

Com’è stato possibile che le piazze abbiano accolto cortei di giovani liceali inneggianti ai terroristi di Hamas, responsabili dei massacri in Israele di sabato 7 ottobre? È una domanda che la politica italiana dovrebbe porsi, chiedendosi al contempo quando ha cominciato a manifestarsi una tale devastazione della logica e cosa l’abbia davvero determinata… Ne individuava i tratti essenziali il direttore di «Quaderni Radicali» e «Agenzia Radicale» Giuseppe Rippa in Alle frontiere della libertà, il libro-intervista edito da Rubbettino nel febbraio 2015… di Luigi O. Rintallo

I giovani ventenni israeliani stanno partendo per il fronte…

Gerusalemme. I giovani ventenni israeliani stanno partendo per il fronte. Molti di loro non sanno se torneranno. Questa mattina, una ragazza quattordicenne di Gerusalemme ha chiamato i suoi compagni di classe per dire che suo fratello di diciannove anni è stato ucciso e decapitato dai terroristi di Hamas… di Anna Mahjar-Barducci

La favola dei governi tecnici pro-UE nella lettura interessata delle oligarchie italiane

Quasi sempre, racconti e romanzi affiancano al prodotto della fantasia degli autori alcuni elementi riconducibili a dati reali. Lo stesso può dirsi per le “narrazioni” (o story telling, come si dice oggi) che animano le nostre cronache politiche. Le due, che in queste ore vanno confrontandosi sui media italiani, hanno per argomento l’eventualità che il governo in carica dopo il voto del 2022 possa venir sostituito da un esecutivo guidato da tecnici e propongono opposte letture al riguardo… di Luigi O. Rintallo

Giorgio Napolitano e le radici della crisi politica

All’indomani della morte del presidente emerito Giorgio Napolitano, non pare che fra i tanti commenti – di estimatori e detrattori – ve ne sia qualcuno che abbia ricordato un suo intervento all’Accademia dei Lincei del 12  dicembre 2014. Pronunciato durante il suo secondo mandato presidenziale e poco prima che cessasse il suo impegno nelle istituzioni, forse proprio per questo in quell’occasione Napolitano usò toni inusuali per lui, portato a misurare con accortezza (sino al limite della “dissimulazione onesta”) l’espressione del suo pensiero. Nel discorso riservava un passaggio significativo agli effetti dell’anti-politica e al ruolo dei media italiani. Napolitano fu esplicito nell’attribuire all’anti-politica “un’azione cui non si sono sottratti infiniti canali di comunicazione, a cominciare da giornali tradizionalmente paludati, opinion maker lanciati senza scrupoli a cavalcare l’onda, per impetuosa e fangosa che si stesse facendo…”di Luigi O.Rintallo

 

- Radio Radicale. La scomparsa del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano: intervista a Geppi Rippa

‘Ndrangheta, Mafia, Camorra… come una società democratica dovrebbe lottare contro di loro

Le obiezioni al dottor Nicola Gratteri muovono su critiche per la sua attività di conferenziere, scrittore e altro… Gratteri ha piena legittimità a fare questo.  Piuttosto quello che deve essere valutato è la sua produttività in relazione alla sua funzione, alla sua efficacia per la realizzazione degli obiettivi che il suo ufficio deve conseguire. In questo caso i dati parlano di vera e propria contro-produttività… di Giuseppe Rippa

Il confronto sulle riforme costituzionali forzato dalle ‘coordinate’ del prof. Enzo Cheli

Con l’articolo pubblicato su «La Stampa» del 7 settembre, il prof. Enzo Cheli ha – per certi versi – fissato le coordinate che delimiteranno prossimamente l’area del confronto sulla riforma costituzionale. Le obiezioni mosse dall’illustre costituzionalista all’introduzione di una forma di “premierato” nel nostro ordinamento, così come proposto da un disegno di legge presentato dal leader di Italia Viva Matteo Renzi e caldeggiato anche dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sono state molto severe. Tanto da arrivare a definire come “potenzialmente… eversiva” la soluzione indicata, alla quale si appresterebbero a lavorare le commissioni parlamentari con l’intento di realizzare finalmente quella riforma delle istituzioni di cui si parla a vuoto da quasi cinquant’anni, se consideriamo che nel 1978 fu l’allora neo-segretario del PSI Bettino Craxi a sostenere la necessità di una “grande riforma”… di Luigi O. Rintallo