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22/10/24 ore

CINEMA

Cannes 2013. Tra biopic e saghe familiari è Polanski, con la sua Formula 1, a vincere la prima manche di questo Festival

Nel Greenwich Village del '61, poco prima dell’inizio dell’epopea Dylaniana, si aggirava, chitarra a tracolla legata con lo spago, un folk singer di sicuro talento, un certo Llewyn Davis. Il quale non ebbe pero’ altrettanto successo di Bob ed é anche di questo che tratta il film dei Coen, che  racconta la settimana cruciale della vita di quello che oggi chiameremmo un perdente,per quanto di gran qualità, come pretesto  per raccontare  un'epoca. di Vincenzo Basile

 

A Cannes 2013 i primi cento anni del Cinema Indiano di V.B.

Cannes 2013. Si fa presto a dire "scandalo”! L'amaro Ozon di Jeune et Jolie e il Miele della Golino di V.B.

'Qualcuno da amare', solitudine e disperazione nella Tokyo contemporanea

Abbas Kiarostami (fra i suoi film più celebri 'Copia conforme', 2010), eclettica figura di uomo di cultura e cineasta affermato, iraniano, mi è stato definito da un amico competente che ha facilità nel sentenziare icasticamente "regista presuntuoso per cinefili masochisti". Capisco quel che intende dire.

Cannes 2013. Si fa presto a dire "scandalo”! L'amaro Ozon di Jeune et Jolie e il Miele della Golino

Estate.

Una qualsiasi spiaggia francese sul mediterraneo.

Isabelle sta per compiere 17 anni e decide di diventare donna con l'aiuto di un coetaneo di cui però non sembra essere particolarmente coinvolta. Risultato le cose non vanno come lei sognava ma nemmeno producono un trauma indelebile. di Vincenzo Basile

A Cannes 2013 i primi cento anni del Cinema Indiano

E a festeggiare l’emblematico anniversario, già annunciato l’altr’anno a Goa durante il Festival Internazionale del Cinema Indiano, è stato invitato, in occasione della sua distribuzione, Bombay Talkies: l’opera che riunisce quattro cortometraggi firmati dai suoi maggiori registi. di Vincenzo Basile

La libertà di scelta e la scelta di "Miele"

Esce nelle sale il 1° maggio "Miele", il film dell'esordio alla regia di Valeria Golino. Tratto da un romanzo di Mauro Covacich, racconta la storia di una donna (Jasmine Trinca) che, dietro compenso, accompagna i malati terminali che glielo chiedono verso la "dolce morte", da cui il suo nome in codice. Dopo "Bella addormentata" di Marco Bellocchio, è il secondo film italiano, in un solo anno, che affronta il tema dell'eutanasia. Segno che anche la cultura, oltre all'opinione pubblica, vuole confrontarsi su problematiche cosiddette "sensibili" come questa. Ne abbiamo parlato con Francesca Marciano, scrittrice e sceneggiatrice (con Valia Santella) di "Miele". di Paolo Izzo

'Nella casa: tra cinema e scrittura, suspense e finzione

Lo scrittore è un ladro di emozioni. Se lo incontrate per strada, potreste non saperlo. E perciò, confidando nella sua aria quasi indifferente e nella sua capacità di ascolto, finireste per raccontargli la vostra vita e per farlo insinuare nelle vostre sensazioni come un ospite inatteso.