Siamo alle soglie del giubileo e iniziano le manifestazioni culturali per attrarre il movimento turistico che farà di Roma una meta di interesse mondiale. di Giovanni Luricella
Due mostre di disegni totalmente differenti, ma che indirettamente mettono in discussione il mondo della cultura, pertanto da analizzare insieme. Iniziamo però con una domanda. Vi ricordate di Charlie Hebdo? Crediamo che vi ricordate molto bene del drammatico attacco terroristico alla redazione del settimanale satirico francese più noto, per la grande mobilitazione che c’è stata a Parigi per onorare i disegnatori uccisi e per la difesa della libertà di satira e per tutto quello che è avvenuto nel minoritario mondo democratico collocato prevalentemente in un occidente sempre più stritolato da potenze dittatoriali. di Giovanni Lauricella
Esistono dei luoghi particolari, come dei mondi a parte. Si accede a uno di questi, a Napoli, da una strada posta a metà collina. La strada era chiamata Maria Teresa ma poi la chiamarono Vittorio Emanuele Secondo, dal nome del re di Piemonte, che scelse di chiamarsi Secondo anche quando diventò primo re d'Italia. E sulla scelta gli storici hanno chiosato abbastanza. di Adriana Dragoni
Le foto di Dino Ignani sono indubbiamente una documentazione utile per un approfondimento sui poeti italiani di questi ultimi anni, un’accurata ricerca che sapientemente l'artista ha saputo elaborare nel tempo con conoscenze che esulano dallo stretto campo tecnico della fotografia. Un’attività che segue precisi criteri culturali non alla portata di tutti, in un campo molto difficile e irto di spine. di Giovanni Lauricella
Undici opere, tra sculture, installazioni e lavori a parete illustrano "Degrees of Freedom", personale di Emmanuele De Ruvo, curata da Guglielmo Gigliotti, che è la seconda personale presso la Galleria Montoro12 Contemporary Art di Roma. Si direbbe che questo artista abbia una immaginaria soffitta concettuale da dove prende oggetti intesi come brani di vita per scrutarne i segreti meccanismi e per analizzarne il divenire, rivelare il destino insito nella materia, come se fosse un invito rivolto allo spettatore ad andare oltre quello che si vede per vedere testimonianze di vita remote o proiezioni di eventi futuri. di Giovanni Lauricella
Per “Teatri di guerra” espone Pasquale De Antonis (Teramo 1908-Roma 2001, ritratti di militari tedeschi, americani e inglesi realizzati tra il 1943 e il '44 nel suo studio a Piazza di Spagna, a Roma, dove stampava le fotografie che arrivavano clandestinamente dal fronte della resistenza. di Giovanni Lauricella
Da alcuni anni a questa parte si svolge nella capitale della Danimarca il Copenaghen Art Festival, una rassegna annuale che coinvolge artisti prevalentemente danesi, rappresentativi di tutte le arti. Infatti si spazia dall’arte visuale alla musica, dal cinema alla moda. La cosa interessante è che l’evento è dislocato in varie sedi, investendo tutta la città e molti di tali eventi sono anche gratuiti, dimodoché, anche se non sei ben informato, passeggiando per la città, ti trovi sorprendentemente nel bel mezzo di una manifestazione, ad esempio un concerto a cui festosamente partecipano centinaia di persone. di Giovanni Lauricella
Adesso che gallerie e musei si trovano in pausa estiva (non sia mai che fossero più aperti invece, proprio a beneficio di chi è ferie) è forse il momento giusto per fare alcune valutazioni generali sulle attività della stagione passata, analizzandole con meno coinvolgimento emotivo, il che spesso riesce difficile quando si fanno le recensioni per singole mostre. di Giovanni Lauricella
Quest’anno da noi ricorre l’anniversario della prima guerra mondiale, che in più parti è stato celebrato, ma non debitamente e meritatamente, nella città di Roma, almeno per quello che si è visto. Anche se generalizzando molto, non sfugge a questo giudizio nemmeno Teatri di Guerra, la mostra che si sta svolgendo alla inARS Gallery – Libreria Arion Montecitorio (fino al 3 ottobre 2015). di Giovanni Lauricella
Il racconto di un pomeriggio d’estate può contenere anche qualche stimolo di curiosità. Il tutto nasce visitando l’istallazione nei Magazzini Generali del porto di Napoli di Gian Maria Tosatti, un giovane performer. Promotori due galleristi di vaglia, Lia Rumma e Giuseppe Morra. di Adriana Dragoni
Nell’ambito della XX edizione della rassegnaSegni e Forme, a Sabaudia sarà aperta al pubblico, dal 4 al 26 luglio, la Prima Mostra Nazionale del Pastello, presso il Museo EmilioGreco. L’esposizione è curata dall’ associazione PASIT- Pastellisti Italiani, con il contributo di 34 artisti. di Giovanna D’Arbitrio
Quello che ha fatto Giovanni Albanese alla galleria di Pio Monti è un simpatico omaggio a Taddeo Landini: egli infatti esalta la bellezza della fontana del 1588, antistante alla galleria, con la citazione del tema che l’ha resa celebre: le tartarughe per l’appunto, a cui Albanese aggiunge delle lampadine,che vengono tenute accese dall’energia prodotta dalla pedalata su un apposito marchingegno a bicicletta, e ciò per celebrare l’anno dedicato alla luce. di Giovanni Lauricella
Per celebrare i quarantacinque anni di relazioni diplomatiche tra Cina e Italia, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalie organizzata da MARTcon il coordinamento di Paolo De Grandis - PDG Arte Communications, viene proposta una grande mostra dal titolo Beyond Art with Love. di Giovanni Lauricella
Nella galleria Lombardi due artisti, entrambi catanesi, realizzano la loro relazione epistolare tramite disegni di piccolo formato, delle dimensioni della lettera, in una mostra che ne suggella il valore artistico. di Giovanni Lauricella
Un particolare esempio di ready made è l’opera creata da Pio Monti nella sua galleria che ha come affaccio una tra le più affascinanti piazze di Roma, che ha il suo punto di forzanella fontana delle tartarughe di Taddeo Landini, realizzata su probabile progetto di Giacomo della Porta nel 1581 ma conclusa nel 1588. di Giovanni Lauricella
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