Venerdì scorso Stefano Menichini sul quotidiano da lui diretto, Europa, notava che non è strana l’esistenza di un’area, da lui definita “necrofila”, quale quella rappresentata da Travaglio, Padellaro, Flores d’Arcais ecc. Grave e per molti versi inquietante sarebbero il peso che essa ha nel dibattito pubblico e il sostegno di porzioni non marginali del “popolo di centrosinistra” di cui sembra godere. Concordiamo… di Danilo Di Matteo
Una volta si usava dire “lo hanno detto alla televisione”. Oggi basta dire “lo ha detto Saviano” che vicende, per altro note, guadagnano spessore assurgendo a verità rivelata.
Nella gestione della presente crisi politica il Presidente Napolitano ha rafforzato la linea del novembre 2012: una svolta nella prassi costituzionale (o meglio incostituzionale) seguita e progressivamente consolidata nella storia della prima Repubblica e che rappresenta quindi un fatto politico del massimo rilievo. … di Silvio Pergameno
Chi convive con l'HIV non può entrare nell'Arma dei Carabinieri nemmeno per far parte della sua fanfara. A denunciare la situazione è la Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila), che racconta delle segnalazioni ricevute da cittadini “in salute e in ottima forma, come sono oggi le persone che vivono con l'HIV” riguardo a una situazione che appare paradossale. di Silvia Soligon
Nelle infuocate ore che accompagnavano l’elezione del presidente della Repubblica, c’è chi si domandava perché Grillo non avesse ancora pubblicato i risultati delle della votazione online con cui il Movimento 5 Stelle ha scelto il suo candidato al Colle. Il motivo del silenzio, ora che il blogger genovese si è deciso a rendere noti i dati (a 8 giorni di distanza dal voto), è assolutamente chiaro. di Ermes Antonucci
Giorni caldi per la questione dell’interruzione volontaria di gravidanza. Poco tempo fa la pronuncia della Consulta che aveva dichiarato inammissibile la questione di legittimità della costituzionale dell'art. 4 della 194/78 sollevata da un giudice di Spoleto, era stata accolta con gaudio dai difensori agguerriti del diritto all’aborto sancito dalla suddetta norma. Tuttavia il diritto all’aborto, sancito dalla legge, ribadito e strenuamente difeso non sembra trovare un riscontro nell’applicazione pratica. di Federica Matteucci
Più volte, in queste ore, ricorre la parola psicodramma a proposito di ciò che accade nel Pd. Non crediamo si tratti solo di ironia giornalistica, però. di Danilo Di Matteo
Dopo che Romano Prodi si è fermato a 395 voti (anziché i 504 necessari per l’elezione a Presidente della Repubblica), qualcuno fra i commentatori e anche nel PD (come Roberto Giachetti) torna a parlare di una riconferma di Napolitano. Ovviamente l’ipotesi è solo di scuola, perché il Capo dello Stato ha più volte negato di essere disponibile a un reincarico, seppure temporaneo e utile a favorire una decantazione. Eppure, a ben vedere, Napolitano aveva in qualche modo segnalato un percorso e anche dei nomi, che potevano raccogliere il suo testimone. di Luigi O. Rintallo
L’annuncio di un “manifesto” per il Partito Democratico diffuso giorni fa da Fabrizio Barca - esponente di primo piano del PD - con tante proposte offerte al dibattito in questa fase tanto delicata e non priva di aspettative, ha subito scatenato la prevedibile ondata di commenti, interessati, preoccupati, scettici…anche se gli snodi di fondo della vicenda postcomunista restano quanto meno inespressi. di Silvio Pergameno
In vista dell’elezione del Presidente della Repubblica, si è spesso sentito ripetere dalle forze politiche la necessità di concordare i criteri della scelta e del voto. Quasi che sia necessaria una speciale interpretazione del dettato costituzionale. Da nessuno viene, invece, indicata la priorità di delineare le qualità del candidato alla massima carica dello Stato. Eppure non sarebbe male soffermarsi su questo aspetto. di Luigi o. Rintallo
Più si avvicina la data delle elezioni del Presidente della Repubblica più si accentuano le turbolenze nel Partito democratico. La delusione per la mancata acquisizione di una maggioranza parlamentare sta creando infatti una situazione che col tempo si va sempre più sfilacciando, grazie anche all’accanimento con cui la Segreteria non ha voluto prendere atto dei risultati del voto.