Diciamocelo: la cronaca è diventata un nuovo genere d'intrattenimento. È inutile girarci attorno, è un fatto a cui ormai siamo tutti abituati. Ma quali solo le conseguenze della narrazione spettacolarizzata di vicende giudiziarie che sono invece spesso cariche di risvolti delicati e complessi? E in che modo viene influenzata la percezione del pubblico dalla banalizzazione di contenuti che richiederebbero una buona dose di approfondimento tecnico, a partire anzitutto dalla criminologia? Ne abbiamo parlato con Marica Palmisano, direttrice di Asisfor (Alta Scuola Italiana di Scienze Forensi), un nuovo polo didattico multidisciplinare per la specializzazione degli aspiranti criminologi, che ha a cuore il problema al punto d'aver presentato recentemente un corso relativo al giornalismo investigativo… di Gianni Carbotti
Riteniamo vergognosa e inaccettabile la condanna di Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana per i diritti umani, alla pena senza precedenti di 38 anni di carcere e di 148 frustate per fatti essenzialmente legati alle sue attività di avvocato di detenuti politici e difensore dei diritti umani, per le quali nel 2012 il Parlamento europeo l’ha insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero.
- Per la liberazione di Nasrin Sotoudeh. Il Partito Radicale lancia un appello (radio radicale.it)
Il governtore della California Newsom ha deciso di mettere in atto una promessa elettorale: la moratoria delle esecuzioni capitali, in vista magari di una abolizione che potrà però avvenire soltanto con un referendum.
Con una sentenza inquietante una corte di Teheran ha condannato Nasrin Sotoudeh, avvocatessa per i diritti umani, all’assurda pena di 38 anni di carcere e 148 frustate per "collusione contro la sicurezza nazionale", "propaganda contro lo Stato", "istigazione alla corruzione e alla prostituzione", e "essere apparsa in pubblico senza il velo obbligatorio hijab".
L’attesa riforma in materia di giustizia è venuta ormai ufficialmente alla luce. Attraversa il codice penale, quello di procedura ed introduce modifiche all’ordinamento penitenziario. La disposizione più reclamizzata è quella che elimina la prescrizione di tutti i reati – a prescindere dalla loro gravità – dopo la sentenza di primo grado, di condanna o di assoluzione. Così, per i reati commessi a partire dal 2020 (e quanto prevede la norma) andrà in scena un processo potenzialmente senza limiti di tempo! Con buona pace del principio della “ragionevole durata del processo”. di Fabio Viglione
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é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "Politica senza idee - La crisi del Partito Democratico" |
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è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
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è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |