Per Yigal Carmon, nato in Romania 77 anni fa, è un incubo ancora peggiore. Lo è perché per la seconda volta aveva capito e gli allarmi non sono serviti. Nel 1973 Carmon era un giovane capitano nelle unità di raccolta di informazioni dell’esercito di Israele sul Golan e nel Sinai. Era fra coloro che avevano visto i preparativi di un attacco, ma lui e i suoi superiori furono ascoltati.... Da allora Carmon ha fatto molto altro: è stato consigliere dell’antiterrorismo di Yitzhak Shamir e di Yitzhak Rabin, capo dell’amministrazione civile dei territori palestinesi, colonnello dell’Aman (l’intelligence militare israeliana) e vicecapo della missione israeliana per i negoziati di pace di Madrid con la Siria… di Federico Fubini (da Corriere della Sera)
Pare che i nodi siano giunti al pettine: a Roma gli spazi pubblici si trovano in crisi, e alcuni verranno chiusi. I titoli dei giornali sono espliciti: “Ancora chiusure dopo il teatro Valle, Eliseo e Globe, Pelanda Short Theatre, Romaeuropa e Nuova Consonanza”. Tra tutti quello che ha lasciato dietro di sé più polemiche è la Pelanda, che, dopo un costosissimo restauro di qualche decennio fa, si trova a dover chiudere i battenti… di Giovanni Lauricella
Cominciò a scrivere quell'opera inesauribile che è lo "Zibaldone di pensieri" nel 1817, a diciannove anni, e continuò a costruire questo ziggurat del suo sapere fino al 1832. Nelle prime pagine (è il frammento 85) Leopardi scrive un pensiero che non dà scampo, sembra la terrificante luce di una notte luminosa: "Io era spaventato nel trovarmi in mezzo al nulla, un nulla io medesimo. Io mi sentiva come soffocare considerando e sentendo che tutto è nulla, solido nulla". Al verso 12 del mio testo di poesia, ho preso "anzi il natale" - cioè "prima di nascere" - dalla terza strofa di "Ultimo canto di Saffo" che Leopardi scrisse nel maggio 1822, a Recanati.
È partito sabato 2 aprile al Trianon Viviani il tour dell’artista israeliana Achinoam Nini, in arte Noa, accompagnata dal suo fedele chitarrista, Gil Dor, e dagli archi napoletani del Solis String Quartet (Gerardo Morrone, Vincenzo di Donna, Antonio di Francia e Luigi de Maio). di Claudia Pariotti
La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum voluto dalla Lega di Salvini per introdurre il sistema maggioritario a collegi uninominali, eliminando “il metodo proporzionale nell'attribuzione dei seggi in collegi plurinominali”, previsto dal cosiddetto Rosatellum in vigore. Si attende ora il dispositivo della sentenza per comprendere meglio le motivazioni della Consulta, che intanto ha diramato un comunicato stampa nel quale si accenna alla “manipolatività” del quesito, “proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori (i Consigli regionali di Veneto, Piemonte, Lombardia, Fruili Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria, sotto la regia – a quanto pare – del padre del Porcellum, senatore Calderoli) avrebbe consentito l'autoapplicatività della normativa di risulta”.
La vicenda, tipicamente italiana, evidenzia alcune peculiari del nostro sistema politico-istituzionale (dall'ambiguo ruolo della Corte Costituzionale, all'uso strumentale della materia elettorale fatto a turno dai partiti o presunti tali) che Geppi Rippa evidenzia fra l'altro – sollecitato da Antonio Marulo - in questo nuovo appuntamento con Maledetta Politica.
Aspettando i numeri veri del Def, siamo fin qui rimasti ai proclami da balcone: reddito di cittadinanza a 6,5 e abolizione della povertà, grazie alla prossima manovra di bilancio. Come è ormai noto, l'importante obiettivo dovrebbe essere raggiunto con i 10 miliardi di euro faticosamente recuperati facendo più debito.
Quando la Presidente Nilde Iotti mi convocò nel suo studio a palazzo Montecitorio mi fu subito chiaro che la ragione era una sola: avevo firmato, come deputato, il permesso a Vincino (Vincenzo Gallo) ad accedere nell’aula della Camera nell’area del pubblico, vicino allo spazio riservato ai giornalisti… di Giuseppe Rippa
Il lavoro di trasmissione della cultura è uno dei lavori più difficili da attuarsi quando la mente degli alunni è spenta o distratta. Particolarmente distratta dal cyber-chiacchiericcio imperante sui loro sempre connessi smartphone. In tal caso è un lavoro inutile quello dell'insegnante. Ore e ore di spiegazione, di preparazione della lezione, le più varie strategie per rendere altamente fruibile quanto spiegato, tutto ciò diventa fatica sprecata. Inoltre la frustrazione di raccogliere tra i banchi di scuola noia e distrazione, mentre impera sovrana la “balbuzie twittesca”. di Nicola Corrado
Diciamo pure che l'hanno intortata bene, con un termine che seduce e acchiappa i voti, toccando le corde giuste. Il reddito di cittadinanza, checché se ne dica, è stata l'asso nella manica per sbancare, prima di tutto nelle regioni del Paese che più arrancano.
È passata un po’ in sordina, sovrastata dalle beghe referendarie ed elettorali, la notizia sull’approvazione della riforma del Terzo settore. Attesa da anni, era diventata priorità nazionale imprescindibile dopo il caso di mafia capitale, che aveva scoperchiato, a beneficio del grande pubblico, il vaso di pandora del cosiddetto non profit, facendo emergere alcune delle possibili distorsioni nel variegato mondo della “solidarietà”. Su queste pagine ne scrivemmo tempo fa a proposito di un interessante libro di Giovanni Moro, sottolineando i punti critici che si celano in quel magma indistinto cresciuto a dismisura negli ultimi decenni con un giro d’affari di tutto rispetto. di Antonio Marulo
Di Radicali Italiani o dei Radicali Italiani? La questione non è di lana caprina, come potrebbe sembrare ai più sbadati, e ritorna frequentemente quando si leggono le corrispondenze giornalistiche sull’universo che gira intorno a Marco Pannella. Basta infatti una vocale in più o in meno per marcare le differenze o fare confusione.