“Puttana Eva”. Probabilmente, semplificando all’estremo, il problema sta tutto lì. In fondo, è tutta colpa sua. Troppo intelligente, troppo curiosa, troppo irresistibile, troppo peccatrice: Adamo non ha avuto scampo. Povero, ingenuo Adamo. E la vendetta, da quel momento, è diventata infinita. di Florence Ursino (da Quaderni Radicali 109)
"Senza dubbio la necessità di una amnistia si impone, per affrontare il problema del sovraffollamento nelle carceri e anche per superare le condizioni ambientali spesso insostenibili." A parlare è il Mons. Domenico Pompili, sottosegretario e portavoce della Conferenza episcopale italiana, intervistato ieri nel corso della trasmissione Radio Carcere di Radio Radicale.
Una bomba è esplosa all’interno dell’universo grillino e rischia di mandare in pezzi l’intero Movimento a 5 Stelle. Giovanni Favia, consigliere regionale grillino in Emilia-Romagna, in un’intervista alla trasmissione Piazza Pulita, dopo aver elogiato la democrazia e il carattere rivoluzionario del sistema-Grillo, a telecamere spente (pensando di non essere registrato) ha sparato a zero sui vertici del Movimento.
All’improvviso, si sono materializzati a Milano, una decina di Giovani Democratici, l’organizzazione giovanile del PD: li credevamo persi nello spazio siderale dell’universo gruppettaro anni 70, invece sbagliavamo. Lo hanno fatto in occasione di un convegno su carceri e giustizia al quale partecipava il ministro Annamaria Cancellieri, per inscenare una contestazione con distribuzione di carte dei Monopoli dove era scritto: “Telefonata della Cancellieri. Esci di prigione”. di Luigi O. Rintallo
L'Italia è il Paese che spende meno per la protezione sociale delle persone con disabilità, rispetto agli altri membri dell’Unione europea, e quello in cui permane un sistema assistenzialistico incentrato sulla delega alle famiglie (troppo spesso abbandonate dalle istituzioni), che non offre servizi e strutture adeguati, non valorizza loro potenzialità e non favorisce l’inserimento lavorativo e l’inclusione scolastica.
La curiosa pubblicazione su Panorama delle ipotesi circa le intercettazioni tra Napolitano e Mancino, vere o inventate che siano (fonti anonime o manovra destabilizzante?), ha prodotto una serie di altrettante sorprendenti reazioni.
“Da liberale e democratico quale sono, permettetemi di dire…”: è un passo del discorso pronunciato da Guglielmo Epifani, segretario del Pd, in occasione del voto sulla mozione di sfiducia al ministro di Giustizia, Annamaria Cancellieri. Ecco, se c’è stata un’occasione in cui è risultato evidente come per il PD la questione liberale resti irrisolta, è invece proprio questa. di Luigi O. Rintallo
- Il Partito democratico e il caso Cancellieri - videoeditoriale di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Facce imperturbabili, corpi irrigiditi, rapidi, bocche chiuse. Così appaiono gli uomini di piazza Tahrir mentre circondano e molestano Sonia Dridi, giornalista dell'emittente France 24. E' sera, si è in diretta tv. Un nugolo di maschi egiziani spintona, tocca, slaccia bottoni, denuda. Poi l'intervento tempestivo di un amico reporter, Ashraf Khalil, la porta di metallo di in un fast food a separarli dalla folla che non demorde, la fuga in macchina.
Una consistente parte di questo Paese ancora una volta consegna ottusamente le sue speranze di cambiamento a quella prospettiva di finta alternativa che il regime nutre nella approssimativa rappresentazione del gioco democratico e molto abbiamo ragionato sulla effettiva antropologia di questi soggetti e sul perché, con una cadenza storica quasi regolare, il "ribelle molliccio", come lo definisce il direttore di questa agenzia, torna sulla ribalta, con il suo abito nuovo e la sua storia vecchia a caricarsi farsescamente il peso della immoralità per rigettarlo veementemente addosso al potere con un gesto liberatorio e conclusivo…tristemente fine a se stesso. di Roberto Granese
L’Uruguay depenalizza l’aborto. La legge, all’interno della quale si contempla il principio della libertà da parte della donna di scegliere d’interrompere la gravidanza, è stata approvata dal senato locale con 17 voti a favore e 14 contro e necessita ora di essere accettata in via definitiva dal presidente José Mujica che ha già dichiarato di non aver intenzione di porre il veto alla riforma.
Diciamolo pure (col tono di Fiorello nella parodia di Ignazio La Russa), ormai senza Beppe Grillo non sarebbe più la stessa cosa. Ogni giorno un siparietto, ogni giorno con una nuova spalla nella messinscena tragicomica della “politica”. Nemmeno il tempo di calare il sipario sui “fascisti del web” e pronti via col nuovo spettacolino. Questa volta, però, con una special guest di tutto rispetto, Roberto Benigni, reo di averci scherzato un po’ su, nel corso di una sua apparizione alla festa del Pd di Reggio Emilia.