Wes Anderson, brillante regista americano autore di numerosi film di successo (tra i quali ricordiamo Rushmore, I Tenebaum, Moonrise Kingdom), ci regala un altro originale film "Grand Budapest Hotel", apparso di recente sugli schermi italiani. Vincitore del Premio della Giuria 2014 a Berlino, il film appare davvero come uno scintillante caleidoscopio di personaggi e situazioni. di Giovanna D’Arbitrio
Il film di Brian Percival “Storia di una ladra di libri” in questi giorni sta riscuotendo grande successo di pubblico in Italia: tratto dal romanzo “The book thief” di Markus Zusakche in Australia ha vinto dei premi come testo educativo per giovani (Ala Best Books for Young Adults, Michael L. PrintzHonour Book), il film racconta con un tocco poetico e gentile la drammatica storia di Liesel, una storia ricca di ideali e valori costruttivi. di Giovanna D'Arbitrio
Pawel Pawlikowski è un regista di origine polacca, nato nel 1957. Allontanatosi adolescente dalla Polonia e vissuto in vari paesi europei (tra cui l'Italia), si è trasferito stabilmente in Gran Bretagna dove ha costruito le tappe essenziali della sua carriera. Colto, eclettico, particolarmente attento alle società e alla storia dell'est europeo, ha curato documentari lontani dai circuiti maggiori ma originali e densi, tra i quali una menzione speciale merita Serbian Epics, un lavoro del 1992 scritto nel pieno dei conflitti nella ex-Jugoslavia. Dal 1998 ha iniziato a dirigere film di finzione (recentemente La femme du Vème, del 2011). di Giovanni A. Cecconi
“Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona” cantava Gaber. Berlinguer chi? chiedono i figli e le figlie di un muro abbattuto un quarto di secolo fa. “Il commissario?”, “il francese?”, il “cantautore di sinistra”? No, risponde Walter Veltroni, raccontando a quanti non hanno memoria gli anni lontani di quell'uomo schivo, minuto, forte, solitario. di Florence Ursino
“Allacciate le Cinture”, film che sta riscuotendo notevole successo di pubblico più che di critica, è senz’altro un’altra storia d’amore e d’amicizia raccontata nel particolare stile di F. Özpetek. di Giovanna D’Arbitrio
Londra, East End, due portuali sordomuti perseguitati da uno sciame di ragazzini che loro non riescono a sentire, la desolazione del lungofiume, la distruzione che la guerra ha provocato, la solitudine, la completa estraneità di due esistenze. Una non-storia visiva di 52 minuti, 'Together', senza attori professionisti, che fa della libertà espressiva e narrativa la parola d'ordine.