Sequel del primo libro di Camillo Maffia “Marian” il nuovo libro dell’autore romano, nel filone della letteratura horror per i tipi di Elison Publishing, si chiama “Aurora”. Nel volume, così come riporta la quarta di copertina, “… si racconta la storia di Aurora, una sedicenne con gravi problemi di dipendenze e familiari, che soffre anche a causa delle incomprensioni legate alla sua omosessualità. … Poco tempo dopo nella vita di Aurora entra una ragazza misteriosa, Marian, con la quale inizia una relazione intensa e passionale. Nel frattempo si verificano morti inspiegabili e delitti efferati, sui quali la polizia indaga sospettando di essere sulle tracce di un serial killer…”.
- Aurora, il nuovo romanzo di letteratura horror di Camillo Maffia: conversazione con l’autore (Agenzia Radicale Video)
Chi paga il prezzo più alto all’inefficienza della Giustizia, alla sua evidente contro-produttività? Sono i soggetti più deboli. La conferma più clamorosa è che proprio coloro che sono svantaggiati, quasi sempre indigenti, neanche avviano a loro difesa una vicenda processuale che non sono in grado di permettersi per i tempi eterni e i costi in cui si perderebbe la loro domanda di giustizia e legalità.
- Referendum: i più deboli pagano l’inefficienza della Giustizia. Conversazione con l’avv. Angela Furlan (Agenzia Radicale Video)
Se si dovesse individuare una costante negativa della politica italiana in questo ultimo decennio la si può individuare nell’assenza di un reale coinvolgimento dei cittadini. Sia a causa dei sistemi di voto adottati, sia perché il processo decisionale è stato condizionato dall’esterno o attraverso gli accordi delle nomenclature, fatto è che da tempo la popolazione non ha modo di incidere sulle scelte politiche. Lo stesso exploit del Movimento 5 Stelle, favorito in parte anche dall’utilizzo del web che televisioni e giornali compiacenti rilanciavano, ha rivelato presto quanto fosse ingannevole e illusoria l’enfasi che esso riponeva nelle forme di democrazia diretta on line, dal momento che si è convertito in uno sfogatoio qualunquistico anziché in un’opportunità di crescita della democrazia… di Luigi O. Rintallo
A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la Fondazione Teatro della Toscana celebra il Dantedì con Nuda Voce, a cura del Centro di Avviamento all’Espressione, affidandosi non tanto a interpreti collaudati quanto a chi la poesia la vive, la scrive, la fa: il 25 e 26 marzo, in streaming alle 21 sui canali social del Teatro della Pergola, sei poeti, coordinati da Sauro Albisani, declamano la Divina Commedia e alcune loro composizioni negli spazi simbolo della Pergola di Firenze, la città che ha dato i natali al Sommo Poeta, che è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia.
Il noto artista Fiorenzo Zaffina espone all’Apocryphal Gallery le sue nuove opere che si possono ammirare su Istagram, il social network predisposto alla visualizzazione online: intitolata “Blitz cromatico", é la XVII mostra personale organizzata da Mario Nalli. di Giovanni Lauricella
Ncr-iran, il “ramo” femminile della Resistenza iraniana, il 20 gennaio 2020 ha pubblicato la lista delle 106 donne giustiziate da quando, nell’agosto 2013, Hassan Rouhani è stato eletto presidente dell’Iran, incarico confermatogli per un secondo mandato nel maggio 2017...
Il 24 agosto inizierò la XXXIII edizione di Todi Festival, kermesse di teatro, musica, danza e arti visive ideata e fondata nel 1987 da Silvano Spada, che proseguirà fino al 1 Settembre 2019. “Un Festival di Teatro – dichiarò lo stesso Spada - è sempre un evento da festeggiare e il Todi Festival, con la sua storia di successo, deve continuare nell'interesse della città di Todi; mi sembra che l'impegno del Comune di Todi e di Eugenio Guarducci vada in questo senso e, ovviamente, non posso che esserne felice".
- Todi Festival 2019 al via con la grande pittura di Di Stasio, Gandolfi
- Todi Festival 2019. Mostra #MeuAyrton-Ayrton Senna alla velocità del cuore, foto di Paola Ghirotti
Nella notte di venerdì 17 maggio, alle 2.20, nell’ospedale "Vecchio Pellegrini" di Napoli, era stato appena portato al Pronto Soccorso un giovane ferito alle gambe, che l'anno scorso aveva partecipato all'aggressione di un quindicenne e per la quale era stato, a suo tempo, arrestato. Si chiama Vincenzo Rossi che una ragazza e un ragazzo (leggermente feriti) hanno trasportato con una Fiat, da via Toledo, poi subito allontanatisi. A questo punto la scena si rovescia, diventa orrore, trasforma l'ospedale nel delirio che gli si oppone. Mentre Rossi sta ricevendo le prime cure, entra in scena l'incubo, tra i malati appare un personaggio, coperto da un casco integrale "scavalca la sbarra di protezione, entra, percorre qualche metro e spara più volte con una pistola calibro 9" (dal "Corriere della Sera" di oggi, sabato 18).
In uno dei ventisei dialoghi sul mito - Dialoghi di Leucò, 1947 - di Cesare Pavese, un'amadriade e un satiro parlano sullo sfondo di un diluvio che tutto ha sommerso, il satiro parlando dei mortali, chiusi nelle pareti d'acqua, dice: "Nessun mortale sa capire che muore, e capire la morte". (... segue>)
Quello della menzogna nel rapporto tra politica e opinione pubblica è un problema annoso e di non facile soluzione poiché ha profonde radici nellacultura del potere, del nostro Paese in particolare.Anzi, ne rappresenta un vero e proprio carattere distintivo e deriva dallo spirito feudale tipico della nostra classe dirigente che continua a considerare come sudditi i cittadini, ai quali vanno trasferiti ordini e disposizioni piuttosto che spiegazioni. di Gian Maria Fara* (da Il Dubbio)
Quindi Scalfari fra due mali preferirebbe ciò che noi umani non avremmo mai osato ipotizzare... Vale a dire, nel caso, meglio Berlusconi al governo che Di Maio. Tutto questo mentre debutta la nuova "Repubblica", con tanto di carattere Eugenio in omaggio al Fondatore.
La scorpacciata di notizie, ghiotte intercettazioni, umilianti pettegolezzi e squallidi dejà-vu si è appena conclusa. Sazi e soddisfatti, i giornalisti se ne tornano ciascuno alla propria dimora: sono state emesse le condanne di primo grado, la festa è finita e ci si rivedrà tutti alla prossima occasione, quando ci sarà l'appello – ma sarà una festicciola minore, una ripetizione che in fondo non è tale dell'evento trascorso. La sala stampa, che fino a poco fa echeggiava di ebbre risate e ruttini soddisfatti, è ora immersa in un lugubre silenzio. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
- Castel Romano campo rom: il destino delle comparse - Oltre la desolazione (Agenzia Radicale Video)