Eppure bisogna comprenderli. Non è facile far ingoiare la pillola alle masse del vaffa day; ed è complicato spiegare che ci si è seduti al tavolo con dei “miserabili con cui non vogliamo averci a che fare” (cit. Di Battista)...
C'era una volta la politica degli annunci di Matteo Renzi. Chi può dimenticarla: tutta slide e distintivo. Si decantavano in questo modo provvedimenti che non avevano nemmeno visto il tavolo di Palazzo Chigi. Eppure se ne dava conto come se fossero cosa fatta e certa, magari già fruttuosa. Con le dovute differenze, qualcosa di simile accade con Virginia Raggi, in preda a un comprensibile bisogno di dare la sensazione che qualcosa accade finalmente, dopo quasi un anno di immobilismo incompetente.
Nessuno si faceva illusioni. Il richiamo alla legge elettorale in vigore in Germania resta una semplificazione, perché poi, si sa, il diavolo si nasconde sempre nei dettagli. E la nuova proposta figlia dell'inciucio RenGrilSconi ne ha abbastanza per connotare i caratteri nazionali all'insegna del "primum comandare".
25 anni fa la strage di Capaci. Il 23 maggio 1992, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo Palermo il tremendo attentato. Vittime il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. Quaderni Radicali pubblicò, in un suo libro-supplemento pochi mesi dopo quell’orrendo massacro, quasi tutti gli interventi che Falcone pronunciò, nei due anni prima della morte, in convegni e interviste, più interventi di giornalisti, scrittori, magistrati e altri ancora che erano intervenuti sugli ultimi tormentati anni della vita del magistrato antimafia. Erano anni terribili, Falcone fu accusato dai “campioni dell’antimafia” di essere un cavallo di Troia della classe politica per controllare, legare le mani ai magistrati. Ecco cosa dicevano questi “campioni” dell’antimafia militante. Oggi tutti piangono Giovanni Falcone e con lui le altre vittime della strage… e nessuno ricorda quello stato di cose che si era venuto a creare…
Quando si parla di legge elettorale, a Matteo Renzi si “riapre una ferita”, perché aveva "immaginato un sistema molto più semplice con il ballottaggio, come fanno i francesi”, che il giorno dopo il voto sanno chi governa. Il concetto semplice semplice lo ha ribadito anche al target nazional-popolare, da pranzo della domenica, dell'Arena di Giletti, ripetendo un mantra di questi giorni di rinascita personale post-primarie, basato sul forzato accostamento del sistema elettorale in vigore in Francia al pasticcio partorito con l'Italicum.
Domenica 7 maggio pare che ricorra la Giornata mondiale della risata, per i suoi effetti benefici sull’organismo umano. È probabile non sia inclusa nella ricorrenza la versione amara del sorriso che suscita, per esempio, la vicenda sulla legittima difesa, intorno alla quale ci si accapiglia in queste ore, in particolar modo a proposito della possibilità o meno di difendersi reagendo solo al chiaro di luna.
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é uscito il N° 119 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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è uscito il libro Edizioni Quaderni Radicali ‘La giustizia nello Stato Città del Vaticano e il caso Becciu - Atti del Forum di Quaderni Radicali’ |
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è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
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è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |