Angelo De Florio, affetto da una particolare distrofia muscolare, FHSD, racconta se stesso in un libro (“Memorie di un distrofico” - IBUC Edizioni) che mette in luce tutte le difficoltà che s'incontrano quando si ha una malattia come questa. Il libro è ricco di aspetti interessanti perché De Florio si è dedicato a varie attività culturali, da quella del teatro a quella del gallerista per arrivare a presenziare la prestigiosa associazione “Esquilino Poesia” che da anni propone al pubblico romano importanti incontri di letteratura, musica, teatro, cinema, di cui “Porta Magica Festival” è il famoso richiamo estivo a piazza Vittorio..… di Giovanni Lauricella
L’Italia, negli scenari interni e internazionali, ha davanti a se situazioni difficili e anche rischiose. Tra le numerose emergenze quella che si manifesta come il fronte più delicato e urgente è quello della giustizia che in larga misura riassume tutti i fronti. Senza una riforma c’è il rischio di una gigantesca paralisi dell’attività amministrativa, di una accentuata crisi economica, di un continuo e sempre più forte peggioramento del degrado della qualità del ceto politico e della classe dirigente, di una degenerazione della sensibilità comune della società con pericoli di conflitti sociali.
Di questo discute Giuseppe Rippa con Otello Lupacchini, Giurista, Giusfilosofo, Magistrato, che nel suo ultimo libro De iniustitiae execratione (Città del Sole Edizioni) mette in evidenza come “Per taluni, commettere ingiustizia è l’unico modo d’esercitare il potere”…
- Ingiustizia esecrabile. Conversazione tra Otello Lupacchini e Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Applausi scroscianti per Valentina Picello e Annibale Pavone, protagonisti di “Raccontami tutto da capo”. Sale sul palco il curatore della lettura scenica, Giovanni Ortoleva, a cui vanno ulteriori applausi. Infine, arriva Abel González Melo, drammaturgo creatore dello spettacolo, che abbraccia Ortoleva e si inchina insieme agli altri di fronte alla platea entusiasta. Giustamente entusiasta, aggiungo. Lo spettacolo a cui ho assistito, è stato divertente e molto coinvolgente. Una grande prova di meta-teatro… di Giulia Anzani
La Biennale di Venezia è la maggiore istituzione d’arte contemporanea che abbiamo e anche la più riconosciuta all’estero. Possiamo dire che tutte le innovazioni artistiche sono passate fra le mura dell’antico Arsenale, il luogo deputato all’esposizione proprio per gli ampi spazi che la Venezia dei Dogi disponeva per la fabbricazione delle navi, ora dismesso da lungo tempo e riutilizzato per esposizioni. Non dovrei scrivere quest’articolo perché non mi sono recato a Venezia, ma capirete da quello che dirò che non è stato necessario. di Giovanni Lauricella
È convinzione diffusa, fra chi ha concrete esperienze didattiche, che un formidabile contributo all’analfabetismo di ritorno di nutrite generazioni di giovani studenti sia derivato dall’aver accondisceso, nel tempo, ad attribuire scarso rilievo agli errori grammaticali nelle scuole di primo grado. Qualcosa di simile è avvenuto anche alla dialettica politica italiana, come dimostra la situazione creatasi per questa tredicesima elezione del Presidente della Repubblica, con i partiti “incartati” tra veti contrapposti e ingorghi a croce uncinata su delicati crocevia istituzionali. Infatti, la condizione che si è determinata con il rinnovo della carica più alta dello Stato si deve, in fondo, al cumularsi di una serie di “sgrammaticature” che hanno riguardato tanto la gestione politico-istituzionale, quanto la lettura per così dire storica in cui questo appuntamento si colloca... di Luigi O. Rintallo
- Quirinale. Il dossier giustizia è il più urgente per il nuovo Presidente. Agenda storico-politica (9) di L.O.R.
