Nell’antico Palazzo Santa Chiara espone l’artista statunitense Edward Evans, presentato da Carla Mazzoni, curatrice della mostra e del catalogo insieme a G. Bianconi. Quadri astratti i cui giochi di superficie ricordano molto quelli di una carta stropicciata che ha nelle increspature una moltiplicazione infinita di piccole angolature che rimandano a un andamento molteplice quanto tortuoso. di Giovanni Lauricella
La disciplina sull’utilizzo dei captatori informatici, cosiddetti trojan, credo meriti qualche approfondimento maggiore. Soprattutto alla luce della recente estensione nel loro impiego ben oltre i reati di criminalità organizzata e terrorismo. Delitti, questi ultimi, di rilevante allarme sociale che minano le fondamenta dello stato democratico e si propongono di sottometterlo, di soverchiarlo... di Fabio Viglione
Nel ritratto di Alessando de’ Medici, di Pontormo, 1550, il giovane duca è raffigurato mentre su un piccolo foglio, “con uno stile in mano”, disegna la testa di una donna. Ritratto che “donò poi esso duca Alessandro a Taddea Malespina, sorella della Marchesa di Massa” (dice il Vasari). Probabilmente, Pontormo ha inciso nei segni del piccolo foglio il profilo di Taddea, mettendo in scena il desiderio di Alessandro. (... segue >)
Mercoledì 14 novembre 2018 al Senato - Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro Piazza Capranica, 72 – Roma, si è tenuata la presentazione del libro “l’altro Radicale - essere liberali senza aggettivi” (Guida editori) di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo. Sono intervenuti: Alfonso Andria, Giuseppe Gargani, Silvio Pergameno. Ha introdotto e moderato Luigi O. Rintallo. Webmaster: Roberto Granese. Era presente l’autore.
- Audiovideo della presentazione al Senato de “L’altro Radicale ”(da Radio Radicale)
Superare la Fornero, come nelle ipotesi allo studio sulla ormai famosa Quota 100, tende a favorire i lavoratori anziani con carriere contributive continue a scapito di lavoratori ancora più anziani, ma con carriere lavorative spesso interrotte (come le donne). Ma soprattutto lascia il conto da pagare alle generazioni future. Il perché in questo articolo del Il Sole24ore, che riproponiamo nella nostra rassegna web.
Si stenta a credere che tra le tante cose belle che ci potrebbe regalare un governo a 5 Stelle ci sia anche – tenetevi forte - “la rivoluzione liberale”. Eppure così pare. Almeno a voler dar credito alle parole di Luigi Di Maio (altro che Silvio Berlusconi, che promise e non mantenne).
“Non era mai successo”, “Queste cose da noi non si sono mai sentite”, “. È impossibile che sia stato un rom”. Le frasi che si sono rincorse in questi giorni all'interno della comunità in seguito all'orrore del rogo di Centocelle non cessano di cadere come una pioggia crescente su un piccolo mondo abbattuto e triste, che si avvolge, nel tentativo di ripararsi, nella memoria di una tradizione che sta attraversando un mutamento frutto del veleno della corruzione che permea ormai i gangli della società romana tutta e come tale non può non serrare nella morsa dei suoi artigli, lacerandole con furia maggiore, le realtà più marginali, povere, abbandonate. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
In questo autunno caldo che ci porterà al referendum del 4 dicembre, lo scontro sulla legge elettorale è destinato a tenere banco, intrecciandosi con i temi della riforma costituzione. Smarrita la verve uninominale – anche da parte di chi si fece per anni fiero promotore del sistema “secco” all’americana – ai numerosi nostalgici del Proporzionale si contrappongono i fautori del doppio turno di coalizione, in luogo di un sistema – l’Italicum – rimasto senza padri e anche per questo destinato in un modo o nell’altro a morire sul nascere, dopo essere stato concepito su misura della quota 40%, ottenuta da Renzi alle ultime elezioni europee. Comunque vada, non è da escludere l’ennesimo papocchio di regime, in linea con certe logiche consolidate ben sintetizzate in un noto slogan di Mino Maccari: “in virtù di nuove leggi/ chi perde voti acquista seggi”.
Ne parla Giuseppe Rippa con Antonio Marulo in questa puntata di Maledetta Politica.
Con gli attacchi terroristici di Parigi e tutto ciò che ne sta derivando, riemergono nel dibattito politico e non antiche questioni relative alla guerra e alla violenza come mezzo di risoluzione dei conflitti, talvolta facendo confusione fra i concetti di pacifismo e nonviolenza, che in realtà hanno poco o nulla in comune contrapponendosi. Riteniamo per questo utile riproporre un contributo del direttore Giuseppe Rippa, apparso in apertura del numero 104 di Quaderni Radicali - dicembre 2009.
Il tribunale di Reggia Emilia ha accolto il ricorso contro le espulsione dall’Italia di un transessuale brasiliano che, dopo aver sposato 6 anni fa una donna italiana, ha voluto diventare donna attraverso una rettificazione del sesso, pur restando agli atti dell’anagrafe registrato ancora come maschio.
Presentato al Festival di Cannes nel 2023, Perfect Days, di Wim Wenders, non solo ha ottenuto il Premio della Giuria Ecumenica e il Prix d'interprétation masculine all’attore protagonista Kōji Yakusho, ma è stato anche selezionato per competere all’Oscar 2024 Oscar come miglior film in lingua straniera… di Giovanna D’Arbitrio