Provare a immaginare le conseguenze che potranno avere sulle generazioni future le decisioni che prendiamo oggi. Questo l’obiettivo della Tre Giorni appena conclusasi del XIV Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, dal titolo “Scienza e non violenza, disobbedienza civile e ricerca per nuove libertà”, tenutosi dal 29 settembre al 1 ottobre presso il Molecular Biotechnology Center dell’Università degli Studi di Torino, alla presenza di più di quasi 300 congressisti registrati.
In occasione della quarta riunione del G7 dei ministri della scienza e della tecnologia a Torino, l’UNITO ospiterà il 29 settembre una conferenza organizzata dall’Associazione Luca Coscioni sul “Diritto alla scienza e la libertà di ricerca su sostanze stupefacenti e psicotrope“.
Una delle “leggi da non tradire”, secondo una campagna del quotidiano 'la Repubblica', prima che il Parlamento chiuda i battenti, è quella sulla Cannabis. Il provvedimento approderà giovedì alla Camera per la discussione, privo tuttavia dei connotati più rivoluzionari in tema di legalizzazione.
Correva il 13 settembre del 2013 quando le firme di 67.000 cittadini a sostegno della proposta di legge “Eutanasia legale” dell’Associazione Luca Coscioni. Da allora, in spregio del dettato costituzionale che prevede che “il popolo esercita l’iniziativa delle leggi”, il Parlamento non ha discusso nemmeno 5 minuti di legalizzazione dell’eutanasia. Come se ciò non bastasse...
I volti in primo piano di donne e uomini stranieri che si susseguono suggerendo allo spettatore i pregiudizi più comuni sui migranti; poi il campo piano piano si allarga sulle loro vite quotidiane, rivelando storie di integrazione riuscita e di un’umanità che fa bene alla società e contribuisce al benessere di tutti. È il VIDEO spot della nuova campagna di comunicazione lanciata in questi giorni a sostegno di “Ero straniero – L’umanità che fa bene”: la legge di iniziativa popolare per superare la Bossi-Fini...
La proposta e la legge sembrano cadute in un buco nero. Sta vincendo l'ostruzionismo, nonostante circa il 70% degli italiani chieda a gran voce un progresso sul tema del “fine vita”.
Dopo Calabria, Sicilia e Sardegna, dal 11 al 19 settembre il Partito Radicale e l’Unione delle Camere Penali Italiane organizzano infatti una “Carovana per la Giustizia”che attraverserà tutta la Puglia.
Dopo Calabria e Sicilia la Carovana per la Giustizia del Partito Radicale giunge in Sardegna per restarci fino al 3 settembre. Durante i sette giorni gli esponenti radicali faranno visita ai dieci gli istituti di pena sardi, all’interno dei quali raccoglieranno le firme alla proposta di legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere dei magistrati, promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane che, con l’aiuto dei radicali, ha già raccolto oltre 62000 sottoscrizioni. Inoltre sono previsti eventi pubblici organizzati con i penalisti locali.
I radicali e le carceri, un classico della politica italiana di ferragosto, che i telegiornali hanno sempre messo in evidenza, ma solo perché a corto di notizie mentre il paese intero è in vacanza. Quest'anno però si rischia la "censura", sulla falsa riga di quanto è accaduto nei giorni della Caravona per la Giustizia.
La nave è salpata dal porto di Napoli direzione Palermo dove i carovanieri del Partito Radicale proseguiranno l'iniziativa organizzata insieme all'Unione delle Camere Penali Italiane. Tra gli obiettivi della Carovana oltre alla raccolta firme per la separazione delle carriere tra pm e giudici e le iscrizioni al partito di Marco Pannella, c'è anche quello dell'approvazione dei decreti delegati della riforma dell’Ordinamento Penitenziario.
Una nuova iniziativa del Partito Radicale in compartecipazione con l'Unione Camere Penali Italiane.
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é in uscita il N° 117 di Quaderni Radicali "Meno Parlamentari Meno Democrazia" Anno 43° Speciale Marzo 2020 Sommario |
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