«… E poi non rimase nessuno»: l’ultimo verso della filastrocca di Septimus Winner che ispirò l’omonimo giallo di Agatha Christie, ben si attaglia per quello che sta avvenendo in queste settimane al Ministero di Giustiziaguidato da Alfonso Bonafede. Con le dimissioni del capo di gabinetto del ministro, Fulvio Baldi, sono tre i magistrati funzionari che hanno rimesso i loro incarichi presso via Arenula: sei mesi fa Andrea Nocera, capo degli ispettori, lasciò perché indagato a Napoli, mentre Francesco Basentini si è dimesso da direttore del Dap – carica alla quale il ministro l’aveva preferito rispetto al pm Di Matteo, secondo quanto dichiarato da quest’ultimo su La7 al conduttore tv Giletti – dopo che i giudici di sorveglianza hanno mandato ai domiciliari oltre 400 detenuti, essendo mancate soluzioni alternative. di Luigi O. Rintallo
- Di Matteo vs Bonafede lo scontro tra rappresentanti delle istituzioni si consuma in televisione di L. O. R.
A duecento anni dalla nascita di Herman Melville si desidera ricordare il genio americano attraverso il romanzo sicuramente più celebre e celebrato dell’autore: Moby Dick o la balena. Dopo il debutto ai Solisti del teatro e la suggestiva messa in scena sulla spiaggia di Riccione, proprio davanti all’altro grande protagonista del racconto, il mare, BIANCA, di Gianni Guardigli, per la regia di Alessandro Di Murro, con Daniela Giovanetti e Norina Angelini, debutterà al TeatroBasilica mercoledì 6 novembre (ore 21.00).
Alla Galleria Mascherino si può vedere una mostra, molto schierata politicamente, che vuole racchiudere nell’arco di tempo 1960-1990 le implicazioni del’arte con i regimi totalitari. Un argomento che aveva già affrontato con la mostra precedente Combat Art 1968-1978. Una rievocazione di quegli anni ottenuta attraverso i lavori d iTomaso Binga (Bianca Pucciarelli), Franco Angeli, Pablo Echaurren, Mario Schifano, Joe Tilson, Equipo Realidad, Renato Mambor, Fabio Mauri e Giuseppe Tubi. di Giovanni Lauricella
Il delirante aspetto del tempo, sempre già vissuto, lo sguardo rivolto indietro, prigionieri di un presente irraggiungibile, impedito dalla coscienza. Come quando assistiamo alla proiezione di un film, e sappiamo di vedere quello che la macchina da presa ha già visto prima di noi, e stabilito per il nostro sguardo.
Ragionevole durata del processo e presunzione d'innocenza: due principi cardine del diritto sanciti dalla Costituzione sono minati dalla riforma voluta dal governo 5Stelle-Lega a proposito di prescrizione e non solo. In sostanza si vogliono introdurre norme che rischiano di trascinare il malcapitato cittadino - innocente o colpevole che sia - in un "processo eterno", una sorta di "ergastolo processuale" dal quale non ci si libera. Ne hanno parlato ad Agenzia Radicale l'avvocato penalista Fabio Viglione e il Presidente della Camera Penale di Roma, Cesare Placanica, a margine della Manifestazione Nazionale "Contro il Populismo Giustizialista". (VIDEO)
Organizzato dalla Latina Film Commission, con il patrocinio del Comune di Sabaudia, il supporto della Snap e la direzione artistica di Ricky Tognazzi e Simona Izzo, ritorna il Festival della commedia Italiana dal 1° al 7 luglio 2018 a Sabaubia dove saranno proiettate le migliori commedie della passata stagione cinematografica. Olivia Tassara presenterà tanti ospiti di eccezione e introdurrà ogni sera un film nella Piazza del Comune. di Giovanna D’Arbitrio
I giorni di incertezza pre-consultazioni, la nomina dei capigruppo, i populismi a confronto, le cosiddette “aperture di credito” di Matteo Salvini al M5s e i non-populismi attoniti che non sanno da che parte andare. C’è una mappa possibile? Il filosofo Biagio de Giovanni, professore emerito di Filosofia politica all’Orientale di Napoli, ex europarlamentare ed esponente del Pci-Pds-Ds (poi Pd), dice che, “al di là delle dichiarazioni d’intenti”, l’unione dei due populismi Lega-M5s non gli pare “cosa effettiva”: “L’orizzonte è indecifrabile. Intanto c’è la questione Berlusconi: non è così scontato che si approfondisca la guerra interna al centrodestra e si è visto che la presenza di Berlusconi è un problema in sé per i Cinque stelle. di Marianna Rizzini (da Il Foglio)
Ieri si invitavano ironicamete i romani a gonfiare i gommoni, oggi li si implora di non uscire. Cambiano le soluzioni tampone, il problema invece resta intatto: un po' di pioggia e la Capitale d'Italia sembra Venezia.
Ed ecco che mi son venuti in mente dei cartelloni di tanto tempo fa. Avevano bei colori: tanto verde, soprattutto, per indicare il grande parco naturalistico e i giardini che sarebbero sorti nella Bagnoli rinata. Era il 1994 ed era l'epoca della “Variante”, quella del piano urbanistico targato Vezio De Lucia. I cartelloni illustravano questo piano. di Adriana Dragoni
Le maggiori testate giornalistiche, dirette interessate, ne stanno parlano poco (ma anche quelle in teoria non interessate). Nessuno prende posizione precisa, nessuno si sbilancia in valutazioni azzardate. Finora prudenza massima o addirittura imbarazzato silenzio, sul passaggio al gruppo Espresso-Repubblica della storica testata di casa Agnelli e il Secolo XIX che sancisce l’uscita di FCA/Fiat dalle beghe dei media nazionali, anche con la programmata cessione delle quote di maggioranza in Rcs-Corriere della Sera, nel frattempo in crisi finanziaria profonda. In attesa di maggiori dettagli e prossimi sviluppi, la vicenda offre già a caldo notevoli spunti di riflessione tra politica, salotti “buoni” e presunta libertà di stampa. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.
Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma il 17, 18 e 19 aprile 2015prende atto di quanto denunciato nella sua relazione dalla Segretaria del Movimento riguardo alle condizioni di illegalità in cui continua a versare (nonostante la diminuzione della popolazione detenuta) il sistema penitenziario italiano e l’amministrazione della giustizia civile, penale e amministrativa con il carico paralizzante e anticostituzionale di oltre 10 milioni di procedimenti pendenti;