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23/03/25 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Distanziamento sociale, telematica e processo penale

La drammatica e perdurante emergenza epidemiologica ha colpito, ineludibilmente, anche il processo penale e le sue regole di ordinario svolgimento. Inevitabile il ricorso a provvedimenti di differimento delle attività (fatte salve specifiche e limitate eccezioni) in ragione della impossibilità di garantire quel distanziamento sociale, incompatibile con l’ordinario corso del lavoro. Un lavoro necessariamente vissuto, nell’espletamento dell’attività,anche nella fisicità dell’incontro e nella condivisione degli spazi di confronto ed interazione. di Fabio Viglione

Covid-19, Italia in bambola

Aspettando il picco, annunciato in un primo momento per il 25 marzo, aprile ci ha regalato il plateau. Ci vorrà quindi più tempo per la discesa, poi si potrà iniziare a pensare al dopo. “Si entrerà nella fase 2 – ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - solo quando gli esperti lo diranno...”. Se non fosse - come ricorda Nassim Nicholas Taleb ne “Il Cigno Nero”, che i cosiddetti esperti hanno in generale un problema: “non sanno ciò che ignorano”, il Covid-19 per l'appunto. Non a caso la conferenza stampa delle 18 di ogni sera ha ormai di vero solo le occhiaie del povero Borrelli della Protezione civile, come dimostra anche l'ultima notizia sul numero dei pazienti guariti che in realtà non sempre sono da considerare guariti... di Antonio Marulo

Coronavirus: una preoccupante incapacità gestionale

Poco più di due mesi fa, quando l’emergenza del virus cinese era ancora tutta da venire, in un articolo del 25 gennaio evidenziavamo fra le criticità del governo a maggioranza PD-5 Stelle tanto il cedimento a “una deriva anti-parlamentare e tecnocratica”, quanto il rischio che avrebbe contribuito ad allargare la faglia divisiva nel Paese rischiando “di allargare il divario fra le due aree dell’Italia” e profilare nuovi scenari secessionistici fra Nord e Sud. di Luigi O. Rintallo

Coronavirus e l’informazione manipolata

L’emergenza causata dalla diffusione del coronavirus ha fatto emergere come l’informazione sia esposta a un uso manipolatorio da parte delle fonti che promanano dai governi e, più in generale, da poteri circoscritti. Innanzi tutto, abbiamo registrato l’eccezionale ritardo da parte del regime cinese a rendere nota l’epidemia in corso a Wuhan; oggi apprendiamo che anche sul numero dei morti non sono forniti dati attendibili: nelle ultime settimane, si conterebbero molti più decessi di quelli dichiarati ufficialmente. di Luigi O. Rintallo

Bloc Notes. Evviva medici e infermieri … ignoti!

“Servono 300 medici come task force Coronavirus per le regioni più colpite”. Circa ottomila (7.220) hanno risposto all'appello per una task force di medici in supporto agli ospedali in affanno per l'emergenza coronavirus.

E poi circa 10.000 (9.448) sono gli infermieri che hanno risposto alla chiamata per 500 che erano, per ora, necessari per collaborare, aiutare, sostituire i loro colleghi che hanno operato e continuano a farlo con grandi rischi e ridotti strumenti di tutela (mascherine, tute, guanti e quant’altro sono necessari per proteggersi negli interventi in prima linea, per aiutare quanti sono stati colpiti dal virus)…

 

- Bloc Notes. Evviva medici e infermieri … ignoti! di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Coronavirus: una terapia intensiva per l'Italia

Nulla sarà più come prima, si ripete da giorni. Tranne, intanto, il modo di agire dell'Unione Europea, che alla fine di questa tragica avventura si candida a diventare la vittima più illustre della pandemia. Chiamati a decidere sul che fare, hic et nunc, i capi di governo europei si sono concessi altro tempo, quando invece non c'è tempo da perdere. di Antonio Marulo