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20/03/25 ore

TEATRO

La “Doppia identità elevata al superficiale”, intervista a Antonio Rezza e Flavia Mastrella

Lo spettacolo è finito. Dovete farvene una ragione. L’ultima volta è dovuto venire l’esercito per mandarvi via”. Così Antonio Rezza a un pubblico che si spella le mani nella speranza di un’ennesima ripresa dello spettacolo, un ultimo sketch o  almeno una delle sue surreali aggressioni alle malcapitate prime file. Non lo vogliono lasciar andare via. Gli spettatori non sono mai sazi. L’antologia proposta da Antonio Rezza e Flavia Mastrella ai Giardini della Filarmonica di Roma appare come la parodia di una sintesi epistemologica delle sperimentazioni selvagge che hanno contraddistinto la loro ormai lunga carriera. di Camillo Maffia e Gianni Carbotti 

'I giorni del buio', Gabriele Lavia dirige i suoi homeless

Dal 19 al 23 giugno al Teatro Argentina di Roma Gabriele Lavia porta in scena un folto campionario di clochard dalla varietà umana alle prese con immagini di disperazione, scene di miseria e aneliti di speranza, per raccontare la vita di strada attraverso una favola di dolore e dolcezza, 'I giorni del buio'.

“Mi chiedete di parlare …”, (Fallaci/Guerritore a teatro)

Monica Guerritore, significativa interprete del personaggio di Oriana Fallaci in “Mi chiedete di parlare…”, sta riscuotendo notevole successo in uno spettacoloscritto e diretto da lei, avvalendosi di una raccolta di materiali biografici di Emilia Costantini e della collaborazione alla regia di Enrico Zaccheo. di Giovanna D’Arbitrio

“Contemporary Tango”

In scena al Teatro Vascello di Roma fino al 28 aprile 2013, “Contemporary Tango” ci porta nell’atmosfera calda e sensuale di una serata trascorsa in milonga. E proprio come la tradizione insegna gli uomini e le donne siedono in tavoli separati su lati opposti della sala. C’è l’America Latina, nei colori delle sedie. Nel ritmo, nella musica, nel dinamismo degli abbracci intensi. La mente torna allo splendido “Gardenia” di Alain Platel e Frank Van Laecke, mentre i corpi si spogliano, lentamente. Come a privarsi di ciò che contiene, e nasconde, la verità del sentire. di Regina Picozzi

“Anche l’occhio vuole la sua parte”, l'Ambra Jovinelli chiude banalmente il sipario

“Anche l’occhio vuole la sua parte” , vincitore del premio Albatros 2011, conclude la stagione dell’Ambra Jovinelli, che chiude per problemi tecnici e strutturali. Si può dire che abbia chiuso in bellezza? di Chiara Cerini

L’Aterballetto in “Serata Stravinskij”

Il sipario si apre e due file di uomini e donne fanno echeggiare un rumore ondeggiante come i loro corpi. Mentre un ballerino, sui tavoli al centro del palco, viene guidato dal canto stridente del genio di Stravinskij, le figure geometriche sorreggono, e poi contengono, le danzatrici. Seguono i ritmi, la velocità, l’agilità. di Regina Picozzi