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21/09/23 ore

DIRITTI E LIBERTA'

Referendum Giustizia Giusta 2021: al 5 luglio, presso il Comune di Roma, non si può ancora firmare

Dal 2 luglio 2021 ha avuto ufficialmente inizio la raccolta di firme per i sei referendum sulla giustizia giusta, presentati dai radicali. Nei novanta giorni dalla presentazione dei quesiti referendari vanno raccolte le firme di sostegno, da raccogliere entro il 20 settembre così da poter depositarle presso la Corte di Cassazione entro il termine fissato dalla legge: 30 settembre 2021. Un tempo ristretto, meno di tre mesi, coincidenti col periodo estivo: di conseguenza è importante che la macchina organizzativa e le istituzioni funzionino senza intoppi... (red.)

Anna Mahjar-Barducci: Arabi democratici e liberali, per opporsi all’ipocrisia della finta tolleranza

Vorrei sentire la stessa veemenza nel ribadire che l'Italia è uno "Stato laico" anche quando si parla di Islam e non solo quando si interviene contro l'ingerenza del Vaticano. I media italiani sembravano ben compiaciuti quando l'UCOII ha emesso qualche settimana fa una "fatwa" per condannare i matrimoni forzati, dopo la tragica vicenda di Saman, senza ricordare a questo organismo che viviamo in uno Stato di diritto e che non abbiamo bisogno di opinioni basate sulla Sharia, la legge islamica. Non siamo l'Iran, non siamo una regione dell'ISIS, non siamo la Gaza di Hamas, almeno per ora, perché se nessuno dice niente - sul fatto che stiamo creando un pericoloso precedente accettando le emissioni di fatwe - allora ci stiamo avviando sulla strada per diventare un Paese, in cui le libertà individuali vengono calpestate… di Anna Mahjar-Barducci (Presidente Ass. Arabi Democratici Liberali)

Alla ricerca di una giustizia efficiente. Intervista con l’avv. Fabio Viglione

Sui guasti della giustizia in Italia il dibattito è in corso da tempo, da ben prima dei recenti scandali che stanno contribuendo come non mai al discredito verso una funzione che è senz’altro un pilastro per ogni democrazia. Ne parla in questo intervento l’avvocato Fabio Viglione, evidenziando come la situazione si sia ulteriormente aggravata a seguito del prevalere di impostazioni demagogiche che hanno provocato quasi un’eclisse dello Stato di diritto nel nostro Paese. Rimediare alla deriva del giustizialismo demagogico e alle riforme controproducenti è il primo obbligo di chiunque abbia a cuore un cambiamento che ridia forza e prestigio alla magistratura.

Pakistan. Colazione da Sameera: le feste proibite non avevano raggiunto Abbottabad  

La vicenda della diciottenne di origine pakistana Saman Abbas, il suo tragico destino, la sua orribile fine (il suo corpo ancora non è stato trovato), il raccapricciante coinvolgimento della intera famiglia nell’inquetante assassino, ci descrivono uno scenario che ci mostra un Pakistan, lontano dalla nostra percezione e dalla nostra conoscenza, che si nutre della non conoscenza di quello che accade realmente a cui il circuito dei media del nostro paese ci sottopone. Agenzia Radicale cerca di colmare questo colpevole vuoto raccontando lo stato delle cose, di quel paese e di altri, di popoli e di identità personali, che non vengono nemmeno lontanamente percepite dalla maggior parte degli italiani sottoposti ad una stampa, ma soprattutto ad una televisione, pubblica e privata, che fa dell’occultamento delle notizie il proprio modello privo di deontologia… 

Quello che segue, in quest’opera di documentazione e di illuminazione delle voci di chi si batte per i diritti, in primo luogo dele donne, è un capitolo del libro, sempre di Anna Mahjar-Barducci, Pakistan Express, dal quale traspare che in quel paese, come in molti altri, c’è chi combatte per le proprie libertà individuali, sia pure in un contesto di disagi e di riti arcaici, che condizionano le vita e le speranze del proprio esistere. E questo anche in assenza di attenzione alle loro domande di libertà... (dal libro di Anna Mahjar-Barducci "Pakistan Express")

Contro-manifestazioni di gruppi islamisti in Pakistan in occasione della Giornata internazionale della donna

In tutto il mondo islamico, non solo in Pakistan, sono i religiosi islamici che si sentono più minacciati quando le donne lasciano le loro case ed escono per le strade, i negozi e gli uffici. L'8 marzo 2021, le organizzazioni femminili in Pakistan hanno organizzato manifestazioni in diverse città, come ogni anno in occasione della Giornata internazionale della donna, per portare avanti una carta delle richieste volte a migliorare la vita delle donne. Tuttavia, i gruppi islamisti e le principali organizzazioni religiose hanno pubblicato rapporti ed editoriali e rilasciato dichiarazioni contro le attiviste per i diritti delle donne e hanno tenuto manifestazioni parallele per contrastare la Giornata internazionale della donna... di Tufail Ahmad* (da Memri.org)