Quando nel settembre del 2001 ci fu l’attacco alle torri gemelle a New York, salirono alla ribalta delle cronache Osama Bin Laden, l’Isis, i Talebani. Un mondo ai più sconosciuto e segreto. La ribalta faceva emergere un Pakistan di inizio millennio granitico, impervio, rigido, monolitico (come le vette del Nanga Parbat, austere e impenetrabili) in cui l’integralismo religioso e la shari’ah rappresentano i mezzi, e la cura, per combattere lo strapotere e l’invadenza dell’imperialismo occidentale… Nel giugno del 2011, in Italia, la casa editrice Lindau pubblicò il libro “Pakistan express. Vivere e cucinare all'ombra dei talebani” della scrittrice italo-marocchina Anna Mahjar-Barducci. Il testo mette a nudo una realtà ben diversa dove emergono evidenti le contraddizioni di un Paese in bilico fra tradizioni millenarie e modernità, grandi ricchezze e povertà estrema, restrizioni della libertà individuale e desiderio di evasione… di Maurizio Musu
Todi è una cittadina medievale dal fascino ed eleganza unica, che sorge in cima ad una collina a dominare l’incantevole valle del Tevere. Situata a pochi chilometri da Perugia e Orvieto, la cittadina è circoscritta tra tre cerchia di mura (etrusche, romane e medievali) che racchiudono innumerevoli tesori. Centro storico di straordinaria bellezza, culla della civiltà medioevale, Todi ha origini leggendarie riprese nel suo stemma, ha dato i natali a Jacopone da Todi, il poeta religioso più rappresentativo del XIII secolo e conserva testimonianze eccellenti di epoca etrusca, romana e rinascimentale. Musei, chiese, palazzi, strade e vicoli: basta guardarsi intorno per rivivere un’atmosfera da sogno, che riecheggia un lontano passato.
Crediamo di aver realizzato un’illuminata democrazia, ma votare i propri rappresentanti è solo la premessa di un processo ancora troppo lontano da un esito dignitoso e civile. Intanto, anestetizzati nella nostra impura coscienza, assistiamo al desolante orrore della guerra ereditata da padri impauriti, antichi oltre il tempo della storia, ancora-non-uomini, e mai superata: in molte decine di stati (Libia, Burkina Faso, Repubblica Centrafricana, Siria, Turchia, Yemen, Birmania) si combatte, si muore, si cattura il corpo del nemico e se ne fa strazio (... segue>)
Da anni l’Italia è in attesa di qualcosa di nuovo. Sono anni che aspettiamo qualcuno — un uomo, una donna, un’idea, un partito, un movimento, un governo — in grado di interrompere la girandola del nulla che è diventata la nostra vita politica e di resuscitare lo Stato in via di decomposizione nel quale ci tocca vivere. Qualcuno che sia capace di decidere, di cambiare, di controllare, di sanzionare. Non con il manganello e l’olio di ricino, naturalmente: bensì con gli strumenti di una democrazia governante, che non ci siamo mai curati di apprestare, o che abbiamo lasciato andare in malora, o di cui ci siamo stupidamente spogliati. di Ernesto Galli della Loggia (da Corriere della Sera)
Mentre imperversa una grave crisi governativa in Italia, e in Europa partiti progressisti e welfare state soccombono per strategie globalizzate di vario genere, manca in verità una visione più ampia che si estenda oltre i confini nazionali, non focalizzata su interessi locali e poltrone. di Giovanna D’Arbitrio
Fare politica costa, eccome. Invece, da anni ci vogliono far credere che si possa fare a meno dei denari e ci raccontano la favola sul parlamentare francescano, come diceva Grillo dal resort di lusso in Kenia. A maggior ragione, in momenti di crisi, ci hanno detto pure che bisogna dare il buon esempio, rinunciando al vitalizio, o donando metà dello stipendio a fondi per le piccole e medie imprese. Ma poi...