Puntuale, con l’anno nuovo, è ricominciata la campagna per l'introduzione del reato di plagio, per la verità non senza una certa dose di malinconia, con meno entusiasmo rispetto al passato e sempre meno testate editoriali pronte a correre al richiamo di un pericolo smentito da trent’anni di verità processuale. Esempio, l’8 gennaio su "L’Espresso" abbiamo letto un articolo che accompagnava, inevitabilmente, l’allarme crescente rappresentato dalle non meglio identificate "sette" nel nostro Paese con la solita propaganda per l’approvazione del DDL 190, che prevede l’introduzione del reato di "manipolazione mentale", ovvero di plagio. di Camillo Maffia
A distrarci dagli episodi di Parigi che sembravano averci fatto uscire dai nostri "selfie" quotidiani, al punto che le bacheche dei social network hanno iniziato a riempirsi di matite colorate e parole come "Islam", "jihad", "servizi segreti", "libertà di informazione", è bastata una nuova app per smartphone, che permette di girare video-selfie in playback e il cui motto è «il modo divertente di comunicare». di Piera Scognamiglio
Il laboratorio di solidarietà guidato da Fra Giacomo Dalla Torre unisce laici e credenti in progetti di assistenza ad anziani, ‘signori malati’ e persone sole. di Lucia Siniscalchi
Caratterizza sempre di più la città di Roma l’uscita notturna in massa di una discreta quantità di gente assetata di divertimento, un fenomeno iniziato negli anni Ottanta, anni spensierati dell’edonismo reaganiano, che veniva preso in giro dallo spettacolo televisivo di Renzo Arbore, "Indietro tutta" che continuava il precedente " Quelli della notte". di Giovanni Lauricella
83 vigili su 100 a Roma non rispondono alla chiamata straordinaria nella notte di San Silvestro... et voilà, la polemica di capodanno – con tanto di strumentalizzazioni di prammatica – è servita. di Antonio Marulo
Per il comune di Worms, la cittadina tedesca in qui 500 anni fa "Martin Lutero" si rifiuto di ritrattare le sue tesi, è meglio evitare il "rischio" di disturbare dei clienti potenziali del mercato di Natale, piuttosto che sentire un sacerdote che parla di brani del Vangelo, riguardante i primi giorni della vita di Gesù’. di Alessandro Frezzato