Lei è una figura minuta piena di mondi. Esplorati e inesplorabili. Curiosa, mai uguale a se stessa. Attrice e indagatrice dell'umanità che porta in scena. Nel personaggio si perde totalmente, dimenticando sangue e carne. Affida l'anima ad un continuo esplorare la verità – dell'esistenza/personaggio - rannicchiata tra le righe di un testo drammatico. Il palcoscenico d'improvviso si scopre “abbandonato”. di Anna Concetta Consarino
Il Don Chisciotte, accompagnato dalle incantevoli musiche spagnoleggianti di Ludwig Minkus, arriva al Teatro dell’Opera di Roma nel periodo natalizio, inaugurando la nuova stagione di danza 2012-2013 del Teatro Costanzi. di Chiara Cerini
Uno show dove la donna ne fa da padrona indiscussa. A essere portate sul palcoscenico sono le sue manie, follie, fissazioni e ossessioni che non smettono neanche un secondo di essere caricate ironicamente per poter raggiungere in modo efficace anche lo spettatore più clemente. di Chiara Cerini
“...mi basta una finestra socchiusa, un tremore latteo sul pavimento, un filo di luce dalla porta e io so che è arrivata. E la mia vita povera come quella di tutti, all'improvviso si incendia di dolorosa meravigliosa passione... E il mio cuore batte forte perché lei è tornata. La Luna”.
L'appartamento, la vita di moglie e madre. Niente altro al di fuori di questo. L'incapacità di respirare è forte tra le mura domestiche cariche di silenzi, un tempo amore. Di incomprensioni, dove solo pochi anni prima c'era complicità. L'aria è fuori. Lasciare tutto come unica soluzione. Un figlio e il marito. Lui fino ad allora troppo impegnato per capire il dolore che lo circondava. Uomo d'un tratto solo. Padre. di Anna Concetta Consarino
A destra l’insegna luminosa di un caffè; a sinistra l’insegna luminosa di un hotel; qualche tavolino; lontano la proiezione dipinta del grande edificio. La Banca. Quasi subito lo spazio viene riempito dai personaggi della vicenda. di Anna Concetta Consarino