Le eleganti attrici e gli attori alla moda che sul red carpet veneziano recitano con “il volantino a ventaglio” il logoro copione di quella farsa tragica del boicottaggio del cinema israeliano genialmente definito da Andrea Minuz “From the river to Laguna”, non sanno niente, e la loro ignoranza è pari solo alla loro prosopopea... di Pierluigi Battista (da Huffington post Italia)
Peculiare di questo allestimento la fragile personalità dei protagonisti della storia, posti di fronte all’angoscioso dilemma morale: a chi essere fedeli? Al loro paese, alle loro famiglie o al loro amore? La vicenda si svolge in un contesto di guerra che di volta in volta invade la scena rinviandola al reale. Del resto come evitarlo anche volendolo? È solo l’inizio di un percorso di rimandi tra realtà e sua rappresentazione, passato e presente, quì e l’altrove, passione e calcolo egotico, tra l’esistente e il suo doppio, in qualsiasi modalità possa esso declinare e dipanarsi… di Vincenzo Basile Polgár
Gabriele Lavia affronta le favole di Oscar Wilde, una lettura come solo un grande maestro del teatro può presentare a un pubblico che è rimasto lontano dalle sale. La grande voglia di teatro e di partecipazione riporta l’attenzione degli spettatori all’attenzione al presente, attraverso la genialità di Wilde…
La recente raccolta firme per escludere Israele dalla prossima Biennale di Venezia ripropone vecchie questioni ormai dimenticate, a consolazione dei passatisti siamo tornati alla guerra fredda quando all'Unione Sovietica stava stretto il trattato di Yalta… di Giovanni Lauricella
Ho ricevuto il nuovo album - termine forse retrò, ma molto più adatto di altri - di un giovane autore: Domenico Quaceci, Ascendant il titolo. D’impatto noto la copertina: un richiamo alla mia memoria, suggestioni da Pink Floyd. Lo ascolto e mi ritrovo catapultato in un’atmosfera confortevole, ma non sempre confortante. La musica strumentale per solo pianoforte non è un genere che ascolto sovente, ma questo mi colpisce. Fra le note che si inseguono in melodie sempre limpide, anche nei momenti tormentati, riesco a cogliere frammenti di emozioni che si ricompongono durante l’ascolto… di Antonello Anzani
Napoli resta nella memoria di chi, anche fuggevolmente, l'ha conosciuta come una vorticosa stella. (… CONTINUA>>>)
Nel palinsesto culturale della cinematografia del nostro tempo un ruolo di riferimento lo rivestono le serie tv, fra queste, la Casa di Carta e Squid Game raccolgono oltre che consensi e plausi una folta schiera di imitazioni e rappresentazioni di varia natura. In questo entusiasmo generale un ruolo centrale è rivestito dalle "maschere e dalle divise", le quali, assunte come simboli e icone di identità e uguaglianza sociale rappresentano, al contrario - secondo una personale visione -, una distorsione e mistificazione culturale della realtà, la quale, lungi da simili egualitá, pone in essere la disuguaglianza come elemento divisorio e distintivo. La stessa realtà pone in evidenza quanto il sistema così raccontato sia una vuota cornice di appartenenza identitaria ma è altresì una necessitante coabitazione di esigenze e affinità differenti… di Maurizio Musu
La vicenda del cantante Fedez ha tenuto la scena per due giorni e oltre, su giornali, televisione, web, radio, finendo per far accantonare tutti gli altri temi che l’agenda politica, istituzionale, sanitaria, sociale sta vivendo. Pandemia, Recovery, Giustizia (con il caso Palamara e quello più recente Amara) sono scivolati in secondo piano per qualche giorno. È un paradosso che ha le sue ragioni nel modello deontologico e culturale del nostro sistema informativo, in particolare del mezzo, quello televisivo, che occupa lo spazio più consistente nel processo di comunicazione dopo la quasi morte della carta stampata e il carattere di traino che ha sulla rete nel bailamme di contributi spesso alterati dei frequentatori dei social network. Di questo discute Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, sollecitato come di consueto da Antonio Marulo, nella rubrica Maledetta Politica.
- Maledetta Politica. Rai e politica, una professione di Fedez (Agenzia Radicale Video)
Il politologo Giorgio Galli è morto ieri a Camogli. Il suo testo del 1966, Il bipartitismo imperfetto, fornì la definizione del sistema politico italiano imperniato sui due partiti di massa della DC e del PCI…
- Potere e informazione: come si comanda il mondo. Conversazione con Giorgio Galli (Agenzia Radicale)
Per restituire al mittente le critiche europee alla politica repressiva nel Kurdistan turco – per esempio la recente destituzione di tre sindaci curdi del l’HDP, il Partito Democratico dei Popoli - il ministro dell'Interno turco Suleyman Soylu ha argomentato così: noi facciamo con i curdi né più né meno di quello che la Spagna fa con i catalani, con la sola differenza che la Spagna ha tutta la comprensione e tutto il sostegno dell’Unione europea. Non solo. I dodici accusati e processati per attentato all’ordine costituzionale, sedizione e ribellione sono nonviolenti, mentre i curdi nonviolenti non sono. di Enrico Rufi
Al governo del cambiamento piacciono le cose complicate: sarà per un caso o per il gusto di forzare la mano a proposito di stato di diritto e violazione delle leggi in vigore. Accade così che la nomina di Paolo Savona alla presidenza della Consob faccia discutere e rimanga in bilico per tutta una serie di motivi che gli azzeccagarbugli di Palazzo Chigi intenderebbero aggirare.