Mappe di un mondo nuovo è il format di dialogo in streaming che la Fondazione Teatro della Toscana inaugura per costruire un “sistema di orientamento” su un mondo che verrà. Giacomo Costa, Alessandro Raveggi, Jacopo Storni, sono gli ospiti di 3 appuntamenti di 45 minuti in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Teatro della Pergola, rispettivamente, il 28 gennaio, il 4 e l’11 febbraio, sempre alle 17...
La mostra di Luca Giordano (1634/ 1705), reduce dal successo parigino, ora si trova finalmente a Napoli, a Capodimonte. Si poteva pensare che questo perfetto esponente del barocco napoletano (se si vuole etichettarlo così) non avrebbe avuto successo a Parigi, che, all'epoca non aveva di certo apprezzato Gian Lorenzo Bernini, (1598/1689), l'altro napoletano che il barocco ce l'aveva nel sangue (materno). Appunto l'esperienza che allora ebbe il Bernini testimonia l'insofferenza verso il naturalismo barocco dell'ambiente parigino dell'epoca, dominata dal razionalismo di Cartesio (1596/1650) e da quello del Colbert (1619/1683), che, Controllore Generale delle Finanze dello Stato, certo con la ragione ci sapeva fare… di Adriana Dragoni
Da quanto si legge negli ultimi giorni, il nuovo Governo sembra non voler rivedere l’abolizione della prescrizione.
Lo ritengo un errore. La giustizia è un servizio e come tale è di tutti. Non è dei magistrati né degli avvocati. L’abolizione della prescrizione non rappresenta un buon servizio nel rapporto tra Stato e cittadino. Ancora di più, se viene immessa all’interno di un sistema già fiaccato proprio dai tempi di definizione dei processi come il nostro. Alla prescrizione non si dovrebbe arrivare perché il processo dovrebbe definirsi in tempi ragionevoli. Eliminarla darà la stura ad un orologio senza lancette.
Intorno alle iniziative del governo sull’autonomia si è sviluppato un dibattito che si nutre però di molte omissioni e di non poche strumentalità. Nel Sud Italia si respira una atmosfera che legge il discorso dell’autonomia come un segno antimeridionalista. Questo, si dice, si riscontra anche nella assenza di informazione su quello che, qualunque sia il giudizio che si voglia dare, si realizza nel Sud del Paese da un punto di vista storico, politico, culturale, strategico. di Adriana Dragoni
Sono 350 i cristiani uccisi nel Sri Lanka, il 21 aprile, la mattina del giorno di Pasqua.Riusciamo appena a parlarne,l’orrore si riflette e moltiplica in altri lividi richiami della storia. È un barocco teatro catoptrico la nostra quotidiana esperienza del tempo. Riusciamo solo a esibire l’dentificazione con il giusto sdegno delle vittime, ma abbiamo dentro di noi, ben dissimulati, angoli bui, inattraversabili, una violenza feroce, vile, che dilazioniamo, trasformiamo, mascheriamo e rendiamo accettabile al vicino. ( … segue>)
Nel governo c’è un ministero che funziona bene. L’unico che porta a casa risultati eccellenti e in tempi rapidi. Un dicastero modello che dà linfa quotidiana all’esecutivo. Ecco: il ministero della Propaganda, seppure non ha un vero e proprio titolare, è il fiore all’occhiello del gabinetto grilloleghista, con un obiettivo prioritario: quello di accrescere il più possibile i consensi da raccogliere poi nelle urne. (da L'Espresso)
Tra una gaffe e l'altra qualcuno ha persino dubitato del suo livello di preparazione culturale. E chi ha esagerato nel giudizio si è preso pure una querela. Sì, perché Alessandro Di Battista – checché ne dicano i tanto soloni del Belpease – è tutt'altro che ignorante...
Ai lati del seggio presidenziale della Camera dei Rappresentanti degli USA campeggiano dal 1789 due grandi fasci littori. Esattamente uguali a quelli che nel 1925 furono posti ai lati del seggio presidenziale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. di Gerardo Mazziotti
Dunque Renzi non ha "mangiato il panettone". Così, questa fine d’anno ci regala un paese in piena crisi politica, le cui dinamiche dipendono sostanzialmente dallo scontro interno al Partito Democratico che ha radici lontane, ben descritte e analizzate, passo dopo passo, da più di un fascicolo di Quaderni Radicali. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in questo numero “natalizio” di Maledetta Politica.
Il problema, se Donald Trump venisse eletto, sarebbe certamente la sua immensa volgarità (l’America ne ha viste tante, ma non ancora un presidente che allude alle dimensioni del suo pene nel corso di un dibattito televisivo). Sarebbe il suo odio patologico nei confronti delle donne (non raccomandò forse, a suo tempo, in una conversazione con l’architetto Philip Johnson riportata dal New York Magazine, di «trattarle come la merda»? E non ha appena detto di considerarle, quando hanno il volto di una giornalista che lo urta, come creature ripugnanti che «perdono sangue da tutte le parti»?). di Bernard-Henri Lévy (Corriere della Sera)
Martedì 24 novembre si è tenuta la conferenza stampa (abbondantemente ignorata da carta stampa e televisioni italiane), promossa dal Partito Radicale “Stato di emergenza? Stato di Diritto!”. A seguito dei tragici fatti di Parigi e delle risposte che stanno venendo, a partire dalla Francia e dalla Russia, in termini di stato di emergenza e lotta al terrorismo con le richieste addirittura di pena di morte.
- Stato di emergenza? Stato di Diritto! conferenza stampa, del Partito Radicale (da Radio Radicale.it)