Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

25/04/24 ore

Youporn, italiani popolo di santi, poeti e...'navigatori'


  • Florence Ursino

Cosa fare a conclusione di una entusiasmante serata social, condita da piccanti cinguettii, facebookiane sbirciatine ed eccitanti Ruzzlate sul divano? La risposta è, inequivocabilmente, una: Youporn.

 

Stando ai dati diffusi la scorsa settimana proprio dal sito leader dell'hard free (che pare abbia totalizzato solo nel 2012 4,85 miliardi di visite), gli italiani starebbero scalando sempre più velocemente la sacra montagna virtuale della pornografia.

 

Per il momento in vetta rimangono ben piantate le bandiere di Stati Uniti (un miliardo di clic all'anno), Germania (575 e rotti milioni) e Francia (400 milioni circa) ma il Belpaese si assesta su un dignitoso quarto posto, con 7,54 pagine per utente, 9 minuti in media davanti al video e ben 391.474.719 visite.

 

Una gran bella medaglia di legno, insomma, che l'Italia del bunga bunga forse non avrebbe mai conquistato senza il valoroso ed ero(t)ico contributo di due dellesue più importanti roccaforti: Milano e Roma. Le due metropoli, sempre secondo la graduatoria stilata da Youporn, pare infatti siano le prime città al mondo in cui si guardano più filmati porno, seguite a ruota da Parigi, Londra, Berlino, Atene, New York, Monaco di Baviera e Città del Messico.

 

Dimenticate le stelle brillarelle e il friccico de luna capitolini o la stranezza di sentirsi innamorati o romantici sotto la bella madunnina, milanesi e romani hanno insomma deciso di dare una mano allo Stivale nel suo affannoso tentativo di liberarsi di quella antiquata etichetta che bollava la povera Italia come terra di 'poeti, santi e navigatori'.

 

Eliminati i primi, calendarizzati i secondi, anche i terzi hanno dovuto guardare in faccia la modernità. Da lì, poi, a far cascare gli occhi un po' più in giù è bastato un attimo. Clic.


Aggiungi commento