Rimborso statale del 100% della pillola contraccettiva per le ragazze minorenni di età compresa tra i 15 e i 18 anni: è quanto stabilito dall'emendamento presentato dalla ministra della Salute francese, Marisol Touraine, e approvato dal Parlamento transalpino nel quadro del progetto di bilancio 2013 sul welfare.
"Tutti i magistrati, e soprattutto quelli che svolgono indagini delicatissime devono astenersi da comportamenti che possono offuscare la loro immagine di imparzialità, cioè da comportamenti politici". A parlare è il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli, che prende posizioni – circostanza a suo modo straordinaria - contro l’attivismo politico di Antonio Ingroia.
Alla fine pare proprio che sia tutta colpa degli anni ’80. Almeno così emerge dalla nuova vulgata dell’intellighenzia di una certa sinistra che spiega la crisi di sistema del Paese con la deriva individualistica che a partire dal periodo del riflusso avrebbe inquinato la società civile, influendo sul formarsi di una classe dirigente all’altezza dei tempi. di Antonio Marulo
“Non vi è più alcuna scusa per non usare la Ru486 negli ospedali italiani”. Sono queste le parole utilizzate da Silvio Viale, responsabile del Servizio unificato di Interruzione volontaria di gravidanza dell'Ospedale Sant'Anna di Torino, per commentare i dati relativi a 3031 donne che, alla data del 30 settembre 2012, hanno dovuto affrontare un aborto all'ospedale torinese.
Eh già, sono “ancora qua: fondamentali protagonisti del cambiamento del paese, centrali per governarlo dopo le elezioni”. A molti potrebbe sembrare una minaccia, comunque è quanto si prefigge l’Udc, che in questa fine settimana, in pompa magna, ha piazzato due colpi: ha battuto sul tempo il tentennante Berlusconi sulla parola Italia nel simbolo; ha messo il cappello per primo sul governo Monti bis dopo le elezioni.
Il 28 e 29 novembre prossimi a Vilnius, capitale della Lituania, vertice dell’Unione Europea con le Repubbliche europee postsovietiche più Azerbagian e Armenia, per trattative su una zona di libero scambio, anche se il bicchiere appare ormai mezzo vuoto, in quanto la Bielorussia non ci sta e soprattutto l’Ucraina di Viktor Yanukovich ha fatto una clamorosa marcia indietro, anche se il premier di Kiev ha annunciato comunque la sua presenza, alla quale ha subito aperto le braccia Catherine Ashton, l’inglese ministro degli esteri (si fa per dire) di Bruxelles e Strasburgo. di Silvio Pergameno
Il via libera definitivo e bipartisan della Camera (483 voti a favore, 8 astensioni e nessun contrario) alla legge di ratifica della Convenzione Onu contro la Tortura, giunto tre settimane dopo l'ok del Senato, mette fine a una situazione di stallo legislativo che in Italia dura da anni. Il Parlamento dovrà adesso approvare un apposito disegno di legge per l'introduzione del reato di tortura nel codice penale e dovrà inoltre disporre l'istituzione di un'apposita Autorità nazionale indipendente per la protezione e la promozione dei diritti umani, necessaria per una applicazione concreta ed efficace della Convenzione.
“Caro segretario, non aver paura di noi, di chi ti dice le cose in faccia; devi aver paura di chi te le dice dietro”. “Il Pd parla del «papello» e delle correnti e non dell’occupazione delle donne”. “Le tasse le pagano solo i soliti noti”. “Mi piacerebbe che l’Europa facesse politica”. “C'è una parte di noi che quando Berlusconi andrà in pensione sarà in crisi perchè ha vissuto solo di antiberlusconismo”. “Se vinco sceglierò ministri più bravi di me”. “Bisogna avere il coraggio di tirare il calcio di rigore e noi ci proveremo”. Questi slogan hanno caratterizzato l’intervento di Matteo Renzi alla Festa Democratica di sabato sera a Firenze.
E poi i giovani della Grande Mela decisero di eseguire il “numero 'visita a sopresa': un po' di vita, qualche risata e una scorpacciata di ultraviolenza”. Il frutto colorato e succoso diventa improvvisamente giocattolo a orologeria caricato di furia pronta a scattare dovunque, in qualsiasi momento, contro chiunque: lontani i tempi di quell'Arancia Meccanica che esplodeva nella Grande Londra di Burgess e Kubrick; vicini, troppo vicini, quelli di una violenza giovanile gratuita e annichilente. di Florence Ursino
Nonostante in Italia esista una legge che consente alle donne di sottoporsi ad un'interruzione volontaria di gravidanza, le abitanti del Lazio hanno grandi difficoltà a poter usufruire di questo loro diritto. La situazione è talmente grave che l'Associazione Luca Coscioni e l'Aied (Associazione Italiana per l'Educazione Demografica) hanno depositato presso la Procura della Repubblica di Roma un esposto sulla violazione di questa legge, la numero 194 del 1978.
Partendo dal n. 108 di Quaderni Radicali, che ha come primo piano la questione giustizia con il titolo emblematico di “InGiustizia”, Paolo Martini, direttore di Radio Radicale conversa con Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale. Il prefisso privativo, così come riporta la introduzione della rivista, esplicita la gravità delle patologie della giustizia.
Intervista di Geppi Rippa a Radio Radicale a cura di Paolo Martini