Giovanni Falcone è stato molto critico sulle degenerazioni del sistema giudiziario e sulla deriva corporativa della magistratura. Proprio per questo fu isolato dai colleghi. Ecco alcuni dei suoi interventi, che riguardano proprio i temi dei referendum ...
Quando Augusto Del Noce coniò l’espressione “partito radicale di massa”, riferendosi alle metamorfosi intervenute su cattolici e comunisti affratellati dalle loro crisi ideali, seguite al Concilio Vaticano II e alla destalinizzazione del XX congresso del PCUS, non immaginava che essa sarebbe poi diventata un refrain della pubblicistica politica nel XXI secolo. E nemmeno si poteva prevedere che la definizione, in uso soprattutto presso i saggisti di destra per indicare la nuova natura del progressismo nostrano irretito dal politically correct, coincidente in gran parte con quel PD che del cattocomunismo è l’erede, venisse fatta propria dalla dirigenza di quello stesso partito sforzandosi anzi di avvalorarla e confermarla. di Luigi O. Rintallo
La Fondazione Teatro della Toscana ha chiuso i propri spazi al pubblico in ottemperanza al recente decreto del Governo, ma le sue attività proseguono. Tra queste, riprendono le Consultazioni poetiche al telefono, forti del successo riscosso nei mesi del lockdown. Sei attori italiani (Giulia Bianchi Weber, Carolina Pezzini, Francesco Gori e tre attori de iNuovi: Maddalena Amorini, Claudia Marino e Mattia Braghero),componenti della Grande Troupe de l’Imaginaire diretta da Emmanuel Demarcy-Mota, sono mobilitati in veste di “medici”, per offrire ogni giorno un “consulto” a chiunque lo desideri.
Di artisti particolari ne conosciamo tanti, forse si è tali perché si è artisti, ma alcuni lo sono più di altri, e uno come Mario Nalli è il più particolare fra tutti gli artisti. Per spiegarlo ci vorrebbe un discorso molto complesso e lungo, che mi costringerebbe a includere anche una biografia, che per brevità di discorso non voglio affrontare; cercherò quindi di farvelo conoscere tramite la sua ultima produzione di quadri. di Giovanni Lauricella
In Italia su certi temi bisogna attendere giocoforza e con tanta pazienza le sentenze della Corte Costituzionale, per ottenere diritti e giustizia negati da un legislatore colpevolmente inerte.
“Tripoli, bel suol d’amore” è una canzone patriottica del 1911, l’anno in cui (il 5 ottobre) le truppe italiane sbarcano a Tripoli: “Sai dove sorride più magico il sol? Sul mar che ci lega con l’Africa d’or”. È la retorica bugiarda che farà da sfondo a tutta la nostra tardiva pratica colonialista, iniziata nel 1882, fino al grottesco delirio dell’impero. Ora, insieme alle altre nazioni europee colpevoli di uguali scempi, ne paghiamo un’amara pena. (... segue>)
La tradizione del gigantesco uovo di cioccolato pasquale “a tema” anche quest’anno è stata rispettata dalla Gay-Odin, antica e prestigiosa cioccolaterie napoletana, che con costante impegno professionale, sociale e civile mette in risalto aspetti positivi di Napoli . Molti in verità gli autorevoli personaggi, venuti a rendere omaggio a questa lodevole iniziativa. di Giovanna D’Arbitrio
E' partito il conto alla rovescia: tra 8 giorni, la “nuova” Repubblica. Primo testimonial di successo per il lancio della nuova versione del giornale fondato da Eugenio Scalfari è Lui. Potremmo dire, guarda caso è sempre Lui, il nemico di tante avventure: Silvio Berlusconi.
Senz'acqua dal 26 giugno, con orripilanti blatte grosse come nel finale di Creepshow, il cult di George Romero e Stephen King, che sgusciano fuori dai rubinetti dei lavandini asciutti nel caldo implacabile, e centinaia di bambini che non possono lavarsi dall'inizio dell'estate. A figurarsi le sagome in controluce dei bimbi senz'acqua nel caldo letale fra topi, rifiuti tossici e scarafaggi giganti si pensa subito alla trama di un horror firmato Wes Craven o a un'agghiacciante distopia frutto della fervida immaginazione di John Carpenter, ma purtroppo non è così. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
Ecco quindi spuntare Gentiloni: la classica figura un po’ grigia di stampo democristiano, quale scelta per i momenti difficili, utile a decantare e a traghettare da una sponda all’altra la barca alla deriva nelle acque agitate della politica Italia. Il pallino resta comunque nelle mani del premier uscente, in una partita che si gioca tutta all’interno del Pd, mentre la variopinta opposizione conferma l'incapacità di trasformare l’opportunistica protesta in una plausibile proposta. Sullo sfondo, lo spettro non proprio esaltante di un ritorno al passato di stampo proporzionale, all’insegna del “si stava meglio quando si stava peggio”. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.