Non era ancora sera, lunedì 15 aprile 2019, quando è iniziata a bruciare la cattedrale più famosa d’Occidente. Un incendio durato molte ore e cui ha assistito il mondo intero. Abbiamo visto morire la nostra storia. (... segue>)
Mentre si risolve, per il benemerito intervento della Chiesa, dell’Irlanda e dell’Albania, l’aspetto umano della nave “Diciotti”, si complicano l’aspetto giuridico e quello politico. Cerco di riassumerne le ragioni. di Carlo Nordio (da il Messaggero)
La questione potrebbe apparire marginale o di lana caprina, se non costituisse un punto cardine della propaganda del M5S per marcare la differenza tra “noi” e “voi”. Per questo la stiamo seguendo con curiosità, man mano che ci avviciniamo al dunque elettorale...
I recenti fatti di Rimini e Firenze hanno riportato al centro del dibattito pubblico il tema della violenza contro le donne e ispirato una inattesa quanto profonda autocritica nel mondo politico e in quello dell'informazione, troppe volte protagonisti in passato di uscite improvvide destinate a sobillare gli istinti più retrivi, xenofobi e sessisti della nostra società. Non è andata così, ovviamente. di Adil Mauro
Terminata la tregua elettorale, il “tintinnio delle manette” torna a farla da padrone nelle politica italiana, dettandone l’agenda come nelle migliori tradizioni giustizialiste che ci accompagnano dai tempi “gloriosi” di Mani Pulite. Ma se a Milano la vicenda sembra avere i più tradizionali aspetti dell’avviso di garanzia quale condanna preventiva, a Roma l’arresto del capo del personale Marra riveste un significato più ampio e complesso, investendo non solo la già disastrata giunta di Virginia Raggi, ma l’intero Movimento “manettaro” a 5 Stelle, alle prese con i nodi della propria già conclamata inconsistenza e incapacità di governare, in assenza di una classe dirigente minimamente all’altezza del compito e della fiducia che spregiudicatamente fu richiesta a una cittadinanza esasperata dalle precedenti fallimentari amministrazioni. Ne discute Geppi Rippa, con Antonio Marulo, in questo nuovo appuntamento con Maledetta Politica.
«Che diritto ha l’Unione Europea a porre il veto su qualcosa che vuole democraticamente il popolo?», si è chiesto il presidente turco due giorni fa. Erdogan è stato in effetti eletto nel 2014 con il 52 per cento dei consensi dal 76 per cento degli aventi diritto. L’elezione parlamentare del 2015 ha confermato il successo del suo partito, anche se non nei termini da lui sperati. Ha ora i poteri che gli attribuisce la Costituzione turca del 1982, più volte modificata, in particolare con i referendum del 2007 e del 2010. Si tratta di poteri molto estesi, che vanno dalla proclamazione della legge marziale e dello stato di emergenza (su decisione del Consiglio dei ministri) alla nomina dei presidenti delle università. di Sabino Cassese (Corriere della Sera)
Il 22 aprile è stato festeggiata in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Terra 2013. Nato negli USA nel 1970, l’Earth Day è ormai considerato un evento educativo per discutere dello stato di salute del nostro pianeta, informando e sensibilizzando sui metodi per affrontare inquinamento, smaltimento rifiuti, sprechi energetici e quant’altro. Quest’anno si è discusso in particolare di “The Face of Climate Change”, cioè dei cambiamenti climatici. di Giovanna D’Arbitrio
Il peggio è passato, l’Italia ce la farà. Un’ondata anomala di ottimismo ha invaso i media da un paio di giorni. È stato Mario Monti a indicare per primo, al meeting di Cl, la luce fuori dal tunnel. A ruota sono seguite le confortanti parole di Corrado Passera, che non ha voluto esser da meno. Poi, ecco il sigillo delle odiate società di rating Moody’s e Fitch, che sono tornate a vedere rosa nel futuro del Belpaese.
Estranei, scritto e diretto da Andrew Haigh ha ottenuto non solo 1 candidatura a Golden Globes, ma anche 6 candidature a BAFTA, 12 candidature e vinto 7 British Independent, 1 premio a National Board, 1 candidatura a Critics Choice Award, 3 candidature a Spirit Awards… di Giovanna D’Arbitrio
Se la Cina non spara un solo proiettile, ciò non significa che non stia combattendo. Guarda i porti e le basi militari in Africa, dove la Cina ha attraccato le sue navi da guerra militari e ha costruito enormi basi anche senza sparare un proiettile. La Cina, sotto la maschera del Corridoio Economico Cina-Pakistan (CPEC), che fa parte dell’iniziativa cinese “One Belt, One Road”, sta cercando di occupare l’intera regione evitando lo scontro diretto. Tuttavia, dietro le quinte, la Cina sta investendo ingenti somme di denaro per scatenare una guerra su vari fronti… di Rudam Azad* (da MEMRI)
60 anni fa moriva Enrico Mattei. La sua tragica fine resta un mistero irrisolto. Era il 27 ottobre 1962 quando il suo aereo precipitò nella campagna di Bascapè, in provincia di Pavia. Di quella morte, si sa che fu un attentato, ma non si conoscono i nomi degli esecutori, né i mandanti. Fondatore (nel 1953) e presidente dell’Eni, Mattei è stato una figura intorno alla quale si intrecciano molti episodi, anche oscuri della vita politica italiana… Con Mario Caligiuri, professore ordinario pedagogia della comunicazione all’Università della Calabria e curatore del libro Enrico Mattei e l’intelligence (Rubbettino Editore) discute nella conversazione in audiovideo che segue Giuseppe Rippa…
- Enrico Mattei: 60 anni dalla misteriosa morte. Conversazione con Mario Caligiuri di Geppi Rippa (Agenzia Radicale Video)