
Quindi Scalfari fra due mali preferirebbe ciò che noi umani non avremmo mai osato ipotizzare... Vale a dire, nel caso, meglio Berlusconi al governo che Di Maio. Tutto questo mentre debutta la nuova "Repubblica", con tanto di carattere Eugenio in omaggio al Fondatore.
Possiamo ora immaginare il senso di vuoto dei suoi lettori, cresciuti a pane e anti-berlusconismo, che solo i comunisti dopo il crollo del Muro di Berlino.
Quanto ai 5 Stelle e al suo candidato premier, fra molto tempo, magari anni, saranno forse in grado di rendersi conto e misurare la portata storica del capolavoro di cui si sono resi artefici. (A.M.)
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