Nel 2017 si è fatto minor uso della pena di morte nel mondo. A confermarlo il nuovo Rapporto Amnesty International. In particolare, sono state registrate almeno 993 esecuzioni in 23 stati, il 4 per cento in meno rispetto alle 1032 esecuzioni del 2016 e il 39 per cento in meno rispetto alle 1634 del 2015, il più alto numero dal 1989. Anche le condanne a morte emesse - almeno 2591 condanne a morte in 53 stati – si sono ridotte rispetto al numero record di 3117 nel 2016. Tuttavia c'è da tener conto che i dati diffusi non comprendono le condanne a morte e le esecuzioni in Cina, i cui numeri sono considerati segreto di stato.
Un "dialogo surreale" che sconcerta. Il finale è da ridere. Un po' meno il fatto che continuino ad avere così tanto seguito. Ma in fondo anche questo è lo specchio di un Paese alla deriva.
All’inizio fu Tanz der Vampire, il film del 1967. Poi il titolo originale fu ingentilito per il pubblico americano nel più frivolo Pardon Me, But Your Teeth Are in My Neck(da noi “Per favore non mordermi sul collo”), con l’intento di dare più risalto alla componente comica e parodistica. di Vincenzo Basile
In effetti ha ragione Alessandro Di Battista: un congiuntivo sbagliato diventa notizia nazionale, mentre ciò che è importante realmente viene sistematicamente ignorato dai media. Il concetto è stato espresso nell’ultimo comizietto da arruffapopolo in piazza Monte Citorio, di fronte a qualche decina di incazzati per i presunti danni derivanti dalla direttiva Bolkestein, e poi ribadito in serata nel corso di un’intervista tete a tete con Giovanni Floris. di Antonio Marulo
Lunedì 18 aprile 2016 a Perugia, sala Fiume della Giunta Regionale umbra, presentazione del . 111 di Quaderni Radicali "Due anni con Renzi. Forza e dissolvenza". Intervengono: Michele Guaitini (segretario di Radicaliperugia.org), Ruggero Ranieri (storico e saggista), Giuseppe Rippa (direttore di Quaderni Radicali)ì, Giancarlo Sacconi (economista e saggista), Gianfranco Spadaccia (leader storico radicale). Modera: Andrea Maori (tesoriere di Radicaliperugia.org)
La strada intrapresa dal Governo con l’approvazione di una legge elettorale discutibile su molti punti e per nulla seconda, quanto a pasticci, al noto Porcellum, più che far temere derive antidemocratiche maggiori di quelle già esistenti, si iscrive nel solco di scelte fallimentari del passato, nell’illusione e nella presunzione di riformare la politica sul terreno della legge elettorale, senza affrontare la questione delle riforme istituzionali. Ne discute Giuseppe Rippa in questo nuovo appuntamento con Maledetta Politica.
Le indagini su "Mafia Capitale" hanno messo in luce la realtà di un sistema mafioso indissolubilmente legato in prevalenza a una parte dei nuclei della sinistra romana, dalla politica all’assistenzialismo. Il coinvolgimento di esponenti della giunta di centrodestra, pur centrale, s’inserisce nella stagione di passaggio in cui questa ha governato la città. Ma il sistema politicamente nasce nel 2002 con Veltroni e prosegue fino alla Giunta Marino. di Camillo Maffia
Alla fine degli anni ’80 ci fu un doppio errore: quello “di Occhetto di non collocarsi nell’area socialista per sfidare anche Craxi su quel terreno” e quello “di Craxi di non sfidare Occhetto sullo stesso terreno”. “La crisi esistenziale del Partito Socialista e della sinistra ha origine lì...”. di Danilo Di Matteo
Più che un dibattito, quello sui rischi associati all'uso degli organismi geneticamente modificati (Ogm) sembra assumere sempre di più i toni di uno scontro tra chi cerca di capire se ci siano delle reali motivazioni che ne impediscano la coltivazioni e chi non li vuole, “punto e basta”. Tanto da arrivare a condurre esperimenti ed analisi statistiche ad hoc per dimostrare che, checché dicano gli studi condotti fino ad oggi, gli Ogm fanno male. di Silvia Soligon
Grazie Ragazzi, di Riccardo Milani, racconta la storia di Antonio Cerami (Antonio Albanese), un bravo attore di teatro che purtroppo da tre anni non riesce a lavorare e per sbarcare il lunario fa il doppiatore di film porno… di Giovanna D’Arbitrio
... Recentemente, parecchi osservatori e analisti hanno suggerito che il Partito Comunista Cinese (PCC) non ha familiarità con l'Afghanistan e i talebani e che il completo ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan lascerà Pechino di fronte ai talebani direttamente e destabilizzerà la Cina. Tuttavia, non è così. In effetti, il PCC ha un rapporto decennale con l'Afghanistan e ha rapporti con i talebani sin dagli anni ’90.nCommentando le relazioni Afghanistan-Cina, Liu Jinsong, direttore generale del Dipartimento per gli affari asiatici del ministero degli Esteri cinese ed ex ambasciatore cinese in Afghanistan, ha scritto: "La nostra amicizia è lodata per aver condiviso insieme bene e male. Sin dai tempi moderni, entrambi i paesi hanno combattuto contro il colonialismo, l'imperialismo e l'egemonia e hanno conquistato l'indipendenza nazionale a spese enormi. In questo processo, ci siamo sempre simpatizzati e sostenuti l'un l’altro.” … di Chris King* (da MEMRI)