“Se un obbligo ci fosse, sarebbe quello della memoria, e noi abbiamo la memoria corta” scriveva Camus. Così, mentre Renzi approfitta dell'onda d'urto a 5 stelle, Bersani tentenna e Grillo vomita a ogni 'tweet sospinto' tutto il suo disprezzo per un 'fu' governo di ladri e corrotti, l'italica coscienza si affretta a recuperare quella volontà, espressa due decenni fa e subito dimenticata, resuscitata oggi dal pifferaio magico al rivoluzionario suon di 'aboliamo il finanziamento pubblico ai partiti'.
- Rimborsi elettorali, lasci o raddoppi? di Silvio Pergameno
La gravità di una tendenza ormai classica all’interno del centrosinistra è quella di provare a colmare il proprio vuoto programmatico attraverso la formazione di alleanze tanto improduttive quanto precarie. Fondate, quindi, più su una spartizione di cariche ed uffici – nella miglior consuetudine partitocratica – che sulla condivisione di reali contenuti politici. di Ermes Antonucci
“Casaleggio come sempre ci ha confermato che il ruolo dello staff è quello di dare un indirizzo politico che i nuovi eletti avranno la responsabilità di trasformare in decisioni e iniziative”. Queste parole, pronunciate una settimana fa da Alessio Tacconi, neoeletto del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione estera europea, stanno generando non poche polemiche all’interno dell’ambiente grillino.
Una delle notizie che ha avuto maggior risalto negli ultimi giorni arriva da Parma: Iren, la società multiutility che gestisce il nuovo inceneritore di Uguzzolo, ha comunicato il via libera agli impianti che presumibilmente andranno a regime entro due/tre di mesi.
Secondo quanto riportato oggi da La Stampa, su vari media online americani legati alla comunità ebraica starebbe scattando l’allarme per le posizioni di Beppe Grillo e il suo Movimento 5 Stelle, ritenute anti-israeliane e in certi casi antisemite. Il sito conservatore American Thinker, riprendendo un’intervista che l’ex comico rilasciò nel giugno dell’anno scorso al giornale Yedioth Ahronoth, ha addirittura paragonato il risultato ottenuto da Grillo a quello di Mussolini nel 1922.
24 febbraio. Luigi de Magistris ha una visione e decide di condividerla con i suoi seguaci così twittando: “Da visionario penso che la fase più avanzata della democrazia sia l'anarchia, sogno comunità che si autogestiscano senza poteri, solo amore!”. È la domenica elettorale e forse il sindaco di Napoli guarda già lì, dove spira forte il vento da tsunami, fiutando il fallimento della sua Rivoluzione Civile.
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