Gianni Amelio nel suo film Hammamet rilegge, dal suo punto di vista, il profilo di Bettino Craxi negli ultimi sei mesi della sua vita. Come si poteva immaginare il lavoro ha portato a una nuova attenzione sulla sua vicenda, che poi è quella di una pagina determinante della storia dell’Italia repubblicana. É evidente che il film tratteggia il suo aspetto umano in quella parte tragica della sua esistenza. Della questione politica però non si parla e i commenti politici che ci sono stati in questi giorni sono apparsi decisamente poco chiarificatori di quella pagina politica e degli scontri che la determinarono. Avevamo annunciato nostri contributi per sviluppare una riflessione a venti anni dalla sua morte, avvenuta appunto ad Hammamet. Dopo la introduzione di Luigi O. Rintallo a una conversazione che Giuseppe Rippa ebbe con Massimo Pini sul suo libro libro “Vita da leader.La biografia di Craxi” (Mondadori), di seguito pubblichiamo quella stessa conversazione. Questi articoli sono sul n.99 di Quaderni Radicali del novembre/dicembre 2006.
La prima non è venuta tanto bene. Farsi fotografare mentre si viaggia in autobus da Roma Termini ai palazzi del potere, oltre che banale propaganda, è stato maldestro e si è rivelato un boomerang.
Il vento dei media gonfia ancor più le vele grilline. Dal 5 marzo il cosiddetto "senso di responsabilità" sembra aver colto tutti, alterando anche il senso della misura. In particolare, la misura del pudore che, com'è noto, è poco percepibile nel mondo dell'informazione. Così, i 5 Stelle non fanno più paura, le riserve su competenza e incapacità sembrano cadute, la sedicente democrazia di Rousseau e l'oscuro ruolo della Casaleggio e Associati non costituiscono più un problema, il contraddittorio programma di governo non è poi tanto malvagio... Luigi Di Maio, definita persona simapatica e perbene da Lucia Annunziata, viene in questi giorni definitivamente "sdoganato" come figura quasi rassicurante dai maestri del pensiero che vanno per la maggiore su giornali e nei talk tv, che in modo felpato e alla spicciolata, quando non salgono, seguono a ruota e spingono il carro vincente. Ne discute Geppi Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.
Questa fine settimana si chiude la mobilitazione nazionale condotta dall’Associazione Luca Coscioni nel corso degli ultimi 15 giorni con 62 eventi su tutto il territorio nazionale. A Milano, Bologna, Firenze e Foggia il momento clou, con la prova generale di Biotestamento, in cui i notai autenticano le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) delle persone che ne fanno richiesta.
Il Presidente della Repubblica ha reso testimonianza per il processo stato–mafia; si era raccomandato per la trasparenza della sua deposizione (il file è stato subito consegnato al traduttore), ma le notizie sono trapelate lo stesso e Repubblica ha espressamente riferito che le risposte di Napolitano di cui essa riferisce sono state ricostruite attraverso i racconti di tre diverse fonti, che hanno assistito all’audizione. di Silvio Pergameno
Premessa: le cosiddette parti sociali (Triplice sindacale e Confindustria in primis) sono state tra le principali co-responsabili della formazione dei mali che affliggono il sistema-paese così com’è oggi; altresì, non è un mistero che le stesse restino uno degli ostacoli (chissà quanto insormontabile) alle riforme di cui necessita l’Italia, in qualità di fieri rappresentanti di quel blocco conservatore che si maschera di falso riformismo. di Antonio Marulo
Per Anthony Lake, direttore esecutivo dell’Unicef, sono un milione i bambini costretti a fuggire dalla Siria, strappati alle loro case, spesso alle famiglie, obbligati ad affrontare indicibili orrori. di Giovanna D’Arbitrio
Loro si chiamano Lads Who Lunch. A molti il nome suonerà nuovo, ma in realtà questo quartetto formatosi alla periferia di Roma ha già ricevuto riconoscimenti in suolo italico (hanno vinto l'edizione 2009 di "Rock targato Italia") e ha varcato i confini nazionali per esibirsi anche sui palchi d'Oltralpe. Ora lanciano il loro primo album, “Talk”, avvalendosi di una prestigiosa collaborazione... di Silvia Soligon
Primus inter pares. Sarà probabilmente questo l'urlo di battaglia del sindaco capitolino Alemanno ogni qual volta sveste i panni di homo politicus per precipitarsi a salvare da incurie varie e calamità naturali la sua amata Roma. di Florence Ursino
Presentato in anteprima mondiale alla 81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Maria, di Pablo Larraín. ripercorre gli ultimi anni di vita di Maria Callas (Angelina Jolie).Il film ha già ottenuto molti riconoscimenti: Golden Globe-Candidatura per la miglior attrice in un film drammatico ad Angelina Jolie. – Critics' Choice Awards-Candidatura per la migliore attrice a Angelina Jolie-Candidatura per i migliori costumi a Massimo Cantini Parrini… di Giovanna D’Arbitrio
Se l’esito della guerra scatenata da Hamas contro Israele, anche dopo la morte di Yahya Sinwar, il capo militare del gruppo terroristico e ideatore del pogrom del 7 ottobre 2023 in cui furono assassinati più di 1mille e 200cento israeliani, di diversa religione e provenienti da nazionalità diverse, se l’esito dicevamo appare ancora incerto nel suo drammatico sviluppo… Sui fronti della guerra quello libanese ha una più diretta definizione dello scontro di sempre tra l’Iran degli Ayatollah e lo Stato ebraico. Questo chiama in causa l’Onu e la sua missione Unifil… l compito della missione Unifil era mantenere la pace nella zona e invece ha permesso a Hezbollah di costruire un vasto e micidiale arsenale militare a pochi metri dagli insediamento Onu-Unifil, rivelando una assoluta inefficacia della sua azione… La conversazione di Francesco Sisci con Giuseppe Rippa approfondisce proprio la vicenda dell’imprescindibilità dell’ONU, l’assenza di azione dell’Unifil rispetto agli obiettivi, il fatto di ritrovarsi in una terra di nessuno diplomatica rischiosissima che rivela la mancanza di consenso culturale della Nazioni Unite…
- Unifil: l’imprescindibile ONU senza prospettive. Conversazione di Francesco Sisci con Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)