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26/04/24 ore

TEATRO

“Antonio e Cleopatra” uno spettacolo in verticale al Mercadante di Napoli

Un palcoscenico in verticale: uno schermo digitale enorme, tutto grigio, grande come il sipario intero. Vi appaiono e vi  si muovono personaggi dal colore di pietra, di una pietra imbevuta di luce: parlanti sculture marmoree. Monumenti, ricordi imperituri di un antico avvenimento epocale, lo scontro tra Oriente e Occidente. di Adriana Dragoni

'I ragazzi irresistibili' tra realismo e vaudeville americano

E’ un vezzo dell’attore dire di essere tante persone quante i personaggi che interpreta. Ma ne “I ragazzi irresistibili”, in scena a Napoli, al teatro Mercadante, fino al 9 marzo, gli attori, Eros Pagni, Tullio Solenghi, Massimo Cagnina, Marco Avogadro, Mariangeles Torres e Pier Luigi Pasino, davvero sembrano essere nella realtà le persone che interpretano sul palcoscenico. di Adriana Dragoni

'La misteriosa scomparsa di W', il one woman show di Ambra

Se c'era, questa volta, l'auricolare trasmetteva direttamente da un altro mondo. Un mondo complesso, fatto di pezzi di vetro sospesi dove si riflette un'umanità frantumata, timorosa, madre assopita e gravida di ribellione. Un mondo in cui la signorina 'V' galleggia per non precipitare, funambola sulla corda del disincanto, un bastone d'ironia per mantenere l'equilibrio ed arrivare lì, dall'altra parte, a riprendersi i sensi smarriti. di Florence Ursino

Il Compleanno di Baudelaire al San Ferdinando di Napoli

Il racconto inizia il 31 agosto 1867 a Parigi, quando Charles Baudelaire giace in un letto della clinica del Dott. Duval e là riceve la visita di Auguste Poulet Malassis, editore della sua opera “I Fiori del Male”. Il poeta, ormai in fin di vita (all’età di 46 anni), in lunghi, appassionati monologhi rivive le tormentate tappe della sua vita con Auguste che lo ascolta addolorato e rassegnato, interrompendolo solo di tanto in tanto: la morte del padre, il difficile rapporto con la madre Caroline e il suo rigido patrigno, il generale Aupick,  l’irrefrenabile passione per Jeanne Duval (un’affascinante mulatta  con la quale condivise eccessi, droghe di vario genere e malattie veneree), il veto di pubblicazione alle sue opere considerate immorali da una società a lui ostile, una società borghese più impegnata nella corsa al denaro e al commercio che nella difesa della cultura (tendenza da Baudelaire profeticamente vista in espansione nei secoli a venire). di Giovanna D’Arbitrio

Antologia Rezza-Mastrella: dalla frammentazione alla frazione

Si è conclusa domenica 19 gennaio , con un’ultima rappresentazione, l’Antologia Rezza Mastrella al Teatro Vascello: quattro spettacoli (Fotofinish, Bahamuth, 7-14-21-28 e Fratto X) firmati dal duo che ha rivoluzionato il linguaggio della performance teatrale. La celebre coppia conclude i quaranta giorni, dieci per ciascuno spettacolo, con cui ha scelto di celebrare il meglio della sua carriera teatrale.  di Camillo Maffia

Molto rumore per nulla di Giancarlo Sepe: un trionfo degli archetipi sugli stereotipi

La rilettura gitana di “Molto Rumore per Nulla”, dal punto di vista di chi s’interroga sulla sorte della minoranza Rom in un paese che ne viola sistematicamente i diritti, è una doppia vittoria di Giancarlo Sepe. In primis, il ribadimento culturale dell’attualità del linguaggio teatrale e di quello shakespeariano, in modo particolare, trasmesso a un pubblico zeppo di giovani e giovanissimi che ridono e si entusiasmano nel seguire le vicende così vicine alla loro età, benché lontane nel tempo. di Camillo Maffia, Gianni Carbotti