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05/10/24 ore

Grillo-Casaleggio, due piccioni con una Favia


  • Ermes Antonucci

Una bomba è esplosa all’interno dell’universo grillino e rischia di mandare in pezzi l’intero Movimento a 5 Stelle. Giovanni Favia, consigliere regionale grillino in Emilia-Romagna, in un’intervista alla trasmissione Piazza Pulita, dopo aver elogiato la democrazia e il carattere rivoluzionario del sistema-Grillo, a telecamere spente (pensando di non essere registrato) ha sparato a zero sui vertici del Movimento.

 

Casaleggio – confessa Favia – prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non lo capiscono. Non hanno capito che dietro c’è una mente freddissima, molto acculturata e molto intelligente, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende”.

 

“Il problema è su – ha proseguito Favia - quindi o si levano dai coglioni oppure il movimento gli esploderà in mano. Ma loro stavano già andando in crisi con questo aumento di voti. Come si sono salvati? Con il divieto di andare in tv. Io con Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto. Ho preso anche l’applauso, ma mi è anche costato dire quello che non pensavo”.

 

E’ proprio la direzione autoritaria di Gian Roberto Casaleggio, considerata la vera mente del Movimento, ad essere al centro della denuncia di Favia: “Lui (Beppe Grillo) espellendo Tavolazzi ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in rete in contrapposizione alla gestione Casaleggio. Sulle linee guida e anche sulle iniziative pubbliche che prende il movimento per fare un referendum o non farlo, ha sempre deciso Casaleggio da solo, ha sempre fatto cosi. Se Casaleggio non facesse il padre padrone io il simbolo glielo lascerei anche: adesso in rete non si può più parlare, neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del movimento. Casaleggio controlla dall’alto tutta questa roba. Lui quando qualcosa non va telefona o fa telefonare Grillo”.

 

E infine l’ultima bordata: “Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio è spietato, è vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento, perché io non ci credo alle votazioni online, lui manda chi vuole”.

 

Una testimonianza che non sorprenderà coloro abituati a seguire con senso critico il meccanismo di gestione del blog e del Movimento da parte di Grillo e che nel tempo non hanno potuto evitare di porsi la questione del ruolo svolto da Casaleggio nel sistema. Tuttavia l’autenticità e la sincerità della confessione di una delle principali figure dell’ambiente grillino, Favia, certamente genereranno non pochi turbamenti sia tra i sostenitori che nei vertici del Movimento. E c’è già chi parla di espulsione del consigliere emiliano, una scelta che rappresenterebbe la conferma migliore, anzi, peggiore, ai dubbi lanciati da Favia.


